Esce in libreria, per Rizzoli, l'autobiografia del regista Pupi Avati dal titolo "La grande invenzione". Autore poliedrico (regista, scrittore e musicista), in più di 40 anni di onorato servizio, Pupi Avati ha contribuito allo sviluppo della commedia e dell'horror italiano con più di quaranta film come "La Casa Dalle Finestre Che Ridono", "Zeder", "Regalo Di Natale", "La Seconda Notte Di Nozze" e escursioni nello storico come "Magnificat" e "I Cavalieri Che Fecero L'Impresa".
A 75 anni il regista romagnolo decide di raccontare la sua vita, un'avventura che va dalla via Emilia a Cinecittà.
Nella Bologna del dopoguerra si svolge l'educazione sentimentale di Pupi, un ragazzo timido ma un po' mascalzone, un perdigiorno con una bruciante passione per il jazz, un rapporto complesso con le donne, un amore irreversibile per il cinema. Poi l'addio alla carriera da musicista, la parentesi come rappresentante di surgelati, i difficili esordi cinematografici, la Roma degli artisti, l'insolito lavoro con Pasolini, i pedinamenti per conoscere il maestro Fellini, i successi di pubblico e critica. "La grande invenzione" racconta tutto questo e molto altro ancora.
13 marzo 2013
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