30 giugno 2021

l trailer di "Fondazione" la serie AppleTV+ tratta da Asimov in streaming dal 24 settembre.

Annunciata più di un anno fa, arriva il 24 settembre su AppleTV+ la serie "Foundation" ispirata alla trilogia de La Fondazione di Isaac Asimov
Sotto la guida dello showrunner David S. Goyer la prima stagione della serie sarà composta da 10 episodi, ma il progetto globale è molto più ambizioso volendo adattare per lo schermo tutti i sette libri di Asimov per un totale di 80 episodi. 
Hari Seldon, un oscuro matematico che vive nell’anno 12.020 dell’Era galattica, giunge sul pianeta Trantor per prendere parte a un congresso dove intende presentare i fondamenti di una nuova scienza, la psicostoria, che consente di prevedere l’evoluzione di una società tramite formule matematiche. La conoscenza delle conseguenze degli eventi permetterebbe di agire nella giusta direzione, correggendo in qualche modo eventi non ancora accaduti. Essendo Hari l’unico a prevedere il crollo dell’Impero, i suoi insegnamenti gli sopravvivranno dando vita a una lunga serie di eventi.
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29 giugno 2021

Il trailer definitivo di "Blood Red Sky", l'horror tedesco di Netflix in streaming dal 23 luglio

Nadja e il figlio di 10 anni si trovano a bordo di un volo notturno dalla Germania verso New York, quando un gruppo di terroristi prende con la forza il controllo dell'aereo, mettendo in pericolo la vita dei passeggeri. Ma stavolta i malcapitati sono i dirottatori in quanto hanno preso in ostaggio "la tedesca sbagliata". Nadja infatti soffre di una "malattia" particolare e si sta recando negli USA proprio con la speranza di trovare una cura. Una malattia che scatena in lei un lato oscuro terrificante e non esita a servirsene per salvare il figlio, ignaro del mostro che si nasconde dentro sua madre. 
I cacciatori diventano prede in questo horror d'azione diretto da Peter Thorwarth, con Peri Baumeister e Dominic Purcell in arrivo su Netflix il prossimo 23 luglio.

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28 giugno 2021

Il trailer di "Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli" nelle sale dal 1 settembre.


La Marvel ha diffuso uno di quei trailer che ti raccontano praticamente tutto del film. Si tratta del debutto nell'MCU di un eroe Marvel non molto conosciuto in Italia, ossia Shang-Chi il maestro di kung-fu. 
Nella seconda metà degli anni '70 la gloriosa Editoriale Corno, dopo aver lanciato l'Uomo Ragno, Capitan America, (Dare)Devil e i Fantastici Quattro, pubblicò in formato gigante 53 numeri dedicati al personaggio creato da Steve Englehart (testi) e Jim Starlin (disegni). La pubblicazione non ebbe il successo sperato ed ora gli albi sono oggetto di collezione. 
Il film Marvel, diretto dal regista hawaiiano Destin Daniel Cretton e interpretato da Simu Liu, uscirà nelle sale di tutto il mondo il 1 settembre.



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24 giugno 2021

Sei Gradi di SeparaZOne 3: Da "Mi manda Picone" a "Luca"



Questa volta i sei gradi di separazione tra il cult di Nanni Loy "Mi manda Picone" e il recentissimo successo Pixar "Luca" passano attraverso Luciano Salce, Fontana & Stasi, Barbara Bouchet e Mariangela Melato.

MI MANDA PICONE.



Nella cinematografia napoletana, affianco ai film di Troisi e De Crescenzo, "Mi manda Picone" occupa un posto di tutto rispetto. Scritto e diretto da Nanni Loy, che prediligeva Napoli come location ("Le quattro giornate di Napoli", "Cafè Express", "Scugnizzi", "Pacco, doppio pacco e contropaccotto"), il film è pieno di personaggi, battute e situazioni che sono rimaste nella cultura partenopea e non solo. Un film incentrato sul protagonista Giancarlo Giannini che si inventa un dialetto napoletano tutto suo ma credibile. Del resto il genovese Giannini è un interprete per il quale i dialetti non sono stati mai un limite. Resta mitico il suo siciliano sfoggiato in numerosi film, primo tra tutti il successo di Lina Wertmuller "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto".


1.TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL'AZZURRO MARE DI AGOSTO.



Un film italiano conosciuto in tutto il mondo grazie alle grandi performance dei due protagonisti, artisti assoluti. Il genovese-siciliano Giancarlo Giannini ha regalato al frasario italiano l'espressione "Bottana industriale!" che è diventata mitica.
Splendida, bravissima e bellissima come non mai l'indimenticabile partner Mariangela Melato in uno dei suoi migliori ruoli brillanti, tra i quali sicuramente è da menzionare Marisa del Sol, la caliente soubrette finta spagnola di "Basta guardarla" di Luciano Salce.


2. BASTA GUARDARLA.



Due anni prima del confuso, pasticciato e sgangherato "Polvere di Stelle" di Alberto Sordi del 1973, Luciano Salce realizzò una commedia ambientata nel mondo dell'avanspettacolo tra le più divertenti del cinema italiano.

Interpretato da uno stuolo di grandissimi attori tutti in ottima forma, come Franca Valeri, Mariangela Melato, Carlo Giuffrè, lo stesso Salce, Pippo Franco e Mariagrazia Buccella, il film rappresenta un cult per gli amanti della commedia italiana.
Il grande Luciano Salce, che in quel periodo girava in media due film all'anno, dopo due anni segnò un grande successo popolare dal titolo "L'anatra all'arancia".


3. L'ANATRA ALL'ARANCIA.



Film simbolo della commedia sexy (quella nobile da non confondere con le commedie pecorecce della decadenza degli anni successivi), "L' anatra all'arancia" era un libero adattamento di Salce e Zapponi della piece inglese omonima di Douglas-home e Sauvajon molto rappresentata nei teatri italiani. 

In questo film, in uno dei suoi migliori ruoli brillanti e recitando con la sua particolarissima voce, una bellissima Barbara Bouchet nel pieno della sua forma. 

Attrice Ceca ma Italiana d'adozione, la Bouchet iniziò la sua carriera nel 1964 e prima di arrivare in Italia, dove diventò ben presto un'icona di bellezza e talento, lavorò in ambito internazionale con registi del calibro di Otto Premiger e Bob Fosse.

Ancora oggi attiva nel cinema, nel 2018 è comparsa in un breve ma fondamentale ruolo nel film "Metti la nonna in freezer". 


4. METTI LA NONNA NEL FREEZER.



Divertente commedia nera interpretata da Miriam Leone con Fabio De Luigi, "Metti la nonna nel freezer" conta su un cast di tutto rispetto che va da Lucia Ocone a Maurizio Lombardi, Carlo De Ruggieri e un cameo formidabile di Eros Pagni.

Il film segna il debutto nel lungometraggio dei registi materani Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, se si fa eccezione di un film per la televisione mandato in onda da Sky intitolato "Amore Oggi".


5. AMORE OGGI



Commedia a episodi che indaga ironicamente sulle alcune dinamiche di coppia, "Amore Oggi" ha segnato l'esordio in un lungometraggio della coppia di registi Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi.

I due registi materani avevano alle spalle una grossa esperienza come videomaker e collaborazioni con diversi show televisivi (Un due tre stella, NeriPoppins) per i quali relizzarono dei trailer apocrifi satirici, come "Forrest Gelli", "Inception Berlusconi" e "Italstellar".  Giancarlo Fontana aveva realizzato già dei mediometraggi indipendenti, la trilogia de "La Catena".

Nel cast del film Caterina Guzzanti, Rocco Siffredi, Neri Marcorè e il comico romano Saverio Raimondo, all'epoca ancora poco conosciuto e la cui carriera di doppiatore lo porterà a dare la voce a uno dei personaggi chiave del film di animazione "Luca".


LUCA. 



L'ultimo Pixar dell'italiano Enrico Casarosa è stato un vero successo, almeno qui da noi. Un film di animazione di alta qualità, magari non con lo spessore dei classici Pixar ma sicuramente originale per l'Italianità che traspare in ogni fotogramma, dall'ambientazione alle citazioni (la foto di Mastroianni, i poster dei grandi film italiani degli anni '50) e le numerose citazioni della lingua italiana che si apprezzano, ovviamente, solo nella versione originale. 

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"Terra mia" (Pino Daniele) - Fiorella Mannoia feat. Clementino (videoclip)

Ecco qui l'omaggio a Pino Daniele di Fiorella Mannoia e Clementino. "Terra Mia", registrata al Castel Dell'Ovo in occasione del progetto Music For Uncertain Times.

Le altre performances sono sul sito web del Ministero Degli Affari Esteri.

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23 giugno 2021

Il trailer italiano di "Suicide Squad: Missione Suicida" nelle sale dal 5 agosto.


Tocca a James Gunn (I Guardiani della galassia I, II, III) cercare di cambiare la sorte della Suicide Squad della DC che col primo film del 2016 non ha riscosso il successo sperato. La scelta del titolo di questo secondo capitolo (Missione Suicida) farebbe pensare che alla DC non ci credono tanto, ma tant'è che dal prossimo 5 agosto "Suicide Squad: Missione Suicida" sarà nelle sale di tutto il mondo ed è il primo cinecomic ad approdare nelle sale dalla riapertura dei cinema.



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22 giugno 2021

Recensione: Mandibules, di Quentin Dupieux ★★★★☆


Alcuni Francesi sanno essere anche simpatici. Quentin Dupieux (aka Mr. Oizo) è uno di questi e con "Mandibules", film all'apparenza semplice ed essenziale ma che ha dietro un grande lavoro sia di scrittura che di mise-en-scene, ci regala una commedia surreale divertente e pacata che davvero non mi aspettavo.

Manu e Jean-Gab, due amici tonti e squattrinati, trovano nel bagagliaio di in un'auto rubata una mosca gigantesca, delle dimensioni di un grosso maiale ed hanno la brillante idea di addomesticarla per poi utilizzarla come cane da riporto per dei furtarelli. Ma l'ingombrante insetto è solo un mac-guffin che porta suo malgrado i due protagonisti in situazioni bizzarre e al limite del parossistico in un susseguirsi di eventi che ricordano le atmosfere de "Il Grande Lebowski", film che sicuramente ha ispirato Dupieux.

Le vicende che attraversano Manu e Jean-Gab sono però solo apparentemente surreali. I due caratteri dei protagonisti sono in fondo molto reali. La loro voglia di arricchirsi standosene fermi ad aspettare che la mosca-drone porti loro quello che desiderano è imposta dalla società, ma ciò che vogliono davvero è non avere programmi o scadenze e vivere esattamente come vivono, senza cambiare una virgola della loro condizione. Una sorta di hippy del nuovo millennio.

Oltre ai due interpreti principali David Marsais e Grégoire Ludig, altri attori del film sono India Hair, Romeo Elvis e la bravissima Adèle Exarchopoulos (Palma d'Oro per "La vita di Adele") qui in un ruolo quasi comico, nella parte di una ragazza affetta da un disturbo che non le fa controllare la voce e la sua comparsa in scena risulta davvero esilarante (almeno nella versione in lingua originale).

P.S. Sempre più fastidiosi i titoli aggiuntivi italiani. Qui siamo a livelli di mancanza di rispetto per gli spettatori andando a parafrasare un vecchio film di Aldo, Giovanni e Giacomo per farci capire che di tratta di una commedia.




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Il XIX Ischia Film Festival è anche online (e gratuito).


Dopo il fortunato esperimento dello scorso anno, l’Ischia Film Festival affianca anche in questa edizione una programmazione online a quella dal vivo. 

Accedendo al sito web www.ischiafilmfestivalonline.it e compilando il modulo per la registrazione gratuita, infatti, si avrà la possibilità di vedere i film della 19esima edizione del concorso cinematografico che si svolgerà dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese.


“La situazione di emergenza pandemica del 2020 ci ha messi alla prova ma ci ha anche offerto occasioni di crescita. Con la creazione del nostro nuovo portale abbiamo superato le frontiere dell'isola per arrivare a un pubblico internazionale che ha apprezzato il festival dimostrando un grande interesse”, ha affermato Michelangelo Messina, direttore artistico della manifestazione. 

E i numeri della passata edizione ne sono la dimostrazione: il sito ha registrato 40 mila visualizzazioni, con un pubblico virtuale proveniente da oltre 65 paesi diversi nel mondo. 


“Su questa scia prosegue l'edizione 2021 – ha proseguito Messina - per offrire i nostri meravigliosi film anche a chi non ha la possibilità di godere dell'esperienza in presenza al festival”.


Sulla piattaforma digitale saranno visibili tutte le proiezioni della sezione Scenari - Fuori concorso. 

Da "27 Marzo 2020" di Alessandro Haber, il racconto di un uomo che cerca rimedio alla solitudine del lockdown. A "Echo" delle registe Hazar Kara e Sezin Ertek, la storia di una giornalista turca, che riconquista la libertà dopo la prigionia causata dalla pubblicazione del suo libro. A "I won't remain alone" del regista iraniano Yaser Talebi, la storia di due genitori che dopo la perdita del figlio scelgono di donarne gli organi, e a distanza di anni riescono a sentire nuovamente il battito del suo cuore. 

Ma anche il viaggio in autobus di una giovane e ribelle donna incinta che sfocia in un alterco con un padre conservatore nel cortometraggio “May I have this seat?” del regista pakistanoamericano Tabish Habib. 

E la sensazione di pressione avvertita da una ginnasta undicenne che, appena vinto il suo primo titolo internazionale, realizza che la partita è appena iniziata, nel cortometraggio “Stephanie” di Leonardo van Dijl.


In totale sono 33 i film fuori concorso, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi che porteranno gli spettatori a vivere virtualmente emozioni e storie, che in altre parti del mondo qualcuno ha avuto l'urgenza di narrare. 

Ad arricchire la programmazione online, anche un'ampia selezione di film in concorso: 14 contenuti per la sezione Cortometraggi e 16 per Location negata. Questi ultimi, ricordiamo, saranno proiettati anche al Castello Aragonese alla presenza di molti degli autori.

 

Dopo la registrazione sarà necessario fare il login al sito ischiafilmfestivalonline.it, per visionare il film scelto all’interno del catalogo disponibile in versione digitale. 

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21 giugno 2021

Recensione: Una donna promettente, di Emerald Fennel ★★★★☆



Un revenge-movie spietato che non risparmia colpi. La storia di una amicizia tra donne che porta una delle due a compiere un percorso di vendetta molto particolare che condurrà ad un epilogo abbastanza imprevedibile in quasi due ore di film durante le quali (alleluja!) è molto difficile ipotizzare il finale.

"Una donna promettente" è un film incentrato sicuramente sul dolore che tuttavia indugia davvero poco sulla spettacolarizzazione della violenza, se non in una scena abbastanza dura più per il peso che ha sulla storia che per le immagini.

Interpretato dalla sorprendente Carey Mulligan (Wildlife, Suffragette) e dal "geniale" performer Bo Burnham, il film è prodotto tra gli altri da Margot Robbie e diretto Emerald Fennel. Un cast tecnico e artistico in prevalenza femminile che manda un messaggio ben preciso agli uomini in maniera diretta e grintosa che ricorda la quarta stagione de "Il racconto dell'ancella". Sicuramente un film figlio del metoo, ma non di propaganda e con una sua dignità cinematografica. L'Oscar come migliore sceneggiatura originale, quindi, non sembra essere stato assegnato con intenti politici, come si sospettava. Il racconto, pur procedendo in maniera lineare e concentrato sulla sola protagonista, riesce a confondere e poi riprendere lo spettatore che scopre tutti i dettagli del "progetto" vendicativo di Cassandra, e le sue motivazioni, esattamente nell'ordine voluto.


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Il trailer de "La terra dei figli", il film tratto dalla graphic novel di Gipi dal 1 luglio nei cinema.


Tratto dalla graphic novel omonima di Gipi e diretto dal regista Claudio Cupellini ("Lezioni di cioccolato", "Una vita tranquilla", "Alaska"), il 1 luglio arriverà nelle sale il film "La terra dei figli".

Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti in un futuro in cui la civiltà è giunta al capolinea. La loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l'ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso delle pagine misteriose del diario del padre. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del genitore e un passato che non conosce.

Nel cast, accanto a Leon de La Vallée (rapper conosciuto come Leon Faun), Paolo Pierobon, Maria Roveran, e Fabrizio Ferracane, compaiono anche Valerio Mastandrea e Valeria Golino

Il trailer del film prodotto dalla Indigo, è stato rilasciato ieri dalla 01 Distribution.




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19 giugno 2021

XIX Ischia Film Festival: Proiezioni ed ospiti della serata inaugurale (26 giugno)

Il film di apertura della diciannovesima edizione dell'Ischia Film Festival (sabato 26 giugno, ore 20:30) sarà "Quo Vadis, Aida?" della regista bosniaca Jasmila Zbanic.

Candidato al premio Oscar 2021 come miglior film straniero, "Quo Vadis, Aida?" racconta la storia di Aida, una traduttrice dell'ONU che durante le guerre di dissoluzione della Jugoslavia (1995) si trova insieme al marito e i due figli nella città bosniaca di Srebrenica presa d'assalto dall'esercito serbo. Aida ritiene di essere al sicuro nella base dell'ONU in cui lavora, ma quando la pressione dei serbi sul suo perimetro, entro il quale hanno trovato rifugio centinaia di cittadini d'etnia bosniaca, comincia a intensificarsi, deve trovare il modo di salvare sé stessa e la propria famiglia dal massacro imminente.

A seguire sarà un film italiano ad essere proiettato. Si tratta di “L’ultimo paradiso” di Rocco Ricciardulli interpretato da Riccardo Scamarcio

Prodotto da Netflix e girato in Basilicata, il film di Ricciardulli racconta di un contadino trentenne che abita nel Sud Italia degli anni cinquanta. Sposato e con un figlio, Ciccio sogna amore, libertà e giustizia, ed ha intrapreso una relazione proibita con Bianca Schettino, figlia del proprietario terriero locale, tale cumpa' Schettino. Un giorno, Ciccio, stanco dei soprusi di cumpa' Schettino, decide di sfidarlo. Nonostante l'ira del proprietario terriero, decide di non fare del male a Ciccio, finché non scopre la relazione della figlia con il contadino, uccidendolo. Alla morte di Ciccio, il fratello emigrato nel Settentrione Antonio torna nel paesello, e da lì una serie di drammatiche vicende.

Nella stessa serata inaugurale il regista Alessandro D’Alatri, reduce dal successo della fiction "Il commissario Ricciardi", riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo.

Oltre le proiezioni in loco, nello splendido Castello Aragonese, il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso. 

Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’info-point al Piazzale Aragonese ad Ischia.

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Recensione: Luca, di Enrico Casarosa ★★★★☆




Rispetto ai Pixar storici, ma anche ai recenti "Inside Out" e "Soul", il film di Enrico Casarosa non possiede quella componente filosofica e introspettiva che rende il cinema di animazione apprezzabile anche da un pubblico maturo. E' fondamentalmente un bellissimo cartone per ragazzi, leggero e pulito con una morale di tendenza. 

L'Italia è la protagonista assoluta, anche negli evidenti ma non fastidiosi stereotipi e nei numerosi riferimenti al cinema italiano (divertente la foto di Mastroianni in "Divorzio all'Italiana" come santino sulla Vespa) e a "Pinocchio", anche se qui il distacco dalla casa paterna per conoscere il mondo affrontando tutte le inevitabili difficoltà fino a diventare bambino vero in "Luca" avviene in maniera molto meno tragica che nel libro di Carlo Collodi

Luca e Alberto sono allo stesso tempo sia Pinocchio e Lucignolo che il Gatto e la Volpe (a proposito, grande Edoardo!!), la fatina è una simpatica adolescente sfigata (termine che forse negli anni '50 però non era usato) e piuttosto che diventare lui per magia un vero bambino, il burattino/pesce Luca trova il modo di integrarsi in una società che lo considera un mostro.

Luca è quindi ancora un film che parla di inclusione, pur compiendo un passo in avanti stigmatizzato in una frase di un personaggio nel finale il cui senso è che in una società complessa come la nostra, così come in un piccolo borgo di pescatori, integrarsi non significa necessariamente abbattere i preconcetti ma essere in grado di riconoscere le persone pronte ad accettare le diversità, anche se molti continueranno a vederci come mostri.

Tecnicamente la ricostruzione degli ambienti e degli oggetti (la Vespa!) è eccezionale.
Più vicina ai lavori della Sony Picture Animation ("I Mitchell contro le macchine", "Piovono polpette!") che non ai precedenti Pixar, il tratto grafico di "Luca" non ricerca tanto la riproduzione della realtà e il rispetto delle leggi fisiche, piuttosto la bellezza dell'immagine. Per questo motivo l'effetto sullo spettatore dell'incredibile luce solare della riviera ligure che illumina la storia di Luca e il suo amico Alberto potrebbe dipendere molto dallo schermo sul quale guarda il film. E' ovvio che su un tablet di 10 pollici si vedrà un film diverso che su un Oled 4k HDR di 60 pollici. 

Il lavoro dei doppiatori italiani, da Alberto Vannini e Luca Tesei fino alle guest Saverio Raimondo (anche nella versione USA) , Luca Argentero, Marina Massironi etc. è stato eccezionale, ma inevitabilmente nella traduzione si perdono molte battute basate sull'italianità.

Qualcosa dentro di me, però, mi porta a pensare che il giudizio positivo su "Luca" possa essere influenzato dall'orgoglio italiano e dall'ambientazione in quell'Italia degli anni '50/60 che è stata location prediletta di molto cinema italiano dell'epoca d'oro. Ma cerco di far tacere quella voce. Silenzio, Bruno!
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18 giugno 2021

"Black Parthenope": un thriller nella Napoli sotterranea in anteprima all'Ischia Film Festival.



Black Parthenope è l'opera prima del regista napoletano Alessandro Giglio ed è un thriller ambientato in una location molto particolare: la città sotterranea di Napoli.
Cécile Bonnet, giovane figlia di una famiglia di imprenditori francesi, arriva in città per il suo primo grande incarico: sovrintendere alla costruzione di una serie di mega parcheggi nelle caverne di tufo. Ad aiutare Cécile sono Yanis, il suo project manager e amante occasionale, Greta, l'attraente assistente di suo padre e il consulente tecnico napoletano Gianni. Una serie di imprevisti e morti violente che coinvolgono presenze misteriose lasciano Cécile e il suo team intrappolati a quaranta metri sotto la superficie, senza mezzi per comunicare con il mondo esterno. Con la loro stessa vita in gioco, partono per un viaggio disperato per trovare una via d'uscita da quel mondo surreale. 


"Volevo parlare del rapporto tra individuo e identità culturale"
racconta il regista "e raccontare tempo stesso una storia di respiro internazionale. In Black Parthenope Napoli non è solo una "location", è una protagonista che avvolge, soffoca, abbraccia, ammalia, spaventa e protegge gli altri protagonisti della storia. A 40 metri di profondità si perde la percezione del tempo; gli angusti corridoi seguiti da improvvise aperture in vaste grotte creano un forte contrasto. Le ombre risvegliano paure interiori e demoni, l'oscurità alla fine del tunnel diventa luce e salvezza: i personaggi finiscono per scappare da se stessi." 

Nel cast gli attori Giovanni Esposito, Marta Gastini, Jenna Thiam, Nicola Nocella e Gianluca Di Gennaro.

Il film verrà proiettato in anteprima il 29 giugno nell'ambito del XIX Ischia Film Festival, il festival dedicato alle location cinematrografiche che ha luogo ad Ischia edal 26 giugno al 3 luglio.

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Oliver Stone all'Ischia Film festival (26 giugno - 3 luglio)



Ci saranno Oliver Stone, uno tra i registi che più hanno segnato gli ultimi quarant’anni di cinema, e Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011. E ancora: Allan Starski, scenografo premio Oscar per “Schindler’s List”. Con ospiti internazionali, la diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese, segna lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi culturali dopo la lunga interruzione per la pandemia.

“Il ritorno di ospiti di caratura internazionale all'Ischia Film festival è un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo riappropriandosi delle libertà perdute e della fruizione diretta dell'arte, in una cornice di assoluto splendore”, sottolinea il patron della manifestazione, Michelangelo Messina.

Oliver Stone, che ha diretto pellicole celebri come “Platoon”, “Assassini nati”, “Wall Street”, “Nato il quattro luglio”, “JFK - Un caso ancora aperto” e “Gli intrighi del potere”, vincendo tre Oscar e quattro Golden Globe, riceverà il Premio alla carriera mercoledì 30 giugno, incontrando il pubblico alla cattedrale dell’Assunta per poi lasciare spazio alla proiezione del suo “Ogni maledetta domenica”, film del 1999 con un cast stellare, capitanato da Al Pacino.

Con la consueta formula, volta a celebrare il connubio tra cinema e location, esaltando le potenzialità del cineturismo, tanto più in tempi segnati dalla pandemia, l’Ischia Film Festival proporrà - nel pieno rispetto delle normative anti Covid - ogni sera una doppia proiezione introdotta da incontri con gli autori, in presenza, nelle tre suggestive sale all’aperto nel Castello Aragonese (in Piazza d’armi, nella terrazza della casa Del Sole e alla Cattedrale dell’Assunta).

In particolare, la selezione 2021 conta 96 opere tra finzione e documentario, di cui 48 in concorso e 48 fuori concorso, provenienti da 42 paesi, in un eterogeneo affresco in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste.

Film d’apertura sabato 26 giugno alle 20.30 è “Quo vadis, Aida?” di Jasmila Žbanić; a seguire “L’ultimo paradiso” di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio. Nella serata inaugurale il regista, sceneggiatore e attore Alessandro D’Alatri riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo.

Tra i protagonisti di domenica 27 giugno Barbara Bouchet (che sarà premiata con l’Ischia Film Award) e Marco Bocci, che introdurrà con il regista Toni D’Angelo la proiezione di “Calibro 9”. Il regista Francesco Bruni accompagnerà invece la proiezione di “Cosa sarà”.

Lunedì 28 giugno Allan Starski incontrerà il pubblico e riceverà il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival, il Life Achievement Award, prima della proiezione di un altro suo capolavoro, “Oliver Twist”. L’anteprima del film “Black Parthenope” di Alessandro Giglio con Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro e Nicola Nocella, è in programma martedì 29 giugno alla presenza di regista e cast. Ospiti della giornata anche Giovanni Amura, Elvis Esposito e Sara Falanga.

Un’allure internazionale ammanterà anche la serata al chiaro di luna di venerdì 2 luglio, dedicata al talento di Alexander Sokurov, che riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021, prima della proiezione del suo capolavoro “Arca russa”, un unico piano-sequenza di circa novanta minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa percorre diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico. A seguire “Admiral Tchumakov”. Sabato 3 luglio il gran finale del festival, con la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.

“In attesa di poter festeggiare definitivamente liberi il ventennale nel 2022 – aggiunge Messina – siamo riusciti ad organizzare un’edizione del Festival che, malgrado le restrizioni della pandemia, tiene alto il vessillo di uno degli eventi di punta del panorama nazionale e internazionale, a sostegno degli autori e delle loro opere, celebrando in particolare il graditissimo ritorno degli ospiti internazionali”.

Il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte, o in prevendita (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it).

Per le opere in concorso confermate le sezioni competitive Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata, Scenari Campani. Quarantasette dei film selezionati saranno in anteprima, 41 sono produzioni o coproduzioni italiane mentre 55 sono opere provenienti dall’estero (con 43 film che verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano). Sono 14 sono le prime visioni assolute, 4 quelle internazionali (tra le quali anche “Echoes of the Empire” del regista americano Robert H. Lieberman, la commedia musicale franco-finlandese Le Café de mes Souvenirs” e “Abu Omar” dell’israeliano Roy Krispel), 4 le europee e 25 le italiane. Gli incontri con gli autori sono condotti dai critici cinematografici Antonio Capellupo e Giuseppe Borrone con la partecipazione straordinaria di Gianni Canova.

Un lavoro arduo spetterà alla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival (lungometraggi); dal regista e sceneggiatore Alberto Rizzi, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati (location negata); dall’attrice Alessia Barela, dal Presidente del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, Antonio Spagnuolo, e dal produttore e regista Emanuele Palamara (cortometraggi e scenari campani).

Lunedì 27 giugno alle 10 è invece in programma il diciannovesimo Convegno Internazionale sul Cineturismo, che indagherà un tema particolarmente attuale: come riformulare le attività ora, dopo che restrizioni e distanziamenti richiesti dalla pandemia hanno aumentato le opportunità digitali ma sfilacciato e modificato il legame con i territori. Interverranno, tra gli altri, Michelangelo Messina, ideatore del neologismo “cineturismo”, Michele Lo Foco (membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo del MiC), Maria Elena Rossi (Marketing and Promotion Director ENIT), Francesco di Cesare (presidente Risposte Turismo), Ivan Antognozzi (direttore Fondazione Marche Cultura), Cristina Priarone (presidente Italian Film Commission), Giorgio Gosetti (vice presidente AFIC), Anna Olivucci (responsabile Marche Film Commission).

L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con l'adesione del Presidente della Repubblica, e con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC . 

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Sei gradi di SeparaZOne 2: da "Ladri di biciclette" a "Il grande Lebowski"


Questa volta i sei gradi di separazione tra "Ladri Di Biciclette" e "Il Grande Lebowski" ci portano ad un percorso che passa attraverso De Sica, Chaplin, Tornatore e Carlos Saura.

LADRI DI BICICLETTE.


"I panni sporchi si lavano in famiglia": con questa frase nel 1948 il giovane Giulio Andreotti ("giovane cattolico di grande avvenire vicino a De Gasperi" citato in C'eravamo tanto amati di Ettore Scola) accusò il capolavoro del neorealismo di Vittorio De Sica di mostrare al mondo un'immagine dell'Italia che si voleva tener nascosta, l'Italia impoverita del dopoguerra, l'Italia dei poveri e dei proletari, dei vinti e degli ingannati dall'illusione di una rinascita.
Vittorio De Sica girò il film con attori non professionisti, incontrati per strada nella vita comune, così come nei successivi "Umberto D." e "Miracolo a Milano", ma l'Oscar come miglior film straniero lo vincerà nel 1960 con LA CIOCIARA


1. LA CIOCIARA.


Potremmo definire anche questo film di De Sica neorealista, anche se rispetto ai precedenti ne "La Ciociara" compaiono attori che all'epoca erano già delle star, come la protagonista Sophia Loren e Jean Paul Belmondo. Per questo film Sophia Loren vinse l'Oscar come miglior attrice protagonista e all'epoca era già una star internazionale, avendo recitato in molti film hollywoodiani. La sua presenza nel cinema americano durò molto a lungo e nel 1967 fu protagonista, assieme a Marlon Brando, dell'ultimo film da regista di Charlie Chaplin LA CONTESSA DI HONG KONG.


2. LA CONTESSA DI HONG KONG.


L'ultimo film di Chaplin, nonostante la presenza di due stelle come la Loren e Brando, non ebbe un buon riscontro di pubblico. Era una commedia sentimentale tipica hollywoodiana ma evidentemente non era quello che il pubblico si aspettava dal settantottenne regista britannico. Nel film compare anche la figlia del regista, Geraldine Chaplin allora ventiquattrenne, che diventerà successivamente anche lei una star internazionale grazie al sodalizio con il regista spagnolo Carlos Saura al quale fu legata anche sentimentalmente e con il quale girerà quattro film, di cui l'ultimo MAMA' COMPIE CENT'ANNI nel 1979


3. MAMA' COMPIE CENT'ANNI.


Il 13mo film del prolifico regista spagnolo Carlos Saura è una commedia nera che valse al Saura anche un premio Oscar come miglior film straniero. In totale Carlos Saura, considerato uno dei più grandi registi spagnoli e uno dei primi a farsi conoscere in ambito internazionale aprendo la strada ai vari Pedro Almodovar e Bigas Luna, ha girato 43 film più un documentario su Renzo Piano nel 2016. 
Nella sua filmografia, tra i successi internazionali, vi è un film molto particolare incentrato sull'arte del Flamenco intitolato CARMEN STORY. 


4. CARMEN STORY.


Ispirato allo stesso racconto di Prosper Merimèe dal quale Bizet trasse la celebre opera lirica, il film di Saura ha come protagonista la splendida attrice e ballerina di flamenco spagnola Laura Del Sol, volto noto al pubblico italiano per essere stata la spietata Rosetta, sorella del professore di Vesuviano ne IL CAMORRISTA di Giuseppe Tornatore nel 1986.


5. IL CAMORRISTA


Film culto per eccellenza grazie alle tv commerciali che lo hanno mandato in onda senza sosta dagli anni '90 in poi, il film di Tornatore (prima dell'Oscar) racconta l'ascesa e il declino del boss della Nuova Camorra Organizzata Raffaele Cutolo ed è tratto dal libro-inchiesta omonimo del giornalista Giuseppe "Joe" Marrazzo
Nel film i nomi dei protagonisti furono tutti cambiati, ma i fatti raccontati corrispondono alla realtà. Tornatore, per questa sua opera prima, si avvalse di un cast eccezionale, dal protagonista Ben Gazzara (doppiato da Mariano Rigillo) fino a Leo Gullotta che vinse un David di Donatello come miglior attore non protagonista. 
La star italo-americana Ben Gazzara aveva già lavorato in Italia con Monicelli, Ferreri e Montaldo, ma da un certo punto della sua carriera si dedicò ad opere meno mainstream, come questo esordio del trentenne Tornatore. Infatti fu presente in "Buffalo 66", opera prima di Vincent Gallo, in "L'estate di Sam" di Spike Lee e ne IL GRANDE LEBOWSKI, uno dei film più di successo dei Fratelli Coen .


IL GRANDE LEBOWSKI. 


Per quanto l'intera filmografia di Joel ed Ethan Coen sembri appartenere ad un pesonale genere cinematografico, originale mix di commedia-thriller-surreale-grottesco, "Il grande Lebowski" resta la loro punta più alta. Nessun altro loro film, compresi "Fargo" e "Non è un paese per vecchi", è riuscito ad introdurre personaggi così forti nell'universo cinematografico mondiale. Citatissimo, imitatissimo, precursore di una "poetica dello sballo" che nei vari emuli non è mai stata così elegante e intelligente.

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17 giugno 2021

MUSIC FOR UNCERTAIN TIMES: Fiorella Mannoia e Clementino cantano "Terra Mia" di Pino Daniele


Lunedì 21 giugno
, in occasione della Festa della Musica, il Ministero degli Affari Esteri presenta un progetto per la promozione della musica italiana all’estero: Music For Uncertain Times

Un percorso in tre episodi video diffusi dalla rete estera di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura e sul canale Vimeo di italiana, il portale del Ministero dedicato alla promozione della lingua, della cultura e della creatività italiana nel mondo. Il progetto consiste in tre performance musicali inedite ed esclusive, registrate da protagonisti della canzone italiana contemporanea in alcuni luoghi rappresentativi del patrimonio culturale del Paese: Francesca Michielin Vasco Brondi nel Museo del Novecento di Milano, La Rappresentante di Lista Palazzo Butera Palermo e  Fiorella Mannoia Clementino al Castel dell'Ovo di Napoli.
Questi ultimi due artisti,
 provenienti da universi all'apparenza distanti anni luce, si incontrano tra le mura del Castel dell'Ovo per un intreccio tra chitarra e rap con vista sul golfo di Napoli. Una performance resa ancora più magica dal brano scelto: Terra mia di Pino Daniele.





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Il trailer di “The Morning Show 2” dal 17 settembre su AppleTV+


Tra le novità annunciate per la seconda stagione di “The Morning Show”, la fortunata serie Apple prodotta da Jennifer Aniston da lei interpretata assieme a Reese Witherspoon e Steve Carrel, c’è la presenza di Valeria Golino nel ruolo di una documentarista italiana. Nel trailer rilasciato da Apple pochi giorni fa, però, dell’attrice italiana non vi è traccia mentre invece spicca Julianna Margulis, vista in ER e The Good Wife.

La serie farà il suo debutto sulla piattaforma streaming di Apple il 17 Settembre.





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16 giugno 2021

Terminate le riprese di "Madres Paralelas" di Pedro Almodovar con Penelope Cruz


Sono durate dieci settimane le riprese di "Madres Paralelas", il nuovo film di Pedro Almodovar in cui il settantatreenne regista spagnolo torna a indagare nell'universo femminile, la maternità e la famiglia.

Nel cast Penelope Cruz, Milena Smit e Israel Elejade e la fedelissima Rossy De Palma.

Il titolo "Madres Paralelas" era comparso come manifesto cinematografico in una scena de "Gli abbracci Spezzati", film di Almodovar del 2009 sempre con Penelope Cruz.

Il film sarà distribuito il prossimo autunno nelle sale (per volere del regista) dalla Warner Bros. Pictures, ma nella produzione c'è anche Netflix.



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15 giugno 2021

"Amulet of Fear", il nuovo corto jhorror di Andrea Ricca



Andrea Ricca è un regista salernitano di cortometraggi di fantascienza e horror, specializzato nell'interazione tra personaggi reali e in CGI. 
Nel 2010 realizzò, con budget praticamente nullo, un corto intitolato "The Furfang" dove diede prova di grande padronanza degli strumenti di virtualizzazione della realtà. Da allora la sua tecnica si è notevolmente affinata ed ha continuato, sempre nell'underground del cinema di genere indipendente, la sua produzione con storie che raccontano di rapimenti alieni, sedute spiritiche e animali mostruosi che attaccano la tranquillità della gente comune. Ricchi di emozioni e azione, della durata massima di dieci minuti ciascuno, i film si ispirano ai classici della fantascienza degli anni '50 e '80. 
I suoi corti on line hanno superato i 40 milioni di visualizzazioni ottenendo recensioni internazionali oltre alla partecipazione a numerosi festival cinematografici, soprattutto i più recenti "Spinger Danger" e "Aliens Night". 
Il suo nuovo lavoro, rigorosamente jhorror, si intitola "The Amulet of Fear" e racconta di una ragazza che, riordinando una vecchia casa, trova un antico amuleto maledetto che ha la capacità di evocare le paure di chi lo possiede e quando la protagonista inizia a leggere un libro di Stephen King, intitolato: "La Creatura", quest'ultima prende vita e si manifesta nella realtà. 
Il cortometraggio, della durata di 5 minuti, ha come protagonista l'attrice Ludovica Ferraro, mentre Ricca si è occupato di tutti i settori, dalla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio, agli effetti speciali in computer grafica 3D, realizzati con il software: 3DS Max.


Tutta la produzione di Andrea Ricca è online sul suo sito web.
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