29 agosto 2014

L'amore è un segno, di Rosario Gallone

L'incomunicabilità non è non avere niente da dirsi ma non averne le capacità. 
Ciro e Margherita si amano ma hanno un problema. Lei è sordomuta, lui è dislessico e sono costretti a tenere un terzo elemento nel loro menage, finché un "segno" non arriva a rendere il loro amore esclusivo. 
Con "L'amore è un segno" Rosario Gallone, critico cinematografico e insegnante di regia alla scuola Pigrecoemme di Napoli, torna a scrivere e dirigere un cortometraggio tutto suo, dopo la web serie "Satanism for dummies" e anni di tutoraggio degli allievi che comunque anche in questo lavoro lo hanno supportato. 
E' un corto molto moderno, ottimamente girato (ci mancherebbe), pieno di citazioni e affettuosi omaggi, pricipalmente Was Anderson per il quale Gallone non nasconde un'autentica passione). Ben recitato, sincero e gradevole, "L'amore è un segno" vi colpirà per la sua natura cinematografica, caratteristica che nel cortometraggio, oggi che il web è il principale veicolo di distribuzione, sì è del tutto persa.
 Al cortometraggio è legato un concorso in cui si può vincere un corso alla scuola Pigrecoemme.

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