Si tratta probabilmente del primo vero cinecomic italiano dai tempi di Diabolik di Mario Bava (o Kriminal di Lenzi).
Il film è di Ivan Silvestrini e l’originale graphic novel è Monolith di Roberto Recchioni edito dalla Sergio Bonelli Editore.
Silvestrini è un giovane regista con una notevole esperienza al cinema (2Hights, Come non detto), in tv (Una grande famiglia – 20 anni prima) e su web (STUCK), mentre Recchioni è una personalità di spicco nel mondo del fumetto italiano essendo autore di molti albi di Dylan Dog e Tex, creatore della serie Orfani e attualmente curatore di Dylan Dog.
Il fumetto Monolith, nato nel 2016 dalla collaboraizone di Recchioni con Mauro Uzzeo e il disegnatore Lorenzo Ceccotti, racconta l’inquietante storia di una giovane madre col figlio di due anni in lotta per la sopravvivenza contro un’auto infernale super tecnologica che vanta di essere l’auto più sicura del mondo, impenetrabile e indistruttibile, dotata di un’intelligenza artificiale molto avanzata. Pure troppo.
Dalle premesse sembrerebbe di trovarci di fronte una riflessione in chiave thriller sulla dipendenza delle nuove generazioni dalla tecnologia, ma chi ha avuto modo di vedere il film in anteprima assicura che c'è di più.
In ogni caso è difficile, guardando il trailer, non pensare a riferimenti nel cinema horror classico (Christine – la macchina infernale) e nelle produzioni più moderne (Black Mirror, Westworld) e dal titolo non escludiamo anche un'influenza kubrickiana.
Il film di Silvestrini, scritto dallo stesso Recchioni e prodotto dalla Sergio Bonelli Editore assieme alla Lock & Valentine, sarà distribuito dalla Vision Distribution nei cinema il 12 agosto.
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