“Speciale 3D” è il titolo dell’ultimo numero di Moviement stavolta non dedicato ad un autore o un genere cinematografico, bensì ad una tecnica che ad oggi segna lo stato dell’arte della tecnologia cinematografica. Una tecnologia che ha la stessa età del cinema stesso, anche se inizialmente applicata soltanto alla fotografia, che in vari momenti della storia ha fatto capolino nella produzione cinematografica ma nella quale solo negli ultimi dieci anni si è deciso di investire in maniera quasi speculativa. E per ora l’investimento sembra dare buoni frutti.
Il libro di moviement, attraverso una serie di saggi brevi e interventi tecnici, di stile e storiografici, non prende alcuna posizione a favore o contro l’avanzare del 3D nella produzione cinematografica, ma cerca di fare un punto su quello che oggi significa produrre e distribuire un film 3D e quali possano essere i punti a favore in un sapiente ed elegante utilizzo (“Hugo Cabret”) e quelli contro in caso di utilizzo spropositato e non di qualità. Il 3D a tutti gli effetti continua quel percorso di avvicinamento del cinema alla realtà (dal punto di vista sensoriale) e ponendo le basi di un cinema del futuro che fino a qualche tempo fa poteva sembrare fantascientifico (ologgrammi, realtà potenziata).
Con la consueta quantità di immagini e grafiche semplificative, la monografia 3D di Moviement è un prezioso documento (in Italiano, alleluiah!) per capire le potenzialità delle nuove tecnologie 3D (ne esistono più d’una e profondamente diverse tra loro) e un aiuto valito a "leggere" l'opera cinematografica con una dimensione in più.
MOVIEMENT - SPECIALE 3D
Gemma Lanzo Editore
Gemma Lanzo Editore
0 commenti:
Posta un commento