30 settembre 2011

Last Monkey

Avevamo già adocchiato il trailer un po' di tempo fa e poi ieri, fuori al Roma Fiction Fest, abbiamo appreso che la serie è partita ed è già al suo 4° episodio. Dichiaratamente (da titolo e trama) ispirato alle 12 scimmie di Gilliam e il Source Code di Duncan Jones, ma io ci aggiungerei Nikita di Besson e Lara Croft. Si parla dunque di viaggi nel tempo, memorie da recuperare e un rompicapo spazio-temporale da risolvere. Cast e troupe indipendente e giovane, studenti del NUCT.
In bocca al lupo. Anzi, alla scimmia!

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26 settembre 2011

Satanism for Dummies dal 2 ottobre

di Ferdinando Carcavallo
C’è un tunnel sotterraneo che congiunge Torino a Napoli. E’ un tunnel che passa per le più profonde viscere della terra, quella zona del pianeta popolato da demoni di tutte le specie.
Attraverso questa linea infernale due sette sataniche si contendono il primato di vertice del triangolo del male. Da una parte i satanisti sabaudi e  dall’altra le terribili Bestie Flegree.
Non è la sinossi di un romanzo di Dan Brown (almeno per ora) e nemmeno un comunicato frettoloso del ministero della pubblica istruzione, ma la trama di “Satanism for Dummies”, la nuovissima web serie comica targata Pigrecoemme (Napoli, Italia) che dal 2 ottobre traghetterà verso l'ignoto le anime dei navigatori con una puntata pilota che il sottoscritto si augura vivamente possa avere seguito al più presto.
Il 2 ottobre, dunque, farete la conoscenza con Concetta Arcana, Gaetano de Gaetanis, Candida Sacrificale e il già celebre Jo Monaciello.
Realizzato come saggio di fine anno dalla scuola di cinema e televisione Pigrecoemme, il pilota di "Satanism for Dummies" è prima di tutto un'ottima notizia: le web serie non sono più un "fenomeno" legato alla febbre del social network, bensì una forma di espressione che anche le scuole di cinema (è già successo per la Cineteatro di Roma) la annoverano ufficialmente alla stregua di fiction, documentario e cortometraggio.
La comicità di S4D è per palati fini (ma non snob). Potremmo definirlo un horror comico, non necessariamente parodistico, anche se abbondano le citazioni cinematografiche (è la malattia di Rosario Gallone) sia nella scrittura che nei dettagli che vi divertirete a cogliere.
Il videoclip di "Zolfo e cioccolato", la canzone neomelodica di Joe Monaciello pubblicata sul web da Pigrecoemme ad agosto 2010, ha superato in poco tempo le 15.000 visualizzazioni e il personaggio di Jo, da molti erroneamente ritenuto reale, ha divertito un cospicuo numero di utenti di Facebook, sul quale ha un profilo alla pagina http://www.facebook.com/jomonaciello
Il pilota di "Satanism for Dummies" sarà in straming online dal 2 ottobre 2011 su http://www.pigrecoemme.com/blog e ovviamente su Facebook e Youtube.





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22 settembre 2011

Indiscrezioni dal Napoli Film Festival 2011: i corti

Comincia a trapelare qualche indiscrezione sulle selezioni del Napoli Film Festival 2011 (13-18 ottobre), almeno per quanto riguarda la sezione cortometraggi. Ma per le comunicazioni ufficiali pare manchi davvero poco.
Intanto possiamo dire che a presentare i propri corti ci saranno sicuramente Angelo Mozzillo (già presente nella scorsa edizione con “Domenica m'innamoro”) con il suo videoclip “InCanto d’Africa”, Gaetano Massa con “La palla a due punte” e la scuola di cinema Pigrecoemme (altro ritorno) con ben tre lavori, il corto “Souvenir” e i documentari di Antonio LongoUna storia invisibile” e “Midnight Bingo”.
Indegna ma doverosa di comunicazione, la selezione del corto “Travel Companions a colori” di KinemaZOne, che dopo aver “ingannato” le commissioni del Los Angeles Web Fest, il New Media Film Festival, il Marseille Web Fest e il Roma Fiction Fest, fa la sua comparsa nella terra che diede i natali a illustri personaggi come Giambattista Vico, Eduardo de Filippo e Jo Monaciello.

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21 settembre 2011

Esclusivo: La telefonata segreta.

Dopo la telefonata muta di Silvio Berlusconi a Ballarò siamo in grado di darvi evidenza di una telefonata interessantissima tra il premier e uno degli autori di Travel Companions. Dalle parole di questa conversazione appare inequivocabile che il premier intrattiene rapporti confidenziali con un ambiente, quello delle web serie, che non si addice ad una alta carica dello stato. Sembrano coinvolti, seppur solo a livello di citazioni, anche il presidente della camera e il presidente della repubblica.

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14 settembre 2011

Il Web arriva al Roma Fiction Fest

Il Roma Fiction Fest, in pratica l'ombelico del mondo della fiction televisiva, quest'anno, nella sua quinta edizione, si occuperà delle Web Series. E' il primo evento non specializzato in new media ad occuparsi di questa nuova (da noi) forma di produzione e distribuzione video. La notizia positiva è che tra coloro che gestiranno questo ingresso nel gotha della fiction c'è Andrea Materia, uno dei massimi esperti italiani in materia (pardòn), autore televisivo di ampie vedute e padre di quell'interessante esperimento crossmediale che è Social King (Rai 2).
La web serie arriva al RFF in due momenti. Il primo, in ordine di tempo, è intitolato "
Spazio Web Series" (29 settembre, Auditorium Parco della Musica –Studio 3 ore 18:00) in cui Andrea Materia presenterà le web serie "Travel Companions" di KinemaZOne (sì sì, che ridete a fare?), "L'altra" di Riccardo Milanesi e "Panetteria Maiello" di Max Croci, con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.
Nella stessa serata, alle 23:00 nella Sala Sinopili del Parco della Musica ci sarà invece un evento live con i protagonisti di Freaks!.
L’evento è promosso dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma ed è organizzato dall’APT (Associazione Produttori Televisivi). L’obiettivo è di valorizzare risorse e competenze della migliore produzione nazionale, per promuovere a livello mondiale l’eccellenza televisiva italiana. Anche grazie al RomaFictionFest, la Regione Lazio sempre di più si propone come il punto di riferimento ineludibile dell’intero settore creativo ed industriale dell’audiovisivo, un polo attrattivo del grande mercato internazionale della qualità televisiva e un laboratorio unico di nuove occasioni di formazione e di lavoro altamente specializzato per le nuove generazioni.
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Moviement 7: Coen Brothers

di Flavio Ignelzi

Parliamoci chiaro, la venerazione assoluta che nutro nei confronti dei fratelli Joel ed Ethan Coen mi rende complicato parlare in maniera lucida del settimo numero di Moviement, collana di cultura cinematografica edita dalla Gemma Lanzo Editore che chi segue KinemaZone (ma in generale chi si occupa di cinema in senso lato), dovrebbe conoscere bene.
Numero dedicato alla famosa coppia di registi/sceneggiatori/produttori di Minneapolis, quindi, i quali hanno raggiunto la vetta della celebrità hollywoodiana con i tre Oscar (film, regia e sceneggiatura non originale) per “Non è un paese per vecchi” (ma già in precedenza avevano vinto quello per la sceneggiatura originale di “Fargo”), i quali fin dagli esordi si erano conquistati un posto di riguardo nel cuore della critica con la vittoria del Premio della Giuria al Sundance Film Festival 1984 (con “Blood Simple - Sangue facile”) e successivamente con la Palma d’Oro a Cannes 1991 (con “Barton Fink”). Moviement dedica loro una monografia che raccoglie (come di consueto) saggi ed interviste che vale la pena leggere e conservare. In particolare, dopo un inizio affidato a Paul Coughlin che tratteggia la loro iperbole artistica, tocca ad Alessandro Baratti (direttamente dalla squadra de Gli Spietati) scendere a fondo sulla loro opera per ragionare sulla postmodernità del loro noir crossoverizzato. Douglas McFarland affronta i sottotesti morali di “Non è un paese per vecchi”, Gemma Lanzo scandaglia il versante della commedia (e le loro influenze storiche nonché blasonate), David Del Valle prova a dare nuove chiavi di lettura a “Il Grande Lebowski” e alla mitologia che il protagonista Dude si è costruito nel tempo (esiste addirittura una religione laica, la “Church of the Latter-Day Dude”, che cerca di coniugare Jeffrey Lebowski col Taoismo). Dopo l’approfondita analisi de “Il Grinta” da parte di Elena Dagrada e Gabriele Gimmelli, e le interessanti interviste di Alex Simon e Cole Haddon, si chiude con il solito apparato di Citazioni e Filmografia. Da sottolineare come questo sia uno di quei rari casi in cui si può consigliare a ogni tipo di lettore un saggio che per densità e approfondimento sembra indirizzato soprattutto agli addetti ai lavori. Come non fare i complimenti alla Gemma Lanzo Editore?

Coen Brothers
Gemma Lanzo Editore

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12 settembre 2011

08 settembre 2011

Il marito perfetto in anteprima web

Il 13 settembre alle 21:00 ci sarà l'anteprima streaming de "Il marito perfetto", il bellissimo mediometraggio di Lucas Pavetto con Crisula Stafida, Damiano Verrocchi e Stefano Jacurti.
Si tratta di un'occasione unica, per ora, dal momento che dopo lo streaming il film non rimarrà on line.
L'anteprima è gratuita ed aperta a 500 spettatori che potranno prenotarsi sul sito www.lucaspavetto.com già da ora.
Consigliatissimo. Poi pi piacerebbe conoscere il parere di tutti.
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Bad Teacher (recensione)

di Ferdinando Carcavallo

“Opere siffatte” avviliscono lo spettatore italiano il quale si trova inevitabilmente a chiedersi “Ma non eravamo noi i più bravi a fare le commedie?”.
Certo che eravamo noi, altro che. Come dice il mio amico Simone Lando, la commedia italiana è stata grande finché autori e registi hanno potuto contare su quei grandi caratteristi che provenivano dal teatro comico e facevano da cornice/contraltare agli attori principali. Gli americani hanno ancora la cultura del cinema di carattere ecco perché quelli che oggi sono attori protagonisti, divi superpagati, li si può vedere in ruoli di contorno (carattere) in film di qualche anno fa.
Cameron Diaz è stata la biondina carina e scemotta in molti film degli anni 00 ed oggi la vediamo mattatrice di una commedia dalle tinte forti e sboccata circondata da uno stuolo di caratteristi di prim’ordine. Come spesso succede alle bellezze del cinema americano (e alle donne vere), l’età matura ha reso la biondina di “Tutti pazzi per Mary” più sexy e certamente più intrigante.
Bad Teacher”, comunque, è niente altro che una commedia, senza sottotrame e chiavi di lettura diverse da quella della storia raccontata (semplice e scontata), quindi annoverabile in quel cinema industriale di intrattenimento che troverebbe il suo contesto ideale più in una pay TV che in una sala cinematografica.
La storia è quella di un insegnante molto “scazzata” che, rimasta single e squattrinata, ha come unico scopo nella vita quello rifarsi il seno, cosa che la Diaz fortunatamente non ha fatto (ancora).
Nella sua semplicità, “Bad teacher” è un film godibilissimo. Si ride molto di una comicità popolare ma non volgare in cui parolacce, doppi sensi e macchiette sono elementi del contesto e non essi stessi le molle del divertimento.
Insomma, una barzelletta ben raccontata.
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07 settembre 2011

L'arrivo di Wang. It-alieni a Venezia.

Pare che l'Italia, al festival di Venezia, riesca a fare bella figura grazie agli alieni.
Il nuovo film dei Manetti Bros "L'arrivo di Wang" presentato in questi giorni alla biennale ha ricevuto pareri molto positivi (CloseUp, Il Sole 24 ore, CinemaItaliano.info, MoviePlayer.it, Wall Street Journal, ma anche critici (FilmUp, CinemaDelSilenzio). Non vediamo l'ora di vederlo nelle sale anche perchè lo aspettiamo da più di un anno e pare che l'attesa sia finita (dovrebbe uscire proprio oggi).
Intanto vi proponiamo il trailer.
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06 settembre 2011

Cose dell'altro mondo

di Ferdinando Carcavallo

Non sono bastate le motivazioni condivisibili che stanno alla base di “Cose dell’altro mondo” per farmelo apprezzare. Così come non bastano la simpatia di Valerio Mastandrea, la bellezza di Valentina Lodovini (non posso mai fare a meno di ricordarla in Pornorama alle prese con la macchina da cucire) e gli sforzi macchiettistici di Diego Abatantuono.
Il film di Francesco Patierno è in fin dei conti un corto allungato con molta, molta acqua. Per abbondanti tre quarti nel film non accade nulla. Si gira a vuoto, si ripetono concetti già del tutto chiariti e approfonditi.
La trama è cosa nota. Un giorno, d’improvviso, in Italia spariscono tutti gli extracomunitari. In una cittadina del Veneto questa improvvisa mancanza mette in crisi la società e l’economia. Uno spunto così (non originale ma ispirata a A day without a mexican di Sergio Arau) avrebbe potuto innescare situazioni sarcastiche, drammatiche infinite, ma il regista decide di rappresentare soltanto qualche banale quadretto di disagio quotidiano. Il film è stato accolto con molto entusiasmo a Venezia, ma immagino che sia stato solo per uno spunto polemico. Polemica tra l’altro abbastanza forzata. I “razzisti” del film, che prima vogliono cacciare gli extracomunitari e poi piangono la loro assenza, non sono delle camice verdi ma soltanto dei provinciali dalle vedute molto limitate, una società rurale xenofoba per arretratezza culturale e non per appartenenza politica.
Il film non si riscatta nemmeno nel finale, che comunque rappresenta la fine di una noiosa esperienza.
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01 settembre 2011

L'ultimo terrestre a Venezia

Noi di KinemaZOne facciamo il tifo per il film di Gian Alfonso Pacinotti "L'ultimo terrestre" in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e tantissimi auguri per l'uscita nelle sale previsto per il 9 settembre in tutta Italia.

Sito Web
Fandango su YouTube

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