Vediamo un po' di ricordare quello che (di buono) è successo in questo 2014.
A gennaio abbiamo pubblicato il secondo episodio de "Il mestiere più antico del mondo" e contemporaneamente abbiamo avuto la conferma della selezione della serie al LAWeb Fest di Los Angeles. Contemporaneamente i Fratelli Katano facevano la loro comparsa ufficiale sul web, nella (giusta) iniziale indifferenza dei media.
Nei mesi successivi, poi, sono arrivati i premi. Prima a Los Angeles, dove "Il mestiere più antico del mondo" è valso un premio a Chiara Clemente come attrice protagonista e uno per la scrittura, e poi ai Fratelli Katano (ottobre) che dopo una primavera e un'estate di fuoco hanno vinto addirittura il premio "migliore web serie" allo storico Napoli Film Festival. Poi sono arrivati la selezione al Taormina FIlm Festival a luglio, al Gala del Cinema e della Fiction in Campania, assieme ai Jackal, e 'IMMaginario web fest per i Fratelli Katano. Un premio all'avvocato Cascione è arrivato anche dal concorso "I corti sul lettino" di Napoli.
A parte i premi, che fanno sempre piacere, e l'interesse dei media (i bellissimi articoli di Diego del Pozzo sul Mattino, di Lara Gusatto su TVZap e quello di Chiara Bessa su WorldWideWebSeries) quello che ci ha fatto davvero piacere è aver divertito i nostri pochi ma preziosissimi amici della rete.
A questo punto sarebbe di rito sbilanciarsi in programmi per il 2015, ma non siamo mai riusciti a rispettare i programmi e non credo che impareremo adesso. Possiamo solo dire che la realizzazione dell'ultimo e ambizioso episodio de "Il mestiere più antico del mondo" è la cosa che più ci preme. E' tutto pronto, anche il cast stavolta più numeroso, i serve solo tempo e una motivazione particolare. Cose che spero questo nuovo anno ci porti.
Discorso diverso per i Fratelli Katano, la cui produzione evidentemente non richiede un grande lavoro di preproduzione, anzi meno ci lavoriamo meglio è. La prossima scellerata creazione musicale, dopo l'hit "Le visualizzazioni", ha per titolo "Quando il Napoli perde", ballata malinconica dedicata al "vostro" (se non "loro") sport preferito.
Grazie ancora.
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