07 ottobre 2016

Luke Cage è brutto (IMHO).

Premesso che... anzi no, non premetto un bel niente. Passo subito al dunque dicendo che a me la serie Netflix "Luke Cage" non piace per niente. Ma nulla.

Avevo tante aspettative per questa serie, per tre ragioni:
1) Simpatia generale e incondizionata per Netflix,
2) Il personaggio mi era molto piaciuto in Jennifer Jones 
3) I trailer mi avevano fatto pensare ad un blaxploitation super hero pieno di soul music e azione

Invece mi sono ritrovato una serie verbosa, cupa (non black), dal ritmo molto lento, scontato nello sviluppo della trama (l'ex criminale diventato buono che muore quasi subito, il poliziotto bianco è quello corrotto), un utilizzo della blackmusic forzato (il format lo richiedeva) e dialoghi spesso ridondanti.

Il personaggio del cattivo Cottonmouth nelle prime puntate sembrava poter avere in serbo delle interessanti sorprese. Gentile nell'aspetto, colto, melomane ed elegante, sembrava un villain originale, salvo poi entrare nel solito cliché quando ci viene raccontato il suo passato.

Passando poi al protagonista Luke, la cosa peggiore è stato lo spiegone delle origini dei suoi poteri. Una storia che negli albi della Marvel avrà occupato si e no 4 tavole è stata diluita in maniera interminabile nel corso delle prime 5 puntate.

E l'infermiera Claire (Rosario sempresexy Dawson)? Il suo ruolo in Luke Cage è davvero comprimario, anche se molto presente. E' quella che dopo ogni esplosione, crollo di palazzi, sparatorie con proiettili esplosivi, arriva con ovatta e alcol a dire "adesso ti farò un po' male", pulisce un po' di sangue e si rimette da parte.

Ma a parte i dettagli, ho trovato tutto il corso della serie  abbastanza noioso.

Jennifer Jones, per me, resta quindi il prodotto Marvel-Netflix migliore e la cosa strana è che proprio il personaggio di Cage ha contribuito all'ottima riuscita della serie.

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