La prossima edizione del Napoli COMICON ( Mostra d’Oltremare, dal 30 aprile al 3 maggio) avrà un Presidente "Magister" d'eccezione: Milo Manara, il più grande e importante autore italiano
di fumetto e illustrazione, il Maestro dell’immagine disegnata.
Manara ha firmato anche il manifesto dell'evento dando una sua peronalissima interpretazione di un personaggio che gli appassionati di fumetto non
possono non riconoscere, con la veste gialla e lunga indossata dalla sempre bellissima
“mulier” Manariana: The Yellow Kid, ovvero il bimbo protagonista delle strisce
giornalistiche a cui si fa risalire la nascita del Linguaggio fumettistico.
Creato da Richard Felton Outcault, il “Giallo” pargolo di nome Mickey Dugan, fra i
più noti della storia del Fumetto, ebbe il suo successo maggiore sul supplemento
domenicale del New York World di Joseph Pulitzer, pubblicato per la prima volta a colori il
5 maggio del 1895 (quasi a 120 anni esatti dal nostro Salone!) ed a quella data si fa
risalire la nascita del fumetto moderno.
The Yellow Kid era un bambino impacciato proprio
da quella veste gialla lunga fino a oltre i piedi, su cui scorrevano frasi spesso strampalate
e in un linguaggio sgrammaticato e “bambinesco”.
Ecco, quindi, come la protagonista del manifesto, o meglio la sua gialla mise,
descriva da par suo la tematica del nostro festival: il rapporto tra Fumetto e Stampa, il
Quarto Potere dove anche il Kid nasceva e veniva diffuso, e che poi ha via via
lasciato il posto a evoluzioni tipografiche per il nostro Medium, che iniziò ad avere vita
propria, tra albi, volumi e librerie specializzate. È così che nascono interi periodici che
pubblicano solo fumetti, le cosiddette “riviste”, che in Italia hanno tanto successo nella
seconda metà del secolo scorso. A partire da Linus, che quest’anno compie 50 anni
suonati omaggiato in questa edizione con una meravigliosa mostra e con una
citazione nello stesso manifesto, sul quale la “Yellow Kidda" di Milo Manara richiama
esplicitamente le indimenticabili copertine della rivista creata da Giovanni Gandini nel
1965.
Il gioco di richiami e di citazioni del manifesto realizzato dal maestro veronese non
è che negli occhi e nelle menti degli appassionati che lo guarderanno, nascondendosi
dietro una geniale semplicità e essenzialità delle linee e dei movimenti del personaggio,
che con un semplice gesto della mano vi invita a partecipare alla grande festa che si
consumerà alla Mostra d’Oltremare dal 30 aprile al 3 maggio.
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