26 novembre 2015

"Chiamatemi Francesco", Daniele Luchetti racconta il suo film su Papa Bergoglio in uscita il 3 dicembre.

“Chiamatemi Francesco” è un film inchiesta. Un’inchiesta iniziata quasi due anni fa a Buenos Aires, dove con Pietro Valsecchi prima, e con Martin Salinas poi, ci siamo messi sulle tracce di Bergoglio. Il primo incontro è un aneddoto che vale la pena raccontare. 
Avevamo fatto sapere in giro che avremmo voluto incontrare persone che l'avevano conosciuto bene. Il primo a presentarsi fu un vecchietto scattante: si diceva uno dei suoi migliori amici. 
Mi porse una foto sbiadita. Una classe di bambini di sei anni. Confusi tra decine di ragazzini, mi fece vedere lui stesso, e dall'altro capo della foto Jorge, il suo caro amico. 
"Abbiamo passato assieme tutta la prima elementare" 
"E poi?" 
"Poi basta" 
"Come basta? Tutto qui?" 
"Si vedeva già che era un bambino speciale, che sarebbe diventato un santo" 
E si era sistemato sulla poltrona, sorridente, pronto a passare alcune ore nell'approfondimento di questo breve ricordo, probabilmente falso. Così ho capito abbastanza rapidamente che il rischio santino era dietro l'angolo. 
Il personaggio che smuove i cuori di cattolici e laici era già stato incasellato in un reticolo di luoghi comuni. Per capire cosa raccontare, per mantenere una relazione onesta con il personaggio, senza esaltarlo ne' ridurlo, ho dovuto scavare molto. Finché sono arrivate le prime illuminazioni. 
"Jorge era un uomo preoccupato". 
"Jorge ha sorriso per la prima volta quando lo abbiamo visto diventare Papa". 
Tutti indizi che andavano in un'unica direzione. Bergoglio è così oggi perché è stato in altro modo nel passato. Ha avuto la fortuna di vivere una vita lunga che gli ha permesso di imparare, crescere, evolvere. Una fortuna per lui, ma anche per un narratore che si era messo sulle sue tracce per cercare di capire come mai quest'uomo oggi trasmette queste emozioni e perché sembra non aver paura di nulla. Non ha paura, perché è passato attraverso molti inferni e qualche purgatorio. 
Questo non è un film religioso. È un film che racconta un personaggio che crede. E nel raccontarlo sono stato dalla sua parte, ammirando e invidiando ogni sua scelta, cercando di mettere assieme gli indizi, scrutando il suo volto durante omelie e interviste di "prima" della sua elezione, e infine cercando di rispettare una verità - sia pure ipotetica - ma soprattutto le leggi del raccontare, che impone il tentare di essere comunicativi senza barare. 
Un cenno agli attori argentini, cileni e spagnoli che mi hanno seguito in questa avventura: ho avuto un cast straordinario, che ha saputo sostenere la storia dando credibilità e umanità ai personaggi realmente esistiti e a quelli che ho reinventato mettendo assieme più persone in un volto solo. Fare questo film è stato un campo di battaglia nel quale ho imparato molto, conosciuto da vicino persone incredibili. L'Argentina, dove le ferite sono ancora fresche ma dove circola una incredibile energia, dove i problemi economici ogni giorno liberano energie per noi totalmente nuove. Non è un caso che il rinnovamento della chiesa potrebbe venire dall'America Latina. Per me è stato un onore scavare nelle radici di una persona che catalizza su di se l'energia di un intero continente e dei suoi movimenti politici, religiosi, culturali. Ha avuto la fortuna di vivere una vita che somiglia ad una narrazione. Non tutti abbiamo questo onore nelle nostre vite.

Daniele Luchetti

(Continua a leggere)

18 novembre 2015

Cortisonanti, VI edizione

“Cortisonanti”, nato nel 2010 da un’idea di Mauro Manganiello, all’epoca Presidente dell’Associazione Culturale AlchemicartS, e Nicola Castaldo, direttore dell’Auditorium Caivano Arte - Teatro Augusteo, è un festival internazionale di cortometraggi che nasce con l’obiettivo di dare visibilità agli autori in piena libertà di espressione, senza vincolo alcuno di ideologia o altro tipo di “filtro”, accogliendo peraltro sia lavori inediti che editi. 
Nella prima edizione venivano accettati solo cortometraggi e videoclip, dal 2011 si passò a quattro categorie distinte di filmati. Dopo l’edizione del 2012, che vide la premiazione svolgersi nella prestigiosa cornice di Anacapri, dal 2013 la cerimonia di premiazione, che si tiene dopo la proiezione di tutti i filmati scelti dalla Commissione a seguito di un’attenta cernita, si svolge presso il PAN - Palazzo delle Arti.
Quest’anno, VI edizione del festival, le categorie presenti sono passate a cinque ed i video pervenuti da tutto il mondo ben 506, alcuni dei quali con attori di prestigio, come: 
  • Venerdi” di Tonino Zangardi con Simone Castano e Dino Abbrescia; 
  • L’impresa” di Davide Labanti con Franco Trevisi e Giorgio Colangeli; 
  • In ritardo” di Franz Laganà con Cristiana Capotondi
  • Fore c’a Capa” di Luca e Stefano Maisto con Lucariello e Caparezza


I filmati sono divisi nelle seguenti categorie: Spot/Documentari/Reportage, Video musicali, Sezione scuole, Sezione Cortometraggi e Sport. 
La prima selezione è stata supportata da una giuria popolare composta da lettori e frequentatori di “Iocisto” la libreria di tutti, sita in Piazza Fuga. Circa dieci volontari, amanti del cinema e delle arti visive, hanno con cadenza bi-settimanale assistito alla proiezione dei filmati, esprimendo liberamente il loro giudizio. Il loro intervento si è quindi affiancato a quello della giuria composta da esponenti di tutte le Associazioni e realtà coinvolte nel progetto “Cortisonanti”.  
Il criterio di scelta dei video finalisti è stato il “messaggio sociale” che gli stessi autori sono stati capaci di sintetizzare e trasmettere, a prescindere dalle abilità tecniche e di realizzazione degli stessi. La manifestazione anche per il 2015 ha ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli e l’adesione della 5a Municipalità. 
Alla cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 20 novembre 2015 presso il PAN-Palazzo delle Arti di Napoli interverrà, come già avvenuto nel 2014, il Sindaco Luigi De Magistris
Una prestigiosa “coda” alla manifestazione sarà infine rappresentata dal “workshop” Calymation che si terrà presso la Domus Ars in Via S. Chiara 10, a Napoli, il giorno 21 novembre 2015. 
(Continua a leggere)

08 novembre 2015