La storia di Gru
e del suo gemello “strambo” e ricchissimo che vuole riconvertirlo al male (quello
vero) è certamente il punto più basso di tutta la saga. Anche il cattivo di
turno, il buffo Bratt (ben doppiato, devo dire, da Paolo Ruffini), fanatico degli anni ’80, è qualcosa di già visto, un
personaggio molto piatto lontano anni luce sia dal complessato “Vector” del
primo capitolo che dal “Diablo” del secondo.
Poco, pochissimo
di memorabile in questo film in cui viene concesso molto soprattutto al pubblico
dei genitori che accompagnano i figli a cinema con le numerose citazioni
musicali e non solo degli anni ’80.
I Minions sono diventati quasi insopportabili, per questo forse il loro ruolo è stato ridimensionato in questo terzo episodio in cui compaiono quasi esclusivamente in piccoli sketches musicali, fatti apposta per diventare video virali a se stanti su internet.
Dimenticabile.
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