Procediamo con ordine. Di un western fatto da Tarantino se ne parla dal 2007, anno in cui Quentin partecipa come attore al film giapponese “Sukiyaki Western Django”.
Nel 2009 arriva “Bastardi senza gloria” (che del western ha tutto tranne cavalli e cowboy) e subito dopo si riparla del progetto di un western del sorprendente regista americano e gli si dà anche un titolo in cui ritorna il nome Django ed è etichettato subito come uno spaghetti western (“Django” è un film western di Sergio Corbucci del 1966).
La notizia ha una certa ufficialità. Su IMDB compare la scheda del film con un nutrito cast e la trama, le prime foto dal set compaiono sulla rete e ci si sbilancia anche in una data di uscita che negli USA dovrebbe essere il giorno di Natale 2012, mentre per l'Italia bisognerà aspettare il 4 gennaio 2013.
Succede poi che Franco Nero (protagonista del film di Corbucci del 1966), in una conferenza stampa di luglio si lascia scappare due parole, “western” e “tarantino”, ma non riferendosi ad una sua partecipazione al Django Unchained, bensì ad un cameo del regista americano nel prossimo film diretto dell’attore italiano dal titolo “L’angelo, il bruto e il saggio”. Si tratta di un omaggio di Franco Nero agli spaghetti western e Sergio Leone in particolare; un progetto, quindi, che dal punto di vista motivazionale risulterebbe un doppione di quello tarantiniano.
In tutto questo bailamme, tipico degli hype che da sempre accompagnano la lavorazione dei film di Tarantino, oggi su web si trovano tantissime (e bellissime) locandine non ufficiali più una famigerata presunta prima pagina del copione autografato dal regista (come per Inglorious basterds).
Il film non c'è ancora, ma lo spettacolo è già cominciato.
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