22 giugno 2016

23.11.63, di James Franco e J.J.Abrams

Se potessi guarderei tutte le serie, ma non posso. Ne guardo una ogni tanto, la scelgo bene e con calma. Quasi sempre, però, mi capita di sceglierne una prodotta da J.J.Abrams
I casi sono due, o 'sto tizio produce il 70% delle serie tv oppure io e lui abbiamo gli stessi gusti. L'ultimo in contro con Geggei l'ho avuto a proposito di 23.11.63, la serie tratta dal romanzo di Stephen King interpretata da James Franco che dirige anche l'episodio 5. 
Inutile stare qua a dire quanto c'è e quanto non c'è nella serie del libro di King (il 70% c'è), quello che sicuramente accomuna le due opere è la dipendenza narrativa con "Ritorno al futuro" di Zemeckis. Nel trattare una storia basata su viaggi nel tempo i modelli sono davvero tanti sia nel cinema che nella letteratura, King però (e anche Abrams) ha deciso di riferirsi quasi esclusivamente al bellissimo film dell'85. 
Lo step temporale che attraversano i personaggi è quasi lo stesso (1985-1955, 2016-1960), così come l'uso del libro delle scommesse sportive come MacGuffin, il concetto delle linee temporali parallele e la tesi di fondo, cioè che la modifica della storia non può mai essere migliorativa.


Ok, ma detto questo (e fatto pure uno spolier da meritarmi mazzate), la serie com'è? 
E' bella, è bella. Si fa guardare ed è avvincente. 
Delle otto puntate, forse, una poteva anche essere omessa, visto che alcuni eventi sui quali la narrazione si sofferma non hanno alcuna conseguenza sullo sviluppo della storia e questo lascia un po' interdetti. 
La recitazione costituisce la cosa migliore (bravissimo Franco ma anche Daniel Webber nella parte di Oswald) mentre nella scrittura si è voluti rimanere lineari e spesso quasi ci si dimentica che si sta ragionando su piani temporali diversi.
Nel libro, infatti, il protagonista compiva più volte il passaggio presente-passato mentre nella serie solo una volta e forse, se si fosse riusciti a riproporre con le immagini quello stesso balletto temporale che King è riuscito a rendere nella scrittura, avremmo avuto una serie di qualità pari al film al quale è debitore. 
James Franco si conferma un professionista del cinema eccezionale anche in veste di regista.

Ferdinando Carcavallo

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