28 ottobre 2016

Black Mirror: tre stagioni dal futuro al presente.

A un anno preciso dal suo arrivo in Italia, Netflix pubblica la prima tranche dell’attesissima terza stagione della serie Black Mirror
Dal genio creativo e produttivo dell’inglese Charlie Brooker, Black Mirror propone storie molto diverse tra loro ma con il denominatore comune dell’invadenza delle nuove tecnologie nella società. 
Nelle precedenti stagioni abbiamo visto un futuro prossimo dominato da social network, da realtà virtuali ed aumentate, videogame fin troppo realistici, sesso virtuale e reality show. 
Nella nuova stagione assistiamo invece a violazioni di privacy, mortificazioni della reputation, cimiteri virtuali, manipolazioni della percezione sensoriale e ancora una volta gli effetti devastanti delle community. 

In passato si è paragonato Black Mirror all'americana The Twilight Zone (Ai confini della realtà) per quel clima perennemente in bilico tra presente e futuro, reale e immaginario. Ma il "crepuscolo" di Charlie Brooker è oggi meno buio, nel senso che dal 2011 (anno della prima stagione) ad oggi l'hi-tech è diventata davvero molto presente ed indispensabile nella società e tutte quelle paure, dubbi e ipotesi catastrofiche teorizzate (seppur in maniera fantasiosa) sembrano già un po' datate. E' per questo che nella terza stagione gli episodi migliori sono alla fine quelli in cui si rappresenta la realtà com'è e non quella distopica.
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The JackaL: Addio Fottuti Musi Verdi. Il primo teaser


Eccolo qua, breve e conciso, il primo teaser trailer dell'atteso film dei Jackal "Addio fottuti musi verdi" nelle sale nel 2017, rilasciato in occasione del Lucca Comics and Games.
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26 ottobre 2016

L'exploit di The Young Pope e il declino del doppiaggio televisivo.

E se dicessi che, almeno basandomi sulle prime due puntate, The Young Pope è la cosa migliore che ha fatto Paolo Sorrentino da "Le conseguenze dell'amore"
La serie di Sky con Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando ha avuto un avvio scoppiettante sia per gli ascolti che per l'accoglienza di chi, anche un po' preoccupato, aspettava l'esordio del premio Oscar napoletano nel fantastico mondo delle Serie TV.

La realizzazione scenica ai massimi livelli ce l'aspettavamo, ma che il sorrentinismo (silenzi, inquadrature lunghe, musiche evocative, inserti pop, ritmi dilatati) si potesse sposare con i tempi brevi degli episodi televisivi ci ha sorpreso. 
In The Young Pope ritroviamo la qualità cinematografica e la scrittura d'autore, ma anche l'azione e l'intrigo (la famosa "trama" della parodia di Crozza).
Una piccolissima nota stonata è rappresentata dal doppiaggio, ma ne deve essere conscia sicuramente anche la produzione dal momento che per la prima volta (credo) Sky invita gli spettatori a godere dello spettacolo in lingua originale (inglese) sottotitolata, mortificando di fatto il lavoro dei doppiatori. 
In effetti, mentre gli attori americani sono doppiati da professionisti del doppiaggio come Riccardo Onorato e Melina Martello, l'autodoppiaggio dei nostri Silvio Orlando e Gianluca Guidi appare molto artefatto, a discapito della loro comunque eccezionale performance (soprattutto per Orlando).

Che il network stesso inviti a fare a meno del doppiaggio per un prodotto mainstream è certo un segnale forte e importante. Probabilmente siamo di fronte ad un cambiamento radicale nella nostra distribuzione, avviandoci ad uniformarci a quei paesi dove il doppiaggio è meno praticato.
Forse siamo pronti al cambio di rotta; in fondo, mezza Italia ha già seguito Gomorra la serie coi sottotitoli.
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18 ottobre 2016

Pedalando verso i referendum: su web l'approfondimento elettorale dei Fratelli Katano

Ogni settimana i Fratelli Katano, opinion leader tra i più seguiti della rete, pubblicano un video di approfondimento sul tema elettorale del 4 dicembre.
Deriva autoritaria?
Bicameralismo perfetto?
E Zagrebelsky cosa dice?
Cos'è precisamente il CNEL?
Sicuro che SI e NO siano le uniche alternative?

A queste domande rispenderanno con la loro proverbiale chiarezza.


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17 ottobre 2016

"Sensorium Dei" di Michele Pastrello. On line dal 19 ottobre

Il 19 ottobre alle 12:30, la nuova personalissima fatica del veneziano Michele Pastrello intitolata "Sensodrium Dei" sarà pubblicata online sulla pagina Facebook del regista.
"L'ho ideato un po' per caso" - dice Pastrello "guardando lo scorrere di un fiume e le lancette di un orologio. Del risultato finale vado molto fiero".
Nel cast di questa nuova fatica, che arriva dopo non molto tempo dall'ultimo bellissimo "Awakenings", compaiono il fedelissimo Stefano Negrelli ed Eleonora Panizzo.
Pastrello ha creato anche un evento pubblico su Facebook per la pubblicazione del video.
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12 ottobre 2016

Travel Companions: Il format della web serie italiana vola in USA

di Ferdinando Carcavallo
Che la web serie Travel Companions piacesse all'estero l'avevamo capito già nel 2011, quando dopo meno di un anno dall'inizio della pubblicazione vincemmo il premio come miglior web serie straniera alla seconda edizione del "Los Angeles Web Series Festival".
Sempre ad Hollywood, dopo quattro anni dall'ultima puntata della serie, si rinnova l'interesse per il format della web serie realizzata da me e Luca Napoletano addirittura per l'acquisizione dei diritti di adattamento del format in USA e Canada.
Infatti, un producer californiano molto attivo ultimamente nel mercato dei format seriali - e che per ora vuole rimanere anonimo - ha sottoscritto con KinemaZOne  un accordo per utilizzare il format e produrre una serie TV comedy tratta proprio da Travel Companions.

Son cose che fanno piacere, no? Anche se qualcuno potrebbe pensare che abbiamo venduto la Fontana di Trevi al turista americano di turno - come Totò e Nino Taranto nella celebre scena con Ugo D'Alessio.
Infatti l'idea di due personaggi in auto non certo inedita prima di Travel Companions, ma il contesto fiction, l'ambientazione lavorativa, la ripresa in pianosequenza senza tagli e il road action contribuiscono, evidentemente, a conferirne originalità.

Anche il sottoscritto si è stupito quando è stato contattato la prima volta, perché - diciamocelo - qui da noi non è che si riservi all'idea la stessa dignità del prodotto. Dopo Travel Companions sono state prodotte altre serie web ambientate in auto (anche in USA) con diverse varianti, tranne in un caso specifico in cui le varianti erano ridotte davvero al minimo, ma nessuno si è mai preso la briga almeno di citare pubblicamente il precedente.

Adesso aspettiamoci di vedere (presto... ;-)) una serie made in USA (o CANADA) liberamente tratta da un format italiano e vediamo che effetto fa.

P.S. No, niente soldi, per ora!
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07 ottobre 2016

Luke Cage è brutto (IMHO).

Premesso che... anzi no, non premetto un bel niente. Passo subito al dunque dicendo che a me la serie Netflix "Luke Cage" non piace per niente. Ma nulla.

Avevo tante aspettative per questa serie, per tre ragioni:
1) Simpatia generale e incondizionata per Netflix,
2) Il personaggio mi era molto piaciuto in Jennifer Jones 
3) I trailer mi avevano fatto pensare ad un blaxploitation super hero pieno di soul music e azione

Invece mi sono ritrovato una serie verbosa, cupa (non black), dal ritmo molto lento, scontato nello sviluppo della trama (l'ex criminale diventato buono che muore quasi subito, il poliziotto bianco è quello corrotto), un utilizzo della blackmusic forzato (il format lo richiedeva) e dialoghi spesso ridondanti.

Il personaggio del cattivo Cottonmouth nelle prime puntate sembrava poter avere in serbo delle interessanti sorprese. Gentile nell'aspetto, colto, melomane ed elegante, sembrava un villain originale, salvo poi entrare nel solito cliché quando ci viene raccontato il suo passato.

Passando poi al protagonista Luke, la cosa peggiore è stato lo spiegone delle origini dei suoi poteri. Una storia che negli albi della Marvel avrà occupato si e no 4 tavole è stata diluita in maniera interminabile nel corso delle prime 5 puntate.

E l'infermiera Claire (Rosario sempresexy Dawson)? Il suo ruolo in Luke Cage è davvero comprimario, anche se molto presente. E' quella che dopo ogni esplosione, crollo di palazzi, sparatorie con proiettili esplosivi, arriva con ovatta e alcol a dire "adesso ti farò un po' male", pulisce un po' di sangue e si rimette da parte.

Ma a parte i dettagli, ho trovato tutto il corso della serie  abbastanza noioso.

Jennifer Jones, per me, resta quindi il prodotto Marvel-Netflix migliore e la cosa strana è che proprio il personaggio di Cage ha contribuito all'ottima riuscita della serie.
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06 ottobre 2016

Mine, di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (trailer)

Nelle sale italiane esce "Mine" l'attesissimo film di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro il cui trailer ha fatto molta (buona) impressione su internet.

Un film di registi italiani dall'ambizione internazionale, produzione tutta americana con Armie Hammer, Annabelle Wallis e Tom Cullen.

Del film il critico Gabriele Niola ha scritto "capace di muoversi con coscienza e intelligenza su quel crinale sconosciuto al cinema italiano che separa la necessaria ripetitività propria del genere, con l’agognata originalità dello stile." (sonovivoenonhopiupaura.blogspot.it).

Fan del film Gabriele Mainetti, regista rivelazione 2016 con "Lo chiamavano Jeeg Robot"che su Facebook scrive "Appena uscito dalla sala... continuavo a pensare: ma come cavolo hanno fatto? Chi sono questi due? Vale tutto il prezzo del biglietto e sapete quanto sia importante il primo week end".

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04 ottobre 2016

Il Matricomio, la web serie domestica di Jack e Vale

Napoletani trapiantati a Firenze, appassionati di teatro e con una passione per lo spettacolo che fa da collante al rapporto, Jack e Valentina hanno da poco dato vita ad una web serie dal titolo programmatico di "Il Matricomio". 
La tag line della serie recita il noto adagio "Alcuni matrimoni finiscono bene, altri durano tutta la vita" e la vita matrimoniale è per i due autori/attori lo spunto di pillole comiche, surreali e brillanti.
Un progetto nato come laboratorio casalingo per provare le tecniche di recitazione in mancanza di una sala e del pubblico ma poi evoluto alla serialità con l'introduzione di un TG nel salotto di casa in cui i due speaker (sempre i bravissimi Vale e Jack) riportano e commentano gli avvenimenti domestici della settimana.
La serie è ancora all'inizio ma brilla per freschezza, inventiva e leggerezza. 
Una web serie certamente di stampo classico, nella tradizione delle serie giovanilistiche dove la convivenza è l'unico e solo contesto della narrazione, ma Jack e Vale traslano il tutto in una dimensione più matura, un set reale più che realistico (i due sono davvero marito e moglie e girano in casa propria) che lo fa somigliare più a "Travel Companions" che a "The Pills". E anche per questo ci piace tantissimo!
Il Matricomio è su Facebook e Youtube.


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