30 giugno 2021
29 giugno 2021
Il trailer definitivo di "Blood Red Sky", l'horror tedesco di Netflix in streaming dal 23 luglio
28 giugno 2021
Il trailer di "Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli" nelle sale dal 1 settembre.
24 giugno 2021
Sei Gradi di SeparaZOne 3: Da "Mi manda Picone" a "Luca"
"Terra mia" (Pino Daniele) - Fiorella Mannoia feat. Clementino (videoclip)
Ecco qui l'omaggio a Pino Daniele di Fiorella Mannoia e Clementino. "Terra Mia", registrata al Castel Dell'Ovo in occasione del progetto Music For Uncertain Times.
Le altre performances sono sul sito web del Ministero Degli Affari Esteri.
23 giugno 2021
Il trailer italiano di "Suicide Squad: Missione Suicida" nelle sale dal 5 agosto.
Tocca a James Gunn (I Guardiani della galassia I, II, III) cercare di cambiare la sorte della Suicide Squad della DC che col primo film del 2016 non ha riscosso il successo sperato. La scelta del titolo di questo secondo capitolo (Missione Suicida) farebbe pensare che alla DC non ci credono tanto, ma tant'è che dal prossimo 5 agosto "Suicide Squad: Missione Suicida" sarà nelle sale di tutto il mondo ed è il primo cinecomic ad approdare nelle sale dalla riapertura dei cinema.
22 giugno 2021
Recensione: Mandibules, di Quentin Dupieux ★★★★☆
Manu e Jean-Gab, due amici tonti e squattrinati, trovano nel bagagliaio di in un'auto rubata una mosca gigantesca, delle dimensioni di un grosso maiale ed hanno la brillante idea di addomesticarla per poi utilizzarla come cane da riporto per dei furtarelli. Ma l'ingombrante insetto è solo un mac-guffin che porta suo malgrado i due protagonisti in situazioni bizzarre e al limite del parossistico in un susseguirsi di eventi che ricordano le atmosfere de "Il Grande Lebowski", film che sicuramente ha ispirato Dupieux.
Le vicende che attraversano Manu e Jean-Gab sono però solo apparentemente surreali. I due caratteri dei protagonisti sono in fondo molto reali. La loro voglia di arricchirsi standosene fermi ad aspettare che la mosca-drone porti loro quello che desiderano è imposta dalla società, ma ciò che vogliono davvero è non avere programmi o scadenze e vivere esattamente come vivono, senza cambiare una virgola della loro condizione. Una sorta di hippy del nuovo millennio.
Oltre ai due interpreti principali David Marsais e Grégoire Ludig, altri attori del film sono India Hair, Romeo Elvis e la bravissima Adèle Exarchopoulos (Palma d'Oro per "La vita di Adele") qui in un ruolo quasi comico, nella parte di una ragazza affetta da un disturbo che non le fa controllare la voce e la sua comparsa in scena risulta davvero esilarante (almeno nella versione in lingua originale).
P.S. Sempre più fastidiosi i titoli aggiuntivi italiani. Qui siamo a livelli di mancanza di rispetto per gli spettatori andando a parafrasare un vecchio film di Aldo, Giovanni e Giacomo per farci capire che di tratta di una commedia.
Il XIX Ischia Film Festival è anche online (e gratuito).
Dopo il fortunato esperimento dello scorso anno, l’Ischia Film Festival affianca anche in questa edizione una programmazione online a quella dal vivo.
Accedendo al sito web www.ischiafilmfestivalonline.
“La situazione di emergenza pandemica del 2020 ci ha messi alla prova ma ci ha anche offerto occasioni di crescita. Con la creazione del nostro nuovo portale abbiamo superato le frontiere dell'isola per arrivare a un pubblico internazionale che ha apprezzato il festival dimostrando un grande interesse”, ha affermato Michelangelo Messina, direttore artistico della manifestazione.
E i numeri della passata edizione ne sono la dimostrazione: il sito ha registrato 40 mila visualizzazioni, con un pubblico virtuale proveniente da oltre 65 paesi diversi nel mondo.
“Su questa scia prosegue l'edizione 2021 – ha proseguito Messina - per offrire i nostri meravigliosi film anche a chi non ha la possibilità di godere dell'esperienza in presenza al festival”.
Sulla piattaforma digitale saranno visibili tutte le proiezioni della sezione Scenari - Fuori concorso.
Da "27 Marzo 2020" di Alessandro Haber, il racconto di un uomo che cerca rimedio alla solitudine del lockdown. A "Echo" delle registe Hazar Kara e Sezin Ertek, la storia di una giornalista turca, che riconquista la libertà dopo la prigionia causata dalla pubblicazione del suo libro. A "I won't remain alone" del regista iraniano Yaser Talebi, la storia di due genitori che dopo la perdita del figlio scelgono di donarne gli organi, e a distanza di anni riescono a sentire nuovamente il battito del suo cuore.
Ma anche il viaggio in autobus di una giovane e ribelle donna incinta che sfocia in un alterco con un padre conservatore nel cortometraggio “May I have this seat?” del regista pakistanoamericano Tabish Habib.
E la sensazione di pressione avvertita da una ginnasta undicenne che, appena vinto il suo primo titolo internazionale, realizza che la partita è appena iniziata, nel cortometraggio “Stephanie” di Leonardo van Dijl.
In totale sono 33 i film fuori concorso, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi che porteranno gli spettatori a vivere virtualmente emozioni e storie, che in altre parti del mondo qualcuno ha avuto l'urgenza di narrare.
Ad arricchire la programmazione online, anche un'ampia selezione di film in concorso: 14 contenuti per la sezione Cortometraggi e 16 per Location negata. Questi ultimi, ricordiamo, saranno proiettati anche al Castello Aragonese alla presenza di molti degli autori.
Dopo la registrazione sarà necessario fare il login al sito ischiafilmfestivalonline.it, per visionare il film scelto all’interno del catalogo disponibile in versione digitale.
21 giugno 2021
Recensione: Una donna promettente, di Emerald Fennel ★★★★☆
Un revenge-movie spietato che non risparmia colpi. La storia di una amicizia tra donne che porta una delle due a compiere un percorso di vendetta molto particolare che condurrà ad un epilogo abbastanza imprevedibile in quasi due ore di film durante le quali (alleluja!) è molto difficile ipotizzare il finale.
"Una donna promettente" è un film incentrato sicuramente sul dolore che tuttavia indugia davvero poco sulla spettacolarizzazione della violenza, se non in una scena abbastanza dura più per il peso che ha sulla storia che per le immagini.
Interpretato dalla sorprendente Carey Mulligan (Wildlife, Suffragette) e dal "geniale" performer Bo Burnham, il film è prodotto tra gli altri da Margot Robbie e diretto Emerald Fennel. Un cast tecnico e artistico in prevalenza femminile che manda un messaggio ben preciso agli uomini in maniera diretta e grintosa che ricorda la quarta stagione de "Il racconto dell'ancella". Sicuramente un film figlio del metoo, ma non di propaganda e con una sua dignità cinematografica. L'Oscar come migliore sceneggiatura originale, quindi, non sembra essere stato assegnato con intenti politici, come si sospettava. Il racconto, pur procedendo in maniera lineare e concentrato sulla sola protagonista, riesce a confondere e poi riprendere lo spettatore che scopre tutti i dettagli del "progetto" vendicativo di Cassandra, e le sue motivazioni, esattamente nell'ordine voluto.
Il trailer de "La terra dei figli", il film tratto dalla graphic novel di Gipi dal 1 luglio nei cinema.
Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti in un futuro in cui la civiltà è giunta al capolinea. La loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l'ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso delle pagine misteriose del diario del padre. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del genitore e un passato che non conosce.
Nel cast, accanto a Leon de La Vallée (rapper conosciuto come Leon Faun), Paolo Pierobon, Maria Roveran, e Fabrizio Ferracane, compaiono anche Valerio Mastandrea e Valeria Golino.
Il trailer del film prodotto dalla Indigo, è stato rilasciato ieri dalla 01 Distribution.
19 giugno 2021
XIX Ischia Film Festival: Proiezioni ed ospiti della serata inaugurale (26 giugno)
Il film di apertura della diciannovesima edizione dell'Ischia Film Festival (sabato 26 giugno, ore 20:30) sarà "Quo Vadis, Aida?" della regista bosniaca Jasmila Zbanic.
Candidato al premio Oscar 2021 come miglior film straniero, "Quo Vadis, Aida?" racconta la storia di Aida, una traduttrice dell'ONU che durante le guerre di dissoluzione della Jugoslavia (1995) si trova insieme al marito e i due figli nella città bosniaca di Srebrenica presa d'assalto dall'esercito serbo. Aida ritiene di essere al sicuro nella base dell'ONU in cui lavora, ma quando la pressione dei serbi sul suo perimetro, entro il quale hanno trovato rifugio centinaia di cittadini d'etnia bosniaca, comincia a intensificarsi, deve trovare il modo di salvare sé stessa e la propria famiglia dal massacro imminente.
A seguire sarà un film italiano ad essere proiettato. Si tratta di “L’ultimo paradiso” di Rocco Ricciardulli interpretato da Riccardo Scamarcio.
Prodotto da Netflix e girato in Basilicata, il film di Ricciardulli racconta di un contadino trentenne che abita nel Sud Italia degli anni cinquanta. Sposato e con un figlio, Ciccio sogna amore, libertà e giustizia, ed ha intrapreso una relazione proibita con Bianca Schettino, figlia del proprietario terriero locale, tale cumpa' Schettino. Un giorno, Ciccio, stanco dei soprusi di cumpa' Schettino, decide di sfidarlo. Nonostante l'ira del proprietario terriero, decide di non fare del male a Ciccio, finché non scopre la relazione della figlia con il contadino, uccidendolo. Alla morte di Ciccio, il fratello emigrato nel Settentrione Antonio torna nel paesello, e da lì una serie di drammatiche vicende.
Nella stessa serata inaugurale il regista Alessandro D’Alatri, reduce dal successo della fiction "Il commissario Ricciardi", riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo.
Oltre le proiezioni in loco, nello splendido Castello Aragonese, il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso.
Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’info-point al Piazzale Aragonese ad Ischia.
Recensione: Luca, di Enrico Casarosa ★★★★☆
Rispetto ai Pixar storici, ma anche ai recenti "Inside Out" e "Soul", il film di Enrico Casarosa non possiede quella componente filosofica e introspettiva che rende il cinema di animazione apprezzabile anche da un pubblico maturo. E' fondamentalmente un bellissimo cartone per ragazzi, leggero e pulito con una morale di tendenza.
L'Italia è la protagonista assoluta, anche negli evidenti ma non fastidiosi stereotipi e nei numerosi riferimenti al cinema italiano (divertente la foto di Mastroianni in "Divorzio all'Italiana" come santino sulla Vespa) e a "Pinocchio", anche se qui il distacco dalla casa paterna per conoscere il mondo affrontando tutte le inevitabili difficoltà fino a diventare bambino vero in "Luca" avviene in maniera molto meno tragica che nel libro di Carlo Collodi.
Luca e Alberto sono allo stesso tempo sia Pinocchio e Lucignolo che il Gatto e la Volpe (a proposito, grande Edoardo!!), la fatina è una simpatica adolescente sfigata (termine che forse negli anni '50 però non era usato) e piuttosto che diventare lui per magia un vero bambino, il burattino/pesce Luca trova il modo di integrarsi in una società che lo considera un mostro.
Luca è quindi ancora un film che parla di inclusione, pur compiendo un passo in avanti stigmatizzato in una frase di un personaggio nel finale il cui senso è che in una società complessa come la nostra, così come in un piccolo borgo di pescatori, integrarsi non significa necessariamente abbattere i preconcetti ma essere in grado di riconoscere le persone pronte ad accettare le diversità, anche se molti continueranno a vederci come mostri.
Più vicina ai lavori della Sony Picture Animation ("I Mitchell contro le macchine", "Piovono polpette!") che non ai precedenti Pixar, il tratto grafico di "Luca" non ricerca tanto la riproduzione della realtà e il rispetto delle leggi fisiche, piuttosto la bellezza dell'immagine. Per questo motivo l'effetto sullo spettatore dell'incredibile luce solare della riviera ligure che illumina la storia di Luca e il suo amico Alberto potrebbe dipendere molto dallo schermo sul quale guarda il film. E' ovvio che su un tablet di 10 pollici si vedrà un film diverso che su un Oled 4k HDR di 60 pollici.
18 giugno 2021
"Black Parthenope": un thriller nella Napoli sotterranea in anteprima all'Ischia Film Festival.
Oliver Stone all'Ischia Film festival (26 giugno - 3 luglio)
Ci saranno Oliver Stone, uno tra i registi che più hanno segnato gli ultimi quarant’anni di cinema, e Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011. E ancora: Allan Starski, scenografo premio Oscar per “Schindler’s List”. Con ospiti internazionali, la diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese, segna lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi culturali dopo la lunga interruzione per la pandemia.
“Il ritorno di ospiti di caratura internazionale all'Ischia Film festival è un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo riappropriandosi delle libertà perdute e della fruizione diretta dell'arte, in una cornice di assoluto splendore”, sottolinea il patron della manifestazione, Michelangelo Messina.
Oliver Stone, che ha diretto pellicole celebri come “Platoon”, “Assassini nati”, “Wall Street”, “Nato il quattro luglio”, “JFK - Un caso ancora aperto” e “Gli intrighi del potere”, vincendo tre Oscar e quattro Golden Globe, riceverà il Premio alla carriera mercoledì 30 giugno, incontrando il pubblico alla cattedrale dell’Assunta per poi lasciare spazio alla proiezione del suo “Ogni maledetta domenica”, film del 1999 con un cast stellare, capitanato da Al Pacino.
Con la consueta formula, volta a celebrare il connubio tra cinema e location, esaltando le potenzialità del cineturismo, tanto più in tempi segnati dalla pandemia, l’Ischia Film Festival proporrà - nel pieno rispetto delle normative anti Covid - ogni sera una doppia proiezione introdotta da incontri con gli autori, in presenza, nelle tre suggestive sale all’aperto nel Castello Aragonese (in Piazza d’armi, nella terrazza della casa Del Sole e alla Cattedrale dell’Assunta).
In particolare, la selezione 2021 conta 96 opere tra finzione e documentario, di cui 48 in concorso e 48 fuori concorso, provenienti da 42 paesi, in un eterogeneo affresco in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste.
Film d’apertura sabato 26 giugno alle 20.30 è “Quo vadis, Aida?” di Jasmila Žbanić; a seguire “L’ultimo paradiso” di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio. Nella serata inaugurale il regista, sceneggiatore e attore Alessandro D’Alatri riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo.
Tra i protagonisti di domenica 27 giugno Barbara Bouchet (che sarà premiata con l’Ischia Film Award) e Marco Bocci, che introdurrà con il regista Toni D’Angelo la proiezione di “Calibro 9”. Il regista Francesco Bruni accompagnerà invece la proiezione di “Cosa sarà”.
Lunedì 28 giugno Allan Starski incontrerà il pubblico e riceverà il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival, il Life Achievement Award, prima della proiezione di un altro suo capolavoro, “Oliver Twist”. L’anteprima del film “Black Parthenope” di Alessandro Giglio con Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro e Nicola Nocella, è in programma martedì 29 giugno alla presenza di regista e cast. Ospiti della giornata anche Giovanni Amura, Elvis Esposito e Sara Falanga.
Un’allure internazionale ammanterà anche la serata al chiaro di luna di venerdì 2 luglio, dedicata al talento di Alexander Sokurov, che riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021, prima della proiezione del suo capolavoro “Arca russa”, un unico piano-sequenza di circa novanta minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa percorre diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico. A seguire “Admiral Tchumakov”. Sabato 3 luglio il gran finale del festival, con la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.
“In attesa di poter festeggiare definitivamente liberi il ventennale nel 2022 – aggiunge Messina – siamo riusciti ad organizzare un’edizione del Festival che, malgrado le restrizioni della pandemia, tiene alto il vessillo di uno degli eventi di punta del panorama nazionale e internazionale, a sostegno degli autori e delle loro opere, celebrando in particolare il graditissimo ritorno degli ospiti internazionali”.
Il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte, o in prevendita (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it).
Per le opere in concorso confermate le sezioni competitive Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata, Scenari Campani. Quarantasette dei film selezionati saranno in anteprima, 41 sono produzioni o coproduzioni italiane mentre 55 sono opere provenienti dall’estero (con 43 film che verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano). Sono 14 sono le prime visioni assolute, 4 quelle internazionali (tra le quali anche “Echoes of the Empire” del regista americano Robert H. Lieberman, la commedia musicale franco-finlandese Le Café de mes Souvenirs” e “Abu Omar” dell’israeliano Roy Krispel), 4 le europee e 25 le italiane. Gli incontri con gli autori sono condotti dai critici cinematografici Antonio Capellupo e Giuseppe Borrone con la partecipazione straordinaria di Gianni Canova.
Un lavoro arduo spetterà alla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival (lungometraggi); dal regista e sceneggiatore Alberto Rizzi, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati (location negata); dall’attrice Alessia Barela, dal Presidente del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, Antonio Spagnuolo, e dal produttore e regista Emanuele Palamara (cortometraggi e scenari campani).
Lunedì 27 giugno alle 10 è invece in programma il diciannovesimo Convegno Internazionale sul Cineturismo, che indagherà un tema particolarmente attuale: come riformulare le attività ora, dopo che restrizioni e distanziamenti richiesti dalla pandemia hanno aumentato le opportunità digitali ma sfilacciato e modificato il legame con i territori. Interverranno, tra gli altri, Michelangelo Messina, ideatore del neologismo “cineturismo”, Michele Lo Foco (membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo del MiC), Maria Elena Rossi (Marketing and Promotion Director ENIT), Francesco di Cesare (presidente Risposte Turismo), Ivan Antognozzi (direttore Fondazione Marche Cultura), Cristina Priarone (presidente Italian Film Commission), Giorgio Gosetti (vice presidente AFIC), Anna Olivucci (responsabile Marche Film Commission).
L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con l'adesione del Presidente della Repubblica, e con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC .
Sei gradi di SeparaZOne 2: da "Ladri di biciclette" a "Il grande Lebowski"
17 giugno 2021
MUSIC FOR UNCERTAIN TIMES: Fiorella Mannoia e Clementino cantano "Terra Mia" di Pino Daniele
Un percorso in tre episodi video diffusi dalla rete estera di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura e sul canale Vimeo di italiana, il portale del Ministero dedicato alla promozione della lingua, della cultura e della creatività italiana nel mondo. Il progetto consiste in tre performance musicali inedite ed esclusive, registrate da protagonisti della canzone italiana contemporanea in alcuni luoghi rappresentativi del patrimonio culturale del Paese: Francesca Michielin e Vasco Brondi nel Museo del Novecento di Milano, La Rappresentante di Lista a Palazzo Butera a Palermo e Fiorella Mannoia e Clementino al Castel dell'Ovo di Napoli.
Questi ultimi due artisti, provenienti da universi all'apparenza distanti anni luce, si incontrano tra le mura del Castel dell'Ovo per un intreccio tra chitarra e rap con vista sul golfo di Napoli. Una performance resa ancora più magica dal brano scelto: Terra mia di Pino Daniele.
Il trailer di “The Morning Show 2” dal 17 settembre su AppleTV+
Tra le novità annunciate per la seconda stagione di “The Morning Show”, la fortunata serie Apple prodotta da Jennifer Aniston da lei interpretata assieme a Reese Witherspoon e Steve Carrel, c’è la presenza di Valeria Golino nel ruolo di una documentarista italiana. Nel trailer rilasciato da Apple pochi giorni fa, però, dell’attrice italiana non vi è traccia mentre invece spicca Julianna Margulis, vista in ER e The Good Wife.
La serie farà il suo debutto sulla piattaforma streaming di Apple il 17 Settembre.
16 giugno 2021
Terminate le riprese di "Madres Paralelas" di Pedro Almodovar con Penelope Cruz
Sono durate dieci settimane le riprese di "Madres Paralelas", il nuovo film di Pedro Almodovar in cui il settantatreenne regista spagnolo torna a indagare nell'universo femminile, la maternità e la famiglia.
Nel cast Penelope Cruz, Milena Smit e Israel Elejade e la fedelissima Rossy De Palma.
Il titolo "Madres Paralelas" era comparso come manifesto cinematografico in una scena de "Gli abbracci Spezzati", film di Almodovar del 2009 sempre con Penelope Cruz.
Il film sarà distribuito il prossimo autunno nelle sale (per volere del regista) dalla Warner Bros. Pictures, ma nella produzione c'è anche Netflix.