Il 21 novembre uscirà nelle sale italiane "L'arte della felicità", film di animazione e opera prima del regista e disegnatore Alessandro Rak.
Il film, che il 14 novembre sarà presentato in anteprima al cinema Ambasciatori di Napoli, è stato considerato il film rivelazione della 28esima Settimana della Critica all’Ultima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e vincitore del Premio come Miglior Debutto al 21st Raindance Film Festival.
Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città.
Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso i suoi passeggeri. Mentre fuori imperversa la tempesta, l’auto comincia così ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di nuove occasioni.
Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime, fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce altrove e portano con sè la rivelazione di ciò che è oltre il confine del proprio parabrezza.
Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.
Prodotto da Big Sur in collaborazione con Mad Entertainment e Rai Cinema e distribuito da Cinecittà Luce, il film è stato interamente realizzato a Napoli da 40 giovani talenti che in questa città sono nati e continuano a viverci nonostante le contraddizioni e difficoltà.
Una piccola realtà con un grande sogno e una sfida ancor più ambiziosa: realizzare cinema d’animazione per adulti anche in Italia.
Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città.
Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso i suoi passeggeri. Mentre fuori imperversa la tempesta, l’auto comincia così ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di nuove occasioni.
Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime, fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce altrove e portano con sè la rivelazione di ciò che è oltre il confine del proprio parabrezza.
Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.
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Una piccola realtà con un grande sogno e una sfida ancor più ambiziosa: realizzare cinema d’animazione per adulti anche in Italia.
Sembra bellissimo e soprattutto è un film che meriterebbe un lancio pubblicitario più forte di quello che il distributore gli riserva.
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