27 settembre 2024

Primo ciak per "Portobello", la nuova serie firmata Marco Bellocchio

 


Sono iniziate a Roma le riprese di "Portobello", la nuova serie diretta da Marco Bellocchio sulla vicenda giudiziaria di Enzo Tortora.

Composta da sei episodi, la serie narra la drammatica vicenda di Enzo Tortora, noto conduttore del programma televisivo omonimo, ingiustamente accusato di legami con la camorra e costretto a vivere uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia italiana.

Nel cast Fabrizio Giufuni, nella parte di Tortora, Lino Musella, Alessandro Preziosi e Barbora Bobulova.

"Portobello" non si limita a raccontare la vita di Tortora, ma esplora anche le complessità del contesto sociale e giuridico dell'epoca, ponendo interrogativi che rimangono attuali. Con il suo approccio riflessivo, la serie ambisce a stabilire un legame profondo con il pubblico, invitando a una comprensione più ampia delle dinamiche giudiziarie.

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Addio a Maggie Smith.

 


L'attrice britannica Maggie Smith, celebre per una carriera straordinaria e amatissima dal pubblico, è scomparsa venerdì all'età di 89 anni. Nota per aver vinto due premi Oscar — uno nel 1970 come miglior attrice protagonista per "La strana voglia di Jean" e uno nel 1979 come miglior attrice non protagonista per "California Suite" — Smith ha conquistato una nuova generazione di fan con i suoi ruoli iconici nella saga di Harry Potter, interpretando la severa ma adorabile professoressa Minerva McGranitt, e soprattutto nel ruolo della contessa Violet Crawley nella serie "Downton Abbey".

Nel suo ruolo di Violet, la saggia e pungente matriarca della famiglia Crawley, Maggie Smith ha regalato momenti indimenticabili di sarcasmo e profondità emotiva, diventando una delle colonne portanti della serie. Tuttavia, i fan sanno che il suo amato personaggio non sarebbe comunque apparso nel terzo film di "Downton Abbey", previsto per settembre 2025, poiché Violet Crawley era già stata data per morta nel secondo film della saga.

La sua famiglia ha annunciato che l'attrice è scomparsa serenamente in ospedale. La notizia ha scosso il mondo del cinema e della televisione, ma il ricordo delle sue interpretazioni vivrà a lungo nei cuori di chi l'ha amata, in particolare nei ruoli che l'hanno resa immortale sul grande e piccolo schermo.

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20 settembre 2024

L'Amica Geniale - Storia della bambina perduta (RaiPlay, 11 novembre 2024)

Il tanto atteso epilogo de L'amica geniale, la serie televisiva tratta dai romanzi di Elena Ferrante, è finalmente in arrivo. In realtà, in alcune parti del mondo è già stato trasmesso. 

Dopo che la terza stagione è andata in onda nel febbraio 2022, ora è il momento della quarta e ultima stagione, che adatta sullo schermo Storia della bambina perduta, l’ultimo capitolo della celebre saga letteraria.

Questa stagione, diretta da Laura Bispuri, segna un cambiamento importante anche nel cast. Le protagoniste Lenù e Lila, inizialmente interpretate da Margherita Mazzucco e Gaia Girace, vengono ora rappresentate da nuove attrici, a seguito dell’evoluzione temporale delle vicende. Alba Rohrwacher assume il ruolo di Elena Greco (Lenù), mentre Irene Maiorino dà volto a Lila Cerullo. Accanto a loro, Fabrizio Gifuni interpreta il ruolo di Nino Sarratore, una figura chiave nelle vite delle due amiche.

La stagione finale ha già debuttato negli Stati Uniti lo scorso 9 settembre su HBO, dove gli spettatori americani hanno potuto scoprire il destino delle due amiche. In Italia, tuttavia, si dovrà attendere ancora qualche mese: gli episodi conclusivi saranno trasmessi su Rai 1 e Rai Play a partire dall'11 novembre, con un ritardo di circa due mesi rispetto alla messa in onda americana. Per i fan italiani, l'attesa sarà lunga, ma sicuramente ripagata dal gran finale di questa storia avvincente di amicizia, rivalità e crescita.




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14 settembre 2024

Netflix: Là-Bas, di Guido Lombardi (15 settembre 2024)

 

Da domenica 15 settembre sarà disponibile sulla piattaforma Netflix "Là-Bas - Educazione Criminale", il film di esordio del regista napoletano Guido Lombardi vincitore di un Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia nel 2011.

Là-bas è un’espressione che vuol dire solo "laggiù". Così "un africano chiama l’Europa, immaginandola come un luogo lontano da casa propria", un’illusione spesso destinata a morire ben presto una volta messo piede qui da noi. Ma forse nel sottotitolo del film è concentrata l’essenza del percorso del protagonista di questa storia. Quella che intraprende Yssouf (Kader Alassane) è "un’educazione criminale", un percorso propedeutico alla vita nel nostro Occidente, un universo geografico e valoriale in cui la dignità fatica a respirare, soffocata dalla ricerca assoluta del successo economico.


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11 settembre 2024

Trailer: A Complete Unknown, di James Mangold (23 gennaio 2025)

 

Timothée Chalamet si trasforma in Bob Dylan nel trailer di “A Complete Unknown”, il nuovo biopic diretto da James Mangold. Il film, basato sul libro di Elijah Wald Dylan Goes Electric, A Complete Unknown, debutterà nelle sale italiane il 23 gennaio 2025 e racconterà la straordinaria ascesa del giovane Dylan nella vibrante scena musicale di New York dei primi anni '60.

Il film vanta un cast eccezionale, con la partecipazione di attori del calibro di Edward Norton, Elle Fanning e Monica Barbaro. Ambientato nel West Village di New York, “A Complete Unknown” cattura un periodo di tumultuosi cambiamenti culturali e musicali, offrendo uno sguardo approfondito sulla vita di un enigmatico diciannovenne del Minnesota che arriva nella Grande Mela con la sua chitarra e un talento rivoluzionario.

La trama esplora la crescita artistica di Dylan, la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e la sua decisione di non essere etichettato, una scelta controversa che ha avuto un impatto culturale globale. Oltre a interpretare Dylan, Chalamet dà voce alle sue canzoni, rendendo il film un’esperienza immersiva e autentica per gli spettatori.

Non resta che attendere il 23 gennaio 2025 per vedere come Timothée Chalamet porterà sul grande schermo uno dei cantautori più iconici della storia.



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Mastroianni nell'immagine del Rome Film Fest 2024


C'è il grande Marcello Mastroianni sull’immagine della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma, che si terrà dal 16 al 27 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. 

La scelta di utilizzare una fotografia di Mastroianni non è casuale: è un omaggio al grande attore italiano in occasione del centenario della sua nascita. Mastroianni, icona del cinema italiano e internazionale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema con le sue interpretazioni memorabili in film come “La dolce vita” e “8½”. La sua immagine rappresenta non solo un tributo alla sua carriera straordinaria, ma anche un richiamo alla ricca tradizione cinematografica italiana che la Festa del Cinema di Roma celebra ogni anno.

L’evento promette di essere un punto di incontro per appassionati di cinema, professionisti del settore e celebrità, con una serie di proiezioni, incontri e workshop che animeranno la capitale italiana per undici giorni. La Festa del Cinema di Roma continua a crescere in importanza e prestigio, consolidandosi come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama cinematografico internazionale. 

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Recensione: Beetlejuice Beetlejuice, di Tim Burton ★★★★☆

 


C’è sempre un po’ di scetticismo quando vai a vedere un sequel, soprattutto se si tratta del sequel di un film cult che arriva dopo più di trent’anni. E ancor di più quando il regista è Tim Burton, che ai tempi del primo film era innovativo e geniale, creatore di un universo cinematografico che ci ha regalato veri e propri capolavori.

Il fascino del primo “Beetlejuice” era prima di tutto estetico. Gli effetti speciali, già all’epoca vintage, e il ricorso all’animazione stop motion (che Burton riporterà in auge con i bellissimi “Nightmare Before Christmas” e “La sposa cadavere”) sembravano difficili da integrare nel cinema moderno fatto di computer graphic e animazione 3D. Invece, il nuovo “Beetlejuice Beetlejuice” è riuscito a stupire anche da questo punto di vista. Forse la CGI è stata usata, ma sicuramente non ha tolto nulla al fascino delle immagini.

Il nuovo episodio dello spiritello porcello, con il cast ritrovato (per quanto possibile) e rinnovato, è una nuova medaglia sul petto del regista californiano. Michael Keaton torna nel ruolo di Beetlejuice, affiancato da Winona Ryder nei panni di Lydia Deetz e Catherine O’Hara come Delia Deetz. Tra le nuove aggiunte al cast, spicca Jenna Ortega nel ruolo di Astrid Deetz, la figlia adolescente di Lydia. La presenza di Monica Bellucci nel ruolo di Delores, Willem Dafoe come Jackson e il cameo di Danny De Vito aggiungono ulteriore fascino al film.

La trama riprende trentasei anni dopo gli eventi del primo film. Lydia Deetz, ormai adulta e conduttrice di successo di un programma televisivo sul paranormale, tenta di riallacciare i rapporti con sua figlia Astrid, allontanatasi dalla madre dopo la traumatica scomparsa del padre. La famiglia Deetz torna nella storica casa di Winter River, ancora infestata da Beetlejuice, e si trova ad affrontare nuove avventure soprannaturali.

Un film divertente, spettacolare, senza tempi morti e grondante di passione per il cinema (anche italiano, con i numerosi riferimenti a Mario Bava). Tim Burton dimostra ancora una volta di essere un maestro nel creare mondi fantastici e affascinanti.

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06 settembre 2024

Teaser: Wolf Man, di Leigh Whannel (17 gennaio 2025)

Universal Pictures ha rilasciato il teaser trailer e il poster di "Wolf Man", il nuovo thriller horror diretto da Leigh Whannell, regista di "The Invisible Man".

La storia segue Blake (Christopher Abbott), un marito e padre che, dopo la misteriosa scomparsa di suo padre, si trasferisce con la sua famiglia nella remota casa d'infanzia in Oregon. Una volta lì, la loro vita si trasforma in un incubo quando una creatura invisibile li attacca, e Blake inizia a mutare in qualcosa di mostruoso.

Con Julia Garner e Sam Jaeger, il film esplora il terrore sia dentro che fuori le mura di casa. 



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05 settembre 2024

Trailer: La Scommessa - Una notte in corsia, di Giovanni Dota (12 sett 2024)

Dopo la presentazione all'81ma mostra del Cinema di Venezia, esce nelle sale il 12 settembre "La Scommessa", opera seconda del promettente regista partenopeo Giovanni Dota ("Koza Nostra").
Si tratta di una commedia nera di ambientazione ospedaliera. Nelle feste di Natale, in un turno notturno due infermieri scommettono le ferie natalizie sulla vita di un paziente.
Ad interpretare i protagonisti sono Carlo Buccirosso e Lino Musella. Nel cast anche Nando Paone, Clotilde Sabatino, Iaia Forte e Vittorio Ciorcalo.

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Recensione: Falla girare 2 - Offline, di Gianpaolo Morelli ★☆☆☆☆


C'è un limite a tutto. Posso anche accettare di abbassare le aspettative e lasciarmi andare alla visione di un prodotto leggero e poco impegnativo (stile Amazon Prime), ma restando comunque entro certi limiti. Con "Falla girare 2 - Offline", scritto e diretto da Gianpaolo Morelli, l'esperienza è stata insopportabile. Confesso, sto qui a scrivere una recensione, ma ho interrotto la visione del film dopo appena venti minuti.


Il primo film di Morelli, "Sette ore per farti innamorare" del 2020, con un cast in gran parte simile, era riuscito davvero bene. Una rom-com in salsa napoletana, garbata e divertente, senza eccessi e decisamente gradevole. Il successivo, "Falla girare", uscito su Amazon Prime nel 2022, non mi ha divertito molto, ma almeno partiva da un'idea originale: la scomparsa improvvisa della marijuana dal mondo. Un concept che offriva degli spunti interessanti, anche se non del tutto sviluppati.

Con "Falla girare 2" ci ritroviamo invece nella farsa più becera. Il plot (la scomparsa di internet) non brilla per originalità, riprendendo temi e situazioni già viste (vedi "Il migliore dei mondi" di Maccio Capatonda), e il livello della recitazione e dei dialoghi sembra quello di una recita scolastica. Non basta, anzi peggiora le cose, la presenza di Christopher Lambert, che sembra fuori posto, e i due Jackal, che purtroppo appaiono molto sottotono, completano il disastro.

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Recensione: Trap, di M. Night Shyamalan ★★☆☆☆


M. Night Shyamalan firma un thriller atipico, quasi irriconoscibile rispetto alle sue opere precedenti, sia per la regia che per la trama.
"Trap" non mostra le caratteristiche distintive che hanno reso celebre il regista di film come Il sesto senso, The Visit e il recente Bussano alla porta. L'unico elemento che ci ricorda la mano di Shyamalan è la presenza forzata della figlia Saleka, che ci fa sospettare che il vero scopo del film sia quello di promuovere la carriera musicale della giovane popstar.

La trama è quella di un classico thriller su un serial killer e la caccia orchestrata dall'FBI per catturarlo, ma qui è dove iniziano i problemi. La sceneggiatura è costellata di buchi narrativi, con personaggi che agiscono in maniera inspiegabile e decisioni ovvie che vengono inspiegabilmente omesse. La stessa figura del serial killer è accennata con superficialità quasi irritante. Infine, non solo manca il consueto colpo di scena finale, ma sembra che il "twist" sia proprio la totale assenza di qualcosa di sconvolgente o rivelatorio.

L'ultima scena suggerisce la volontà di creare un sequel, una prospettiva che ci auguriamo non si concretizzi, lasciando Shyamalan libero di tornare a progetti più ambiziosi e meglio riusciti.

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04 settembre 2024

10 cinecomics dimenticati (e dimenticabili)


I cinecomics non sono nati con la Marvel Studios, Zack Snider e Christopher Nolan. Molti sono stati i tentativi di portare a cinema gli appassionati di fumetti e tutti miseramente falliti.

In questa lista, in ordine sparso, 10 film dimenticati o perché troppo brutti o perché sfortunati.


Lanterna Verde (2011) di Martin Campbell

E' per antonomasia il cinecomic più sfortunato della storia del cinema. Uscito in un'epoca d'oro per i supereroi, con un budget non indifferente, una star come Ryan Reynolds come protagonista e degli effetti speciali al passo con i tempi, fu un fragoroso flop. Spesso è citato ironicamente in "The Bing Bang Theory" e finanche in DeadPool (con cui condivide l'attore protagonista).


Dylan Dog. Il film (2010) di Kevin Munroe

La Bonelli cedette incautamente i diritti cinematografici di Dylan Dog, ill suo fumetto di maggior successo dell'epoca, ad una casa di produzione americana, la "Platinum Studios", che ne realizzò un film molto discutibile nel 2010.

Diretto da Kevin Munroe ("TMNT") e interpretato da Brandon Routh ("Superman returns") il film aveva poco a che fare con il fumetto, a partire dal personaggio di Groucho che non poté essere rappresentato sullo schermo come sosia di Groucho Marx per una questione di diritti di immagine e quindi diventò una sorta di assistente zombi dell'indagatore dell'incubo.

Un mediocre film di zombi, dimenticabile facilmente.

I fan del fumetto si sono legati al dito questa scellerataggine ed ora che i diritti sono tornati pienamente alla Bonelli aspettano con impazienza la nuova versione cinematografica di Dylan Dog ,più volte annunciata ma non ancora pianificata.


I Fantastici 4 (2005) di Tim Story

Il film Marvel dei primi anni 2000, prima dell'avvento della MCU, furono dei successi anche perché affidati a registi di talento, come gli Spiderman di Sam Raimi, gli XMen di Bryan Singer e l'Hulk di Ang Lee.

Fa eccezione questo "I Fantastici 4" di Tim Story, prodotto dalla 20th Century Fox del 2005 e accolto male da critica e pubblico. 

C'è da dire, però, a difesa del film di Story, che sia il tentativo precedente (il film rimasto inedito prodotto da Roger Corman nel 1984) che quello successivo (diretto da Josh Trank nel 2015) furono altrettanto sfortunati.

Ora la Marvel ha in programma un film per il 2025.


Capitan America (1990) di Albert Pyun

Cap ebbe una versione televisiva americana negli anni '70 in cui compariva come un biondo motociclista dotato di uno scudo trasparente col quale si riparava da cazzotti e pioggia.

Questo film del 1990, invece, nacque come progetto cinematografico a se stante, diretto da Albert Pyun e interpretato da Matt Salinger e la nostra Francesca Neri

Considerando il budget davvero esiguo, il film non era poi così male. Fedele abbastanza alla trama dei comics, non ebbe affatto successo ed in Italia fu distribuito pochissimo. Un'epoca in cui non si credeva che il fumetto al cinema potesse portare pubblico.


Superman IV (1987) di Sidney J. Furie

L'ultimo della fortunatissima saga dell'uomo d'acciaio con Christopher Reeve inaugurata dal regista Richard Donner nel 1978, 

Superman IV ottenne due nomination per la peggior attrice Mariel Hemingway e per i peggiori effetti visivi. Christopher Reeve lo definì "un errore sin dall'inizio". Un capolavoro del trash, comunque.


Popeye. Braccio di Ferro (1980) di Robert Altman

Qui parliamo di umanizzazione di personaggi dei cartoon, andiamo quindi un po' fuori tema. Ma vale la pena ricordare questo film di niente-poco-di-meno-che Robert Altman in cui Robin Williams interpreta il forzuto marinaio mangiaspinaci.

Film culto, ma non di successo di pubblico. Fu un bagno di sangue per la produzione e un omissis sui curriculum di Williams e Altman.


Flash Gordon (1980) di Mike Hodges

Per l'epoca in cui uscì, "Flash Gordon" doveva essere un kolossal destinato a battere il primato di pubblico di Guerre Stellari (di 3 anni prima). Una grandissima produzione di Dino De Laurentiis, musiche dei Queen, con Ornella Muti, Mariangela Melato, Max Von Sydow e Timothy Dalton nel cast, il film alla fine ebbe l'insuccesso meritato. Ne uscì infatti un confuso pasticcio psichedelico, con pupazzi di cartapesta e fumi colorati che già nel 1980 sapevano di vecchio.


L'Uomo Ragno (1978) di E. W. Swackhamer

Nato come cucitura di alcuni episodi di una serie televisiva USA inedita in Italia, il primo film su "Spiderman" arrivò nel nostro paese direttamente al cinema e fu quasi ignorato se non dai lettori accaniti del fumetto (allora edito dall'Editoriale Corno) che lo trovarono comunque pessimo. Non aveva nulla a che fare con lo Spiderman delle tavole di Stan Lee, Steve Ditko e John Romita. Ma proprio nulla.


Baba Yaga (1973) di Corrado Farina

Valentina è stato uno dei personaggi di Guido Crepax più celebri, icona e prototipo di un erotismo che ha segnato una generazione. Corrado Farina nel 1973 ne trasse un film in cui Valentina (Isabelle De Funes) è la protagonista anche se il titolo è dato dalla sua nemesi, la strega Baba Yaga (Carrol Baker). Il film fu scritto dallo stesso Crepax, musicato da Piero Umiliani e con gli effetti speciali di Carlo Rambaldi.

Per l'alto contenuto erotico il film subì molte censure e fu rimontato con diverse scene tagliate per renderlo vietato solo ai minori di 14 anni così da poter essere trasmesso in televisione.

Di valore storico, sicuramente da recuperare. Esiste una versione in Blu-Ray senza tagli.


Satanik (1968) di Piero Vivarelli

Qua andiamo molto indietro nel tempo, all'epoca d'oro dei fumetti neri italiani. "Diabolik" delle sorelle Giussani e "Kriminal" di Magnus & Bunker ebbero rispettabilissime versioni cinematografiche in film rimasti nell'immaginario collettivo. 

Ma questo "Satanik" del celebre Pietro Vivarelli, ispirato al fumetto di Magnus & Bunker, viene poco ricordato. A differenza degli altri film citati, in Satanik c'è molto più erotismo e questo è l'unico fattore in comune con il fumetto. Per altri aspetti se ne discosta molto.

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ll docu-film “Dritti contro il cielo” di Niccolò Falsetti inaugura la 4/a edizione di Sentiero Film Factory

 


Il cuore dell'Oltrarno torna a pulsare con la 4/a edizione di Sentiero Film Factory, il primo festival fiorentino di cortometraggi che unisce incontri industry, pitch per sceneggiature e masterclass con professionisti del settore, che si terrà dal 9 al 15 settembre. A inaugurare la rassegna lunedì 9 settembre sarà Dritti contro il cielo”, docu-film di Niccolò Falsetti, che documenta l’incontro-gemellaggio tra la una delegazione della squadra del Centro Storico Lebowski e la squadra del campo rifugiati nel campo di Shatila, alla periferia di Beirut. Gli appuntamenti si snoderanno tra Piazza Tasso, la sala Ex-Leopoldine, il Giardino dell’Ardiglione (ex Nidiaci), il Circolo Aurora, la libreria L’Ornitorinco e il Santa Rosa Bistrot (ingresso libero).


La manifestazione proporrà 7 giorni di eventi, oltre 30 cortometraggi, masterclass e incontri con esperti del settore e presentazioni di libri. Tra le novità di questa edizione delle proiezioni dedicate ai bambini in collaborazione con Cactus Film Festival. La rassegna, realizzata grazie a Materiali Sonori Cinema e l’associazione Black Oaks Pictures, è organizzata dal trio composto da Matteo Laguni, Pierfrancesco Bigazzi e Andrea Rapallini


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