14 maggio 2021

Recensione: Si vive una volta sòla, di Carlo Verdone ★☆☆☆☆


Ieri sera mi è arrivata una notifica sullo smartphone da parte di Amazon Prime Video: 

Dato che hai guardato LOL ti piacerà 'Si vive una volta sola' 

Per la verità io di LOL ho visto una sola puntata e l'ho trovato imbarazzante e triste, ma questo Amazon non può saperlo. Per lui se l'ho guardato significa che mi è piaciuto e quindi non ci sono motivi per cui non debba piacermi il nuovo film di Carlo Verdone e siccome sono convinto che se c'è uno che sbaglia tra me e Amazon non può essere Amazon, ho seguito il consiglio e l'ho guardato. E ho provato la stessa sensazione di quando ho guardato quella maledetta prima puntata di LOL. 

Però Amazon deve aver pensato che mi è piaciuto pure questo e quindi adesso l'home page della SmartTV è piena di robaccia tipo gli show di Pintus, Amici di Maria De Filippi ed edizioni di LOL di tutto il mondo. 

Il film di Verdone è uno dei più brutti degli ultimi anni, ma non per questo la mia stima verso l'attore e autore romano - che in passato ha fatto cose indimenticabili - ne esce danneggiata. Però, cacchio, adesso ho la tv piena di spam per colpa sua e mi sa che devo bannarlo in qualche modo. 

Ma questo è solo uno dei motivi per evitare di guardare questo film. Per altro si tratta di un film molto mediocre sotto tutti gli aspetti che racconta una storia prevedibile, improbabile e per nulla divertente. 
Una serie di spot pubblicitari (la Regione Puglia, una Radio, una catena di alberghi) alternati da scenette in cui viene ribadita sempre la stessa cosa con le stesse frasi - "Questa non è una vacanza...", "Adesso glielo dobbiamo dire..." - e che compongono una trama talmente ovvia che la rivelazione finale appare come una liberazione. Un po' come quando un amico insiste nel voler raccontare una vecchia barzelletta che conosci già e non ti ha mai nemmeno fatto ridere.

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