16 maggio 2021

Recensione: La donna alla finestra ★★☆☆☆


C'è un po' di tutto in questo film di Joe Wright

Innanzitutto di base c'è Hitchcock, citato a più non posso sia nella trama che con sequenze di "Vertigo" e  "Io ti salverò". 
Ma sono riconosciibili anche i più illustri emuli del maestro come il Brian De Palma di "Omicidio a luci rosse", il Zemeckis de "Le verità nascoste", ma anche variazioni su tema come l'Antonioni di BlowUp  e il Jon Amiel di "Copycut - Omicidi in serie".

E nel gioco di "trova la citazione" - questo è in fondo "La donna alla finestra" - io ci ho visto addirittura "Notturno di donna con ospiti", il bellissimo dramma teatrale di Annibale Ruccello del 1983 che non escludo gli sceneggiatori del film conoscano.

La psicologa infantile Anna Fox, agorafobica e mezza alcolizzata, passa il tempo a spiare i vicini dall'altra parte della strada. Un giorno riceve la visita di nuovi arrivati e di lì a poco si rende testimone di un brutale crimine che la coinvolge sempre più.

Come tutti i film così pesantemente citazionisti, alla fine di originale non c'è nulla. Un cast di tutto rispetto (Amy Addams, Julianne Moore e Gary Oldman) non realizza certo un capolavoro del genere, ma considerando di averlo scelto a caso nella cesta dei DVD Special Price del supermercato (i suggerimenti di Netflix), diciamo che poteva andare peggio.

L'intreccio, come detto fin troppo sfruttato, non si presta a creare tanta tensione, per cui si fa un gran ricorso alla soundtrack e agli effetti visivi che a volte sembrano un'ennesima citazione di "CreepShow" di George Romero.

Neanche il gioco di portare lo spettatore a conclusioni affrettate e poi smentirlo è originale (il doppio finale è un espediente quasi meschino) ma alla fine salva lo schermo da lanci di oggetti contundenti.

La domenica dopo pranzo. Quello può essere il momento giusto per guardarlo. 

P.S. Se non avete visto nessuno dei film citati, fatemi sapere se la visione de "La donna alla finestra" vi ha colpito.




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