08 novembre 2017

Recensione: Addio Fottuti Musi Verdi, dei TheJackal ★★★☆☆

Forse non tutti sanno che – o l’hanno dimenticato – i Jackal si chiamano così perché le loro prime produzioni si basavano su parodie e mash-up di capolavori del cinema.
Oggi, dopo una gavetta di videomaking che parte dalle VHS ed arriva al web, i Jackall approdano al cinema vero e la loro prima produzione non può che essere ancora una parodia di genere.

Attenzione però. Il genere che i Jackal parodizzano in “Addio fottuti musi verdi” è un genere che in Italia è stato poco frequentato.
I Jackal puntano in alto mirando alla commedia Sci-fi, andandosi a confrontare direttamente con titoli del calibro di “Balle Spaziali”, “Guida galattica per autostoppisti”, “Donne amazzoni sulla luna” e “Men in black” evitando in questo modo qualsiasi confronto con colleghi italiani (a parte “Fascisti su Marte” di Guzzanti).
Con quale risultato?
Beh, come poteva venir fuori una commedia fantascientifica in cui un ragazzo napoletano tutto mamma, birra e pizza deve difendere la terra dall’attacco degli alieni?
Tutto sommato è venuto decisamente bene. Un prodotto altamente professionale, tecnicamente ineccepibile (a tratti addirittura sorprendente) e che più volte (non sempre) assolve a quello che è l’obbiettivo primario di una commedia: far ridere.
Promossi al cinema certamente i Jackal, con un debutto che soddisfa le aspettative di chi attendeva da tempo (con benevolenza) e che fa intravedere l’inizio di un percorso molto interessante.

Però.

Il film “Addio fottuti musi verdi” è come un assolo di chitarra blues: ti rimangono impressi l’attacco e il finale; quello che c’è in mezzo è pura improvvisazione.
Sì, perché tra l’inizio travolgente e il finale esplosivo, quello che c’è in mezzo nel film è un susseguirsi di citazioni (sciacalli!), autocitazioni e trovate in pieno stile Jackal (meta cinema, voce fuori campo, virtuosismi e battute in dialetto) che fanno pensare che Capaldo & co. abbiano avuto più interesse a compiacere la ben nutrita schiera dei loro fan che non conquistare nuove fasce di pubblico.
Se non fosse una scelta ben precisa (anche di Cattleya e Rai Cinema che li hanno prodotti) allora si potrebbe parlare di classico problema degli esordi cinematografici di personaggi popolari. Anche il primo film di Verdone riportava le gag di “Non Stop”, così come nel primo film di Zalone il protagonista era il cantante neomelodico di Zelig.

In ogni caso siamo comunque anni luce dai film piatti e inutili provenienti da Made In Sud (“Troppo Napoletano”, “Vita Cuore, Battito” e porcate del genere) o le imbarazzanti cinepippe di Siani.

Riguardo al cast, è impossibile non esprimere l'ammirazione per quella maschera che è Fabio Balsamo. Promosso a pieni voti nel suo ruolo comico (non spalla di Ciro Priello) che ricorda molto Lello Arena non solo per il modo di parlare ma per quel suo saper essere divertente ma mai buffo, e tantomeno volgare.

Brava anche Beatrice Arnera (per me una nuova conoscenza) e divertenti le caratterizzazioni di Rosalia Porcaro, Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito
Ma una menzione speciale va a Gigi D'Alessio del quale non pensavo di poter mai parlar bene. Una grande prova di intelligenza e autoironia non comune tra personaggi del suo calibro.

In conclusione, com'era da aspettarselo, questo dei Jackal è senz'altro il miglior contributo al cinema proveniente dal mondo del web visto sinora. Nemmeno paragonabile a quanto fatto da Willwosh, i Pills e l'imbarazzante Dylan Dog della Tinburtina.

Andate al cinema a vederlo, vale la pena vederlo e sostenere i Jackal.
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03 ottobre 2017

Addio Fottuti Musi Verdi: nuovo trailer del film dei The Jackal in uscita il 9 novembre

Ci siamo quasi. Manca poco più di un mese all'uscita nelle sale di Addio Fottuti Musi Verdi, il film di esordio al cinema del viralissimi The Jackal. Rispetto al precedente, questo nuovo "prossimamente" ci presenta meglio lo sforzo produttivo non indifferente che sta dietro al film e la trama accattivante, fortunatamente in linea con lo spirito sarcastico che caratterizza le produzioni migliori del collettivo napoletano.
Protagonista è Ciro Priello, un giovane grafico napoletano di talento ma che non riesce a trovare un lavoro soddisfacente. La grande occasione gli viene quando invia nello spazio il suo curriculum e viene assoldato dagli alieni. 
Nel film, oltre i Jackal al completo, ci sono Beatrice Arnera, Roberto Zibetti, Rosalia Porcaro, Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito.
Continuiamo ad attendere con impazienza la premiere.

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02 ottobre 2017

Mindhunter di David Fincher dal 13 ottobre su Netflix

Dal 13 ottobre su Netflix arriva Mindhunter, l'attesissima serie TV di 10 episodi prodotta e diretta dal regista culto David Fincher (Gone Girl, The Social Network, Zodiac, The Fight Club, Seven).

Mindhunter è una serie crime di 10 episodi basata sul romanzo "Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit", scritto da Mark Olshaker e John E. Douglas.

Ambientata nel 1979, la serie ha per protagonista l’agente Bill Tench (Holt McCallany), che insieme al collega dell’unità di scienze comportamentali Holden Ford (Jonathan Groff), intervista serial killer già consegnati alla giustizia per cercare di comprenderne la psicologia e usarla poi per risolvere i casi del momento.

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11 settembre 2017

Manetti, Rak & Bunker: ipotesi di una join venture per un progetto di animazione su Alan Ford.

Esattamente dieci anni fa, durante un’intervista ad Antonio Manetti per KinemaZOne, il regista romano ci confessò un sogno del cassetto che i Manetti Bros. avevano da molto tempo: 



Un film su Alan Ford, quindi, il fumetto di Magnus e Bunker che ininterrottamente dal 1969 esce in edicola sempre con la firma dell’inossidabile Max Bunker
Un anno prima KinemaZOne aveva avuto già la fortuna di intervistare il grande Max con il quale era stato naturale affrontare l’argomento cinema e la sua risposta era stata stranamente simile alla visione dei Manetti. 


Alan Ford, come molti ricorderanno, ha goduto il picco di popolarità negli anni ’80 grazie alla versione a disegni animati nella trasmissione televisiva di Giancarlo Governi e Guido De Maria “SuperGulp!”. 

Pensiamo che un fumetto come Alan Ford, più di altri, debba il suo successo e la sua fama, oltre all'ironia di Bunker, anche all'impronta grafica eccezionale data da Magnus prima e poi portata avanti da Paolo Piffarerio e i disegnatori più giovani, per cui più che ad un liveaction penseremmo ad un film o una serie di animazione.

In dieci anni i Manetti di strada ne hanno fatta abbastanza per poter contare su budget più sostanziosi e nel nostro paese molti nuovi talenti sono venuti fuori nel campo dell'animazione, non ultimo quello di Alessandro Rak, tra gli autori dell’osannato Gatta Cenerentola che ha dimostrato a
Venezia che il cinema di animazione in Italia è una realtà sulla quale poter investire e, soprattutto, dotata di una raffinatezza ed originalità che la rendono distinguibile. 

Ci piace pensare, quindi, che gli amici Manetti Bros, Max Bunker e Alessandro Rak possano oggi incontrarsi e discutere sulla fattibilità di un progetto di animazione su Alan Ford (film o serie TV).

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08 settembre 2017

Il canale Cine Sony arriva in Italia in chiaro (Canale 55 DTT)

Da oggi, 8 settembre, c'è un nuovo canale in chiaro sul digitale terrestre dedicato al cinema. Si tratta di Cine Sony che va a prendere il posto di Capri Gourmet TV (in pochi ne sentiranno la mancanza) sul canale 55. Diversamente da Rai Movie, Iris e Paramount Channel, il nuovo canale Sony promette delle prime TV di tutto rispetto nel suo palinsesto prime time. Si comincia subito alle 19:00 dell'8 settembre con "Captain Phillips – Attacco in mare aperto", film di Paul Greengrass del 2013 con Tom Hanks, che veste i panni del coraggioso comandante di una nave presa in ostaggio dai pirati. 

Il canale, per ora, non è in HD, e questo per un canale dedicato al cinema non è una cosa bella.

Di seguito la programmazione prime time della prima settimana di Cine Sony TV. 
Giovedì 7 settembre, h.19: CAPTAIN PHILLIPS – ATTACCO IN MARE APERTO (2013) 
Giovedì 7 settembre h.21:30: QUANDO L’AMORE BRUCIA L’ANIMA (2005) 
Sabato 9 settembre h.21: BIG FISH – LE STORIE DI UNA VITA INCREDIBILE (2003) 
Domenica 10 settembre h.21: JERRY MAGUIRE (1996) 
Lunedì 11 settembre h.21: DRAFT DAY (2014) 
Martedì 12 settembre h.21:30: BLACK SAILS (stagione 3, episodi 1-2) 
Mercoledì 13 settembre h.21: THE PUSHER (2004) 
Giovedì 14 settembre h.21: MONSTER (2003)

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'Veleno' di Diego Olivares, oggi alla Settimana della Critica di Venezia74

"Veleno", come quello che criminali senza scrupoli hanno disseminato in un piccolo centro del casertano. 
Diego Olivares presenta oggi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il suo nuovo film, evento speciale della Settimana della Critica, dal 14 settembre al cinema. 
Il film è una produzione Bronx Film, Minerva Pictures e Tunnel Produzioni in collaborazione con Gesco Gruppo di Imprese Sociali, Rai Cinema, Sky Cinema e Film Commission Regione Campania, distribuito da Altrestorie. 
La pellicola racconta l’esperienza delle mamme che vivono tra le province di Napoli e Caserta, dramma che nel film viene raccontato da Rosaria, la donna coraggiosa interpretata da Luisa Ranieri. Cosimo (Massimiliano Gallo) è invece il simbolo della resistenza alla devastazione ambientale e del legame profondo con la terra e i suoi prodotti, un interprete che rappresenta a pieno l’anti-ecomafia sociale tipica di chi in quelle terre ci vive e lavora.
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01 settembre 2017

Recensione: Dunkirk, di Christopher Nolan ★★★★☆

Un evento storico della Seconda Guerra Mondiale raccontata da tre diversi punti di osservazione.
Abbiamo un giovanissimo soldato inglese che non ha nessuna intenzione di fare la fila per imbarcarsi dalle coste francesi per sfuggire all’avanzata tedesca, un pilota della RAF incaricato di coprire dal cielo le operazioni di imbarco verso la costa Inglese e un civile che si offre volontario nell’ aiutare la Marina nella ritirata con la sua imbarcazione.
Tre punti di osservazione diversi (anche come durata) di una vicenda complessa ma della quale Christopher Nolan decide di mostrarci solo la percezione di chi l’ha vissuta sul posto e nulla ci viene detto delle motivazioni politiche dietro le vicende di quella settimana movimentata.
Non vediamo un Nazista o qualcuno del quartier generale della British Army e se non fosse per le didascalie ad inizio film probabilmente non capiremmo nemmeno cosa stia realmente accadendo. Nolan ci fornisce quelle stesse poche informazioni che avevano soldati e civili intorno Dunkink per poi immergerci in un continuo, altalenante e ricorsivo flusso di eventi.
Nolan non ha voluto fare, quindi, un film storico, piuttosto ancora una volta quello che gli interessa è guidare lo spettatore in una dimensione inusuale, stavolta non fantastica e tantomeno metafisica.
In Dunkirk  è il realismo la chiave con la quale Nolan (regista, autore e sceneggiatore) ci apre le porte di un’esperienza emotiva molto forte. Il realismo sì, ma non crudezza.

Immagini perfette, suoni impressionanti, dialoghi ridotti all’essenziale, musica incessante, montaggio non lineare, tutto contribuisce a trasmettere una tensione continua interrotta soltanto da improvvisi (e un po’ stonati, secondo chi scrive) momenti trionfali di eroismo patriottico che rivela  la natura statunitense della produzione. 

In conclusione, si tratta del buon vecchio Nolan delle scene perfette e che si diverte a mischiare tempi e luoghi (anche se stavolta il motivo non era narrativo), ma (per fortuna?) non il Nolan di Interstellar e Inception che pretende la catarsi dello spettatore.
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30 agosto 2017

Gatta Cenerentola, a Venezia e poi nei cinema il 14 settembre 2017

Sarà presentato a Venezia e poi subito nei cinema il 14 settembre il nuovo film di animazione "Gatta Cenerentola" di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. 
Prodotto dalla MAD di Luciano Stella, "Gatta Cenerentola" arriva dopo 4 anni dal successo de "L'arte della felicità", ma la sua produzione è cominciata nel 2014, prima con un crowdfunding sulla piattaforma Kiss Kiss Bang Bang con la quale furono raccolti più di 12 mila euro. 
Il primo film della MAD era davvero bello, ma questo sembra un passo avanti veramente consistente sia per disegni e tecnica di animazione che per la colonna sonora affidata a Gigi Scialdone e Antonio Fresa

La storia, ispirata alla favola napoletana del 1600 di Giambattista Basile, che già ispirò il celebre adattamento teatrale di Roberto De Simone, racconta di una ragazza (Cenerentola) cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.
Il film, che si avvale delle voci di Maria Pia Sansone, Alessandro Gassman, Mariano Rigillo e Massimiliano Gallo, alla 74ma Mostra del Cinema di Venezia è in concorso nella sezione "Orizzonti". Ovviamente facciamo tutti il tifo per Rak e compagni.


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Addio Fottuti Musi Verdi, dei Jackal, al cinema dal 9 novembre

"Addio fottuti musi verdi", il film di esordio cinematografico dei TheJackal, ha finalmente una data di uscita, quella del 9 novembre. 
Finito di girare alla fine dell'estate 2016, dopo una lunga post produzione, ecco che l'attesissima commedia fantascientifica del collettivo napoletano si prepara alla grande prova del grande schermo. I Jackal, a differenza di altre webstar, hanno atteso molto prima di compiere questo grande passo e questo è sicuramente un fattore che giocherà a loro favore.
Dove altri hanno fallito per presunzione o ingenuità, i Jackal potrebbero fare il gran colpo.

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28 agosto 2017

Black Mirror 4. Su Netflix sei nuovi episodi

Saranno sei i nuovi episodi della stagione quattro di Black Mirror, la serie horror-visionaria creata da Charlie Brooker che Netflix pubblicherà non prima della fine del 2017.
Sei episodi che, a giudicare dal trailer, spaziano dall'horror puro alla sci-fi vintage al cyberpunk.
Tra i registi degli episodi troviamo Jodi Foster (ep. Arkangel), Toby Haynes di Sherlock (ep. USS Callister), John Hillcoat (ep. Crocodile), Tim Van Patten di Game of Thrones (ep. Hang the DJ), David Slade di American Gods (ep. Metalhead) e Colm McCarthy di Sherlock (ep. Black Museum). 
Arkangel 
Cast: Rosemarie Dewitt (La La Land, Mad Men), Brenna Harding (A Place to Call Home), Owen Teague (Bloodline)
Regista: Jodie Foster
Scritto da: Charlie Brooker

USS Callister 
Cast: Jesse Plemons (Black Mass, Fargo), Cristin Milioti (The Wolf of Wall Street, Fargo), Jimmi Simpson (Westworld, House of Cards), Michaela Coel (Chewing Gum, Monsters: Dark Continent)
Regia: Toby Haynes (Dr Who, Sherlock)
Scritto da: Charlie Brooker e William Bridges

Crocodile 
Cast: Andrea Riseborough (Birdman, Bloodline), Andrew Gower (Outlander), Kiran Sonia Sawar (Murdered By My Father)
Regia: John Hillcoat (Triple Nine, Lawless)
Scritto da: Charlie Brooker

Hang the DJ 
Cast: Georgina Campbell (Flowers, Broadchurch), Joe Cole (Peaky Blinders, Green Room), George Blagden (Versailles, Vikings)
Regia: Tim Van Patten (The Sopranos, Game of Thrones)
Scritto da: Charlie Brooker

Metalhead 
Cast: Maxine Peake (The Theory Of Everything, The Village), Jake Davies (The Missing, A Brilliant Young Mind), Clint Dyer (Hope Springs)
Regia: David Slade (Hannibal, American Gods)
Scritto da: Charlie Brooker

Black Museum 
Cast: Douglas Hodge (The Night Manager, Catastrophe), Letitia Wright (Humans, Ready Player One), Babs Olusanmokun (Roots, The Defenders)
Regia: Colm McCarthy
Scritto da: Charlie Brooker
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Recensione: Cattivissimo Me 3 ★★☆☆☆

La storia di Gru e del suo gemello “strambo” e ricchissimo che vuole riconvertirlo al male (quello vero) è certamente il punto più basso di tutta la saga. Anche il cattivo di turno, il buffo Bratt (ben doppiato, devo dire, da Paolo Ruffini), fanatico degli anni ’80, è qualcosa di già visto, un personaggio molto piatto lontano anni luce sia dal complessato “Vector” del primo capitolo che dal “Diablo” del secondo.
Poco, pochissimo di memorabile in questo film in cui viene concesso molto soprattutto al pubblico dei genitori che accompagnano i figli a cinema con le numerose citazioni musicali e non solo degli anni ’80.

I Minions sono diventati quasi insopportabili, per questo forse il loro ruolo è stato ridimensionato in questo terzo episodio in cui compaiono quasi esclusivamente in piccoli sketches musicali, fatti apposta per diventare video virali a se stanti su internet.
Dimenticabile.
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31 luglio 2017

Valerian e la città dei mille pianeti, Luc Besson torna allo sci-fi il 21 settembre


Nell’anno 2740, Valerian e Laureline sono Corpi Speciali incaricati dal governo di mantenere l’ordine in tutto l’universo. Seguendo gli ordini del loro comandante, Valerian e Laureline si imbarcano per una missione nella città intergalattica di Alpha, metropoli in continua espansione e dimora di migliaia di specie diverse provenienti da ogni angolo della Galassia. Questa importante e storica città, è sotto l’attacco di un nemico sconosciuto. 
Valerian e Laureline dovranno combattere contro il tempo per trovare l’origine di questa forza maligna e fermarla prima che distrugga il nostro universo. 
Valerian e la città dei mille pianeti è il 17mo film di Luc Besson, che torna alla fantascienza a vent'anni a "Il quinto elemento", annunciato per l'uscita nelle sale il 21 settembre 2017
Interpretato da Dane DeHaan e Cara Delevingne, il film è tratto dal fumetto francese Valerian et Laureline di Pierre Christin e illustrato da Jean-Claude Mézières edito in Italia dalla 001 Edizioni.
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24 luglio 2017

Due serie tv di John Carpenter in arrivo nel 2018.


Alcuni giorni fa è stata diffusa la notizia della collaborazione del regista John Capernter con la UCP (Universal Cable Production) per la produzione di due serie tv.
Oggi pare ufficiale (fonte pagina facebook della moglie del regista Sandy King) che Carpenter non curerà solo la direzione artistica dei progetti ma sarà anche il regista delle serie (magari non di tutti gli episodi). 
Nello specifico, le due serie dovrebbero essere “Tales for a Halloween Night” (per Syfy), basata sulla omonima graphic novel ideata dallo stesso Carpenter e realizzata con Jimmy Palmiotti, Leonardo Manco e Steve Niles, e “Nightside”, ispirata a ai romanzi dello scrittore inglese Simon R. Green. 
Il tutto entro e non oltre il 2018.

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Bright con Will Smith, da dicembre su Netflix

Finora, a parte Okja, i lungometraggi di Netflix non sono mai stati esaltanti.
Parlo delle commedie con Adam Sandler o War Machine con Brad Pitt.
Sembrerebbe che tutto il budget Netflix scelga di spenderlo per ingaggiare la star a discapito della scrittura. Infatti, per Okja (dove il budget era comunque più consistente) la politica è stata diversa e i risultati sono evidenti.
A dicembre è prevista la pubblicazione sul network di Bright, film a metà strada tra fantasy e sci-fi in cui la star protagonista è Will Smith. In un presente distopico in cui gli umani convivono (a fatica) con personaggi fiabeschi quali orchi, fate e folletti, un' arma potentissima minaccia non solo della convivenza pacifica tra le razze ma la sopravvivenza dell’intera civiltà: la bacchetta magica.
Il trailer (sia quello originale che quello in lingua italiana) non ci ha convinto tantissimo, soprattutto per i dialoghi basici al limite del parossismo. Sembra di trovarsi di fronte ad un b-movie stile Asylum ma privo di quel tocco grottesco-trash che tanto piace ai nerd.
La regia è di David Ayer, quello di Suicide Squad, mentre lo sceneggiatore è di Max Landis (figlio di John).
Un po' “Once upon a time” (ma anche la saga di Shrek) e in po' “Indipendence Day”.
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13 luglio 2017

Spider-man homecoming (recensione)

Avevo sentito che finalmente in questa ennesima (in fondo solo la quarta) versione cinematografica di Spider-man la MARVEL fosse riuscita a portare sullo schermo un personaggio molto simile a quello dei fumetti. Non sono del tutto d’accordo, pur riconoscendo ad “Homecoming” il primato di essere uno dei più bei film Marvel da "Avengers" in poi. E’ fuori dubbio l’intenzione dei produttori di riallacciarsi più allo Spidey freak di Sam Raimi che non al bulletto dei due film di Marc Webb, sia per la citazione della stretta di mano di Peter con l’Avvoltoio (che ricorda quella con Goblin/Dafoe) che dalla presenza massiccia delle gag dell’impacciato giovane supereroe. Il nuovo Peter (Tom Holland) va benissimo e l’età estremamente giovane non ne fa un personaggio da High School Musical
Eccellenti anche tutti i comprimari, dal già abbastanza decantato villain Michael Keaton alla zia “gnocca” Marisa Tomei (che avremmo voluto vedere un po' di più). 
Tutti eccellenti, dicevo, tranne uno. Lui. Tony Stark. 
Per carità, è un personaggio simpaticissimo, brillante, cinico e sarcastico al punto guasto, ma vederlo lì a rubare continuamente la scena a quello che è IL PIU’ GRANDE SUPEREROE DI TUTTI I TEMPI mi fa onestamente un po’ girare i comesichiamano.


Finanche il costume di Spider-man – una reliquia sacra secondo chi scrive – è diventata nel MCU una versione elasticizzata dell’esoscheletro di Iron Man, con tanto di J.a.r.v.i.s. femmina a rendere la vita dell'eroe molto più semplice. E pensare che ai tempi del primo film di Raimi ci fu chi storse il naso per la tecnologica armatura di Goblin. 
Comunque, a parte queste perplessità dovute alla affezione verso un personaggio che probabilmente non esiste più da tempo nemmeno sulla carta, sono molti gli aspetti del film che ho trovato positivi e interessanti, non ultimo la scrittura. 
Tutta l’azione di Spider-man nel film è fallimentare. Peter Parker è sempre la causa dei disastri che poi goffamente Spider-man riesce ad evitare. La sua azione nella narrazione è sempre controproducente e molto probabilmente senza di lui si sarebbe risolta positivamente prima della metà del film. I superproblemi li crea lui, in piena aderenza con quella che è l’età del personaggio. Spidey per crescere deve prima distruggere e poi ricostruire. 
Commoventi i titoli di testa con la versione Elfmaniana del tema dei cartoni degli anni ’70. Molto belli gli schizzi dei titoli di testa. 
E questo è quanto.
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11 luglio 2017

Monolith, di Ivan Silvestrini e Roberto Recchioni nei cinema il 12 agosto.

Si tratta probabilmente del primo vero cinecomic italiano dai tempi di Diabolik di Mario Bava (o Kriminal di Lenzi).
Il film è di Ivan Silvestrini e l’originale graphic novel è Monolith di Roberto Recchioni edito dalla Sergio Bonelli Editore.
Silvestrini è un giovane regista con una notevole esperienza al cinema (2Hights, Come non detto), in tv (Una grande famiglia – 20 anni prima) e su web (STUCK), mentre Recchioni è una personalità di spicco nel mondo del fumetto italiano essendo autore di molti albi di Dylan Dog e Tex, creatore della serie Orfani e attualmente curatore di Dylan Dog.
Il fumetto Monolith, nato nel 2016 dalla collaboraizone di Recchioni con Mauro Uzzeo e il disegnatore Lorenzo Ceccotti, racconta l’inquietante storia di una giovane madre col figlio di due anni in lotta per la sopravvivenza contro un’auto infernale super tecnologica che vanta di essere l’auto più sicura del mondo, impenetrabile e indistruttibile, dotata di un’intelligenza artificiale molto avanzata. Pure troppo.
Dalle premesse sembrerebbe di trovarci di fronte una riflessione in chiave thriller sulla dipendenza delle nuove generazioni dalla tecnologia, ma chi ha avuto modo di vedere il film in anteprima assicura che c'è di più.
In ogni caso è difficile, guardando il trailer, non pensare a riferimenti nel cinema horror classico (Christine – la macchina infernale) e nelle produzioni più moderne (Black Mirror, Westworld) e dal titolo non escludiamo anche un'influenza kubrickiana.
Il film di Silvestrini, scritto dallo stesso Recchioni e prodotto dalla Sergio Bonelli Editore assieme alla Lock & Valentine, sarà distribuito dalla Vision Distribution nei cinema il 12 agosto.

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10 luglio 2017

Il ragazzo invisibile - seconda generazione (trailer)

Quando "Il ragazzo invisibile", il primo film di supereroi italiano dell'era moderna diretto da Gabriele Salvatores, uscì nelle sale nel lontano 2014 in molti storsero (diciamo pure storcemmo) il naso. Si era in piena invasione Marvel e DC e l'idea di un supereroe italiano, inoltre senza un precedente fumettistico, faceva un po' ridere. In molti pensarono pregiudiziosamente ad uno scimmiottamento dei tecnologici film USA, mentre invece il film si rivelò un equilibrato adattamento al contesto italiano di un genere tradizionalmente lontano dalla nostra cinematografia, escludendo qualche fortunato cult degli anni '70.
Il secondo capitolo del film non inizia dove finisce il primo. I tre anni sono passati anche per i personaggi, così i supereroi protagonisti sono diventati due, l'invisibile Michele e la sorella Natasha con poteri pirocinetici (personaggio che anche nel look ricorda la marveliana Scarlett vista nel secondo Avengers).
Nel cast ancora Ludovico Girardello protagonista assieme a Valeria Golino, Ksenia Rappoport, Galatéa Bellugi e Ivan Franek.
Il trailer che vi presentiamo è il primo e per la data di uscita per ora si parla di dicembre 2017.

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06 luglio 2017

Atomica Bionda, il trailer

Il premio Oscar Charlize Theron esplode in estate in Atomica Bionda, un thriller di azione a ritmo serrato che segue il più letale assassino della M16 in una città che pullula di rivoluzionari e traditori.

Il gioiello della corona dei Servizi Segreti di Sua Maestà, l’Agente Lorraine Broughton (Theron), gioca il suo mix di spionaggio, sensualità e ferocia, pronta a tutto pur di salvare la pelle in una missione impossibile. Inviata da sola a Berlino per consegnare un prezioso dossier fuori dalla Città destabilizzata, si allea con l’ufficiale governativo David Percival (James McAvoy) per districarsi nel più letale gioco di spie.

Mix rovente di azione pura, graffiante sensualità e sfolgorante stile, Atomica Bionda è diretto da David Leitch (John Wick, Deadpool/2). Nel cast ritroviamo: John Goodman, Til Schweiger, Eddie Marsan, Sofia Boutella e Toby Jones.
Il film è tratto da un romanzo a fumetti edito da Oni Press, "The Coldest City", scritto da Antony Johnston e illustrato da Sam Hart.
Kurt Johnstad (300) ne ha curato la sceneggiatura.

Nei cinema italiani dal 28 agosto 2017.
 
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05 luglio 2017

Il matricomio - Missione Letale


Finale di stagione in piena regola quello della web serie "Il Matricomio" di Jack & Vale
A coronamento di una lunga ed entusiasmante prima stagione che ha visto aumentare le visualizzazioni su Facebook in maniera esponenziale, i due coniugi napoletani (trapiantati a Firenze) si prendono una licenza stilistica allontanandosi dal format casalingo ammiccando all'action movie, al thriller e divertendosi non poco con tecniche di ripresa e montaggio. Ma a divertirsi sono anche i fan della serie, soprattutto nello scoprire quale sia la "missione letale" nella quale i due si avventurano.
Per quanto "primipari" nel campo delle produzioni video, Jack & Vale sembrano davvero aver imparato davvero presto come si confeziona una serie di successo.
La prima stagione del Matricomio si conclude qui ma la serie riprenderà ad agosto e, a detta degli autori, ci saranno delle novità per ora top secret, ma che non tradiranno lo spirito di quanto fatto finora.
Sempre che per agosto saranno usciti vivi...



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29 giugno 2017

Inhumans. La nuova saga arriva al cinema (IMAX) e in TV


"Gli Inumani" (Inhumans) è una serie a fumetti Marvel ideata dalla coppia mitica Stan Lee e Jack Kirby nel 1965.che negli anni ha avuto, proprio come tutti i maggiori eroi Marvel, molti rimaneggiamenti e aggiornamenti. 
Individui geneticamente superiori agli esseri umani creati tramite esperimenti della razza extraterrestre dei Kree per essere usati come armi, gli Inumani hanno evoluto la loro società parallelamente a quella umana ma rimanendo nascosti per millenni tra le vette dell'Himalaya in una città chiamata Attilan, successivamente migrata sulla Luna.
Nel Marvel Cinematic Universe gli Inumani hanno fatto già il loro debutto nella seconda stagione della serie televisiva Agents of S.H.I.E.L.D., anche se nessun membro della famiglia reale inumana appare nella serie. 
Ora è ufficiale che gli Inumani faranno il loro vero ingresso alla grande nel Cinematic Universe con una serie televisiva prodotta dalla ABC a loro dedicata che debutterà nell'autunno 2017 su FOX, i cui primi due episodi verranno distribuiti al cinema in formato IMAX in contemporanea mondiale il prossimo 1 settembre, e la serie sarà.

Marvel's Inhumans First Look
L’attesa è finita! Un primo sguardo a Marvel’s Inhumans, la prima serie TV a essere stata girata con cineprese IMAX®. Incontra la Famiglia Reale prossimamente in anteprima nei cinema IMAX®. La serie completa prossimamente su FOX.
Pubblicato da Marvel su Giovedì 29 giugno 2017

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16 giugno 2017

Addio fottuti musi verdi, il primo (vero) trailer dei Jackal

Nulla si sa ancora riguardo alla distribuzione nelle sale, ma almeno ora abbiamo conferma dell'esistenza di questo atteso film di Francesco Ebbasta Capaldo, aka The Jackall.
Il trailer ci presenta una commedia sci-fi abbastanza insolita per il nostro panorama cinematografico.
Per trovare un precedente forse bisogna risalire a "Ciao Marziano" di Pingitore del 1980 o addirittura al "Disco Volante" di Tinto Brass del 1964, anche se questo film dei Jackal non sembra avere nulla di satirico, quindi più vicino alle scorribande tecnologiche dei vari Men In Black.
Buon per loro se il successo al botteghino sarà a livello dei tre film di Banny Sonnenfeld.

Purtroppo in questo breve trailer ci vengono mostrati soprattutto gli effetti speciali, per i quali sappiamo benissimo che i Jackal sono imbattibili, mentre poco apprendiamo della trama, per la quale non possiamo dire lo stesso visto che ultimamente il collettivo napoletano sembra concentrato su mini-produzioni parodistiche virali di grande successo in termini di risonanza mediatica ma di scarsissimo contenuto originale.

Ma sono sicuro che ci sorprenderanno.

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15 giugno 2017

John Turturro all'Ischia Film Festival 2017

Sarà John Turturro a ricevere l’IQOS Innovation Award: il riconoscimento alla carriera dell’Ischia Film Festival indetto dal 2017 da IQOS, a supporto dell’eccellenza e delle sempre nuove forme di sperimentazione nel fare cinema, sarà consegnato al celebre attore di origini italiane nel corso della XV edizione dell’Ischia Film Festival il prossimo 26 giugno. 
John Turturro è uno dei più grandi interpreti americani degli ultimi trent’anni. Dall’esordio (non accreditato) con Martin Scorsese in Toro Scatenato, Turturro ha diviso il set con i più grandi autori del cinema mondiale. Spike Lee gli diede il suo primo grande ruolo in Fa la cosa giusta. Subito dopo fu la volta dei Fratelli Coen, che con Crocevia della morte iniziarono con lui una lunga storia di memorabili interpretazioni, tra cui Jesus Quintana ne Il grande Lebowsky, (che rivedremo presto abbattere birilli in un nuovo film diretto dallo stesso attore dal titolo Going Places) fino a Barton Fink in cui Turturro era protagonista

L’Ischia Film Festival ha consegnato il prestigioso riconoscimento alla carriera, ora divenuto IQOS Innovation Award, anche al premio Oscar e set designer della saga di James Bond Ken Adam al Maestro della luce Vittorio Storaro, passando per cineasti straordinari come Abel Ferrara, Amos Gitai, Margarethe Von Trotta, fino a grandi autori italiani del calibro di Giuliano Montaldo, Pupi Avati e il compianto Pasquale Squitieri, a cui il festival dedica quest’anno un ricordo e una doverosa retrospettiva. 
A sessant’anni appena compiuti, John Turturro non ha tempo per riposarsi. L’anno scorso ha affrontato l’avventura televisiva con una serie straordinaria, The Night of, nel ruolo dell’avvocato John Stone, portandosi a casa la seconda nomination ai Golden Globe della carriera, dopo quella per Quiz Show di Robert Redford. E i premi non sono mai mancati a questo newyorkese di Brooklin. Un Un artista totale, John Turturro, anche musicista, cantante e ballerino, e con una smodata passione per l’Italia e per Napoli, che ha celebrato nel film documentario Passione, atto d’amore alla città e alla sua tradizione musicale. 
Era quindi naturale che le strade di Mr. Turturro e dell’Ischia Film Festival si incrociassero, e succederà la sera del 26 giugno, quando l’attore e regista, accompagnato dai direttori artistici del festival Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, incontrerà il pubblico del festival alla Cattedrale dell’Assunta del Castello Aragonese. 
Una conversazione a cui farà seguito la proiezione di Passione, a celebrazione del rapporto tra Turturro e l’Italia, culminato con la sua collaborazione con Nanni Moretti in Mia madre. L’omaggio a John Turturro sarà completato da Romance and Cigarettes, storia d’amore e musica con Kate Winslet e il compianto James Gandolfini, e da una sorpresa presto annunciata. 
L’evento si inserisce nel fitto calendario dell'Ischia Film Festival, l’unica rassegna internazionale dedicata alla location, che nella sua edizione 2017 conterà ben 90 opere da 4 continenti, 4 concorsi internazionali (lunghi, 2 di documentari e corti) 3 sezioni non competitive con il meglio del cinema italiano e mondiale dell'ultima stagione cinematografica e varie retrospettive/prospettive di cui una dedicata interamente alla serialità televisiva e al ruolo di Sky nell'innovazione della narrazione cinematografica sul piccolo schermo. 
Quasi 7000 minuti di programmazione, migliaia di spettatori previsti nei sette giorni di festival - dal 24 giugno al 1 luglio - con 5 sale di proiezione all’aperto negli splendidi spazi del castello Aragonese.


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10 maggio 2017

io e (d)IO di Antonio Luiso.

Padre Antonio Luiso è un professore di religione e teologo napoletano molto legato alla tradizione culturale e linguistica partenopea. La lettura del bestseller "Io e Dio" del brianzolo Vito Mancuso lo ha ispirato per la scrittura di questo pamphlet in lingua napoletana in cui analizza le tesi di Mancuso ad una ad una contrapponendo la sua visione cattolica, da un lato, e la filosofia napoletana da un altro. 

"Ho voluto scrivere questo pamphlet nella mia lingua, perché alla lingua napoletana non manca nulla a confronto di altre lingue che hanno avuto più fortuna e, anzi, si può dire che, in certi momenti, anche su questioni di tale consistenza, se ne vien fuori con i termini più attinenti per farsi intendere." 

Tuttavia, il libro contiene anche la versione italiana, per chi non è nato a Napoli e per chi, pur vivendoci, non è avvezzo alla lettura in vernacolo.

Il libro è disponibile in versione ebook su Amazon.it


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30 marzo 2017

Noi due (e gli altri): Travel Companions in versione femminile debutta su Repubblica.it

Con scadenza quasi annuale, ormai, qualcuno crea una web serie incentrata su due colleghi che si recano al lavoro in auto. Succede dal 2010, più o meno, ossia da quando "Travel Companions", la web serie di Ferdinando Carcavallo (io) e Luca Napoletano debuttò su YouTube e continuò a imperversare fino al 2012.
Premiati al Los Angeles Web Series, Napoli Film Festival e CortoConiglio, presentati al Roma Fiction Fest, Immaginario TV, ospitati su diversi programmi della Rai e non solo, "Travel Companions" fece molto parlare di se durante la sua attività.
Quando nel 2012 (putroppo) la serie si interruppe iniziarono a venir fuori i cloni, tra i quali il più eclatante è certamente il "Chiacchierpillar" sponsorizzato da Radio Due e ci fu chi addirittura ipotizzò che oltreoceano qualcuno potesse essere stato ispirato dai due ingegneri
A cinque anni di distanza oggi arriva questa versione femminile, dalle premesse davvero ottime, che molto somiglia nel format a Travel Companions ma che putroppo, come sottolineato da Nicola Cupperi su Film TV (la rivista), pecca di scarsa memoria dimenticando che l'idea di base non è certo originale.
"Noi due (e gli altri)" è diretta da Alessio De Leonardis e interpretata da Alessia Barela e Francesca Figus, che assieme a Monica Cervini sono anche le autrici dell' "originalissimo" format.
La serie è ospitata da Repubblica.it.

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23 marzo 2017

La Parrucchiera, di Stefano Incerti nei cinema dal 6 aprile

La notizia è che il regista Stefano Incerti torna al cinema a sette anni da "Gorbaciof" con una commedia brillante.
La notizia è anche che in questa commedia recitano alcune tra le migliori attrici napoletane viste ultimamente a cinema e in serie TV (Cristina Donadio, Pina Turco, Lucianna De Falco).
Ma la vera "notiziona" è che questo film, intitolato "La parrucchiera", segna l'esordio cinematografico di un grandissimo artista napoletano: il poeta cantautore Tony Tammaro.
Nel trailer sentiamo anche uno dei suoi ultimi capolavori "Sharm El Sheik", e questo ci basta ad apprezzare sin d'ora questo "strano" e divertente film dall'aria almodovariana ( o corsicatiana se vogliamo restringere il campo d'azione).

"La parrucchiera" uscirà nelle sale il prossimo 6 aprile.

P.S. La notizia è anche che a quanto pare in questo film non ci sono pistole e camorristi, ma immancabili i neomelodici, i tifosi e i femminielli.

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14 marzo 2017

Napoli Comicon 2017. Il manifesto di Roberto Recchioni, Web, Pornostar, Pazienza, Toyotaro e Pennac.

È il rapporto tra Fumetto e Web il tema della XIX edizione di Napoli COMICON (28 aprile - 1 maggio) rappresentato nel manifesto ufficiale da Roberto Recchioni, Magister del Salone Internazionale del Fumetto. 
Recchioni ha realizzato un’immagine potente ispirandosi alla copertina di Reinventing Comics, opera seminale di Scott McCloud, autore che maggiormente ha influenzato la visione e la percezione di oggi del Fumetto. Se nella cover di Reinventing Comics, Scott McCloud ritraeva se stesso come una dea Kālī che mostrava al pubblico l’impatto della tecnologia sul mondo dell’Arte e del Fumetto, Recchioni, mantenendo la stessa impostazione, ha raffigurato una figura femminile circondata dai simboli dell'era digitale. Come modella di riferimento, l'autore romano ha preso quella che per lui è stata l'icona più rappresentativa dello sviluppo del Web dagli anni zero a oggi: la pornoattrice Sasha Grey. “Internet è nato e si è sviluppato per il porno. Per il porno e per i gattini. Potevo scegliere tra uno di questi due elementi ma ho pensato che i gattini fossero troppo volgari”
 La scelta di dedicare l’edizione 2017 di Napoli COMICON al rapporto tra Fumetto e Web nasce dalla volontà di analizzare come questi due media e i loro rispettivi linguaggi si influenzino a vicenda e di come il fumettista abbia utilizzato la piattaforma della Rete per promuovere la propria arte. 
Dopo i Magister Milo Manara e Silver, che nei due anni precedenti hanno esplorato il rapporto tra Fumetto e Stampa e tra Fumetto e Audiovisivo, Roberto Recchioni è il fumettista che meglio rappresenta la connessione tra Fumetto e Web. Recchioni (curatore editoriale di Dylan Dog e creatore di serie a fumetti di successo come John Doe e ORFANI) è stato infatti il primo autore in Italia a impiegare la piattaforma del web come fonte di promozione dei fumetti. 
Recchioni sarà anche curatore delle mostre del Festival e presente nei giorni di fiera. 
L’edizione 2017 di Napoli COMICON si preannuncia quindi ricca di novità. Tra le prime anticipazioni, la partecipazione di Daniel Pennac che presenterà Un amore esemplare, opera teatrale tratta dall’omonima graphic novel dell’autore francese disegnata da Florence Cestac; la presenza di del mangaka di Dragon Ball Toyotaro, le mostre ‘77 - Anno Cannibale (con le opere di Pazienza, Scòzzari, Liberatore, Vauro...), quelle dedicate alla casa editrice americana Image Comics e a Grzegorz Rosinski, gli eventi di COMIC(ON) OFF e tante novità nelle sezioni CartooNa (tra Animazione, Cinema, Serie e Web), Cosplay, Gamecon (con Giochi e Videogiochi), Asian Village, Musica, Mercato (con le ultime proposte editoriali), ComiconKids.

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10 marzo 2017

LOVE, la seconda stagione da oggi su Netflix


E' arrivata l'attesissima seconda stagione di LOVE, la serie scritta da Judd Apatow, Paul Rust e Lesley Arfintra tra le migliori, a mio modesto giudizio, tra quelle prodotte finora da Netflix.
LOVE è una commedia sentimentale, una storia d'amore per nulla banale proprio per quel suo romanticismo urbano, non mieloso, a tratti acido, in cui due anime diverse (splendidi Gillian Jacobs e Paul Rust) ma con una comune allergia alla felicità tentano inconsapevolmente di avvicinarsi una all'altra. 
Se non avete visto la prima stagione correte a vederla  e conoscerete un'aspetto delle serie comedy americane che finora è rimasto un po' nell'ombra. 
Pensate a Friends o How I Met Your Mother. scritto da Woody Allen (quello di qualche anno fa)  e diretto dai Fratelli Coen


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06 marzo 2017

Le stelle sono rare: la campagna crowdfunding di Mulieres Creando su Musicraiser


Mulieres Creando, la band campana tutta al femminile nata nel 2010, sta lavorando alla realizzazione del primo disco che si intitolerà “Le stelle sono rare”
Su Musicraiser è aperta la campagna di sostegno alla produzione del disco che prevede una serie di compensi per i sostenitori molto creativi. Oltre ovviamente al pre-acquisto del CD, si possono scegliere oggetti di vario tipo, tra cui: pochette, portatabacco, portaoggetti da viaggio, borsetta a tracolla, personalizzati con il logo della band e realizzati a mano da un bravissimo artigiano che utilizza la tela delle barche a vela. 
Il budget che il gruppo si propone di raggiungere sarà impiegato per retribuire l’impegno e la dedizione dei tanti professionisti che stanno lavorando con loro (musicisti, videomakers, attrici, grafici e fotografi) e sostenere le spese per la stampa e la promozione del disco.


La band nasce nel 2010 in formazione di trio quando tre donne amanti della musica, Anna Claudia Postiglione, chitarrista, Igea Montemurro, violinista e Giordana Curati, fisarmonicista, si incontrano e si divertono a suonare insieme, poi cominciano a dedicarsi a delle proprie composizioni musicali. 

L’esperimento sembra funzionare, i primi brani riscuotono interesse in chi li ascolta e qualcuno di essi viene utilizzato come colonna sonora di documentari e spettacoli teatrali. La motivazione cresce e arriva a coinvolgere l’interesse di una delle giovani voci più interessanti del panorama partenopeo, Assia Fiorillo che, ben presto, sale a bordo. 

E’ il 2011 e le quattro decidono di dar vita ad un vero e proprio gruppo: le Mujeres Creando

Il nome è mutuato dal collettivo femminista sudamericano e in italiano significa “Donne che creano”; il riferimento alla creatività, al grande potenziale delle donne quando si uniscono per un obiettivo comune, insieme al carattere mediterraneo della lingua spagnola sembrano cogliere in pieno l’impronta artistica e concettuale che si vuole dare al progetto. Con voce, chitarra, fisarmonica e violino, il gruppo lavora a delle cover di canzoni care a ciascuna, ma soprattutto realizza dei suoi inediti. 
I brani che nascono, Tangorà, Once more, L’idea, Ex Valzer, Le stelle sono rare vengono inseriti in uno spettacolo che il gruppo porta in locali e night del territorio regionale. 
La visibilità crescente, i consensi, le critiche, stimolano e definiscono sempre di più il progetto. 

Nel 2014 le Mujeres Creando vengono ingaggiate dal comune di Marsala (TP) per un’esibizione in teatro in occasione dell’8 Marzo. A quella giornata e alla storia dell’autodeterminazione delle donne viene dedicata la scrittura di un altro inedito: A woman’s day
Per l’occasione del tour siciliano si unisce al gruppo Marisa Cataldo, eclettica musicista e specialista in percussioni e batteria il cui entusiasmo per il progetto la rende immediatamente una nuova componente del gruppo. 
Da quel momento, la band consolida la presenza in numerosi eventi culturali e artistici, si esibisce in concerti in giro per l’Italia e, naturalmente continua il lavoro di creazione ed arrangiamento di suoi brani inediti. 
Nascono La Cruna di un ago, Mani fredde, Je parl’ ‘e te, Per sempre e ancora.

Nel Luglio 2015, la band si esibisce alla serata di gala dell’ AJD Alto Jonio Dance Festival, selezionata come miglior band emergente. 

A Gennaio 2017 si aggiudica il contest “Musica Giovane” ed è selezionata per esibirsi al concerto dell’Epifania 2017, condividendo il palco con i big della scena artistica internazionale.


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03 marzo 2017

Kong: Skull Island, ancora King Kong nei cinema il 9 marzo.

Sarà pure in IMAX 3D, ci sarà pure un cast stellare (Samuel Jackson, John Goodman, John C. Reilly), ci avranno messo pure una capra gigante, ma alla fine sempre di un altro King Kong si tratta. Nei nostri cinema dal 9 marzo.

Diretto da Jordan Vogt-Roberts (The King of Summer), Kong: Skull Island è l'ennesimo remake del mito di King Kong, a sette anni dal costoso filmone di Peter Jackson, che ripropone la storia del gorilla gigante con qualche piccola variazione, trta le quali la una equipe scientifica al posto del set cinematografico in cerca di location selvagge.

Il film si inserisce nell'universo del film Godzilla del 2014 ed è già previsto per il 2020 un crossover in cui i due mostri combatteranno l'uno contro l'altro, come già avvenne nel 1962 nel giapponese "Il trionfo di King Kong" di Ishiro Honda
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