Si è detto già tutto il bene possibile qu questo film, e giustamente.
Aggiungo solo che il film rappresenta la buona notizia che almeno oltre oceano l'horror, dopo anni in cui è stato colonizzato da giovani "geniali" videomaker che l'hanno invaso di zombie, cabbibali, fiumi di sangue, sevizie corporee che facevano saltare pià lo stomaco che il cuore, è tornato ad interessare il cinema vero.
E' tutto cinema questo "uomo invisibile". Il pathos arriva dalle movenze, le espressioni, i movimenti di camera, le attese.
La paura della protagonista (Elisabeth Moss) è ovunque. Negli spazi vuoti, nella sua mente, nell'incredulità della genteche dovrebbe aiutarla.
Bello bello davvero. Consigliato. Ottimo anche per la visione domestica.
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