Poco più di un anno fa (il 4 maggio del 2010) mettevamo on line il primo episodio di Travel Companions. In realtà avevamo già pubblicato su Facebook (prima che mi bloccassero l’account per problemi di copyright) il video in cui io e Luca in auto cantavamo “Ogni volta” senza conoscere le parole. Il video piacque molto ai nostri amici e siccome la location dell’abitacolo della mia auto era già da tempo il palcoscenico delle nostre stupidaggini, decidemmo di provare a pubblicare su Internet, come un diario, le riprese dei nostri viaggi in auto nel tratto casa-lavoro.
Cominciammo così a ripetere con la videocamera accesa (inizialmente tenuta in mano poi fissata al parabrezza con una ventosa) situazioni che ci avevano divertiti. Scherzi (di Luca), discorsi strampalati, distrazioni paradossali e “inciuci” inevitabili.
L’attenzione per questi micro reportage cominciò a crescere. Prima gli amici poi gli amici degli amici e quando cominciammo ad essere seguiti anche dai nemici degli amici ci rendemmo conto di aver fatto qualcosa che negli USA usano chiamare “web serie”.
Da quel momento in poi è successo di tutto: festival (2 in USA, uno in Francia), televisione (Comedy Central, Rai 2, Area Blu, GT Channel), scuole di cinema, webzine, quotidiani e proposte di matrimonio.
Oggi questa storia (esperienza/gioco) è giunta alla sua conclusione. Perché? Beh perché tutti giochi hanno una fine e in genere questa arriva quando si è stanchi e non ci si diverte più. In questo caso abbiamo il privilegio di decidere di smettere quando ancora ci siamo divertendo, così da mantenere un bel ricordo e non guardare al passato con nostalgia.
C’è anche da dire che ultimamente io e Luca non condividiamo più la stessa auto (per motivi logistici) per cui le situazioni da filmare non sarebbero più spontanee e realistiche come quelle rappresentate finora.
Questa, quindi, cari Companieros, è l’ultima puntata in assoluto di Travel Companions. Non ne vedrete altre ma è molto difficile che non vedrete più me e Luca.
Magari a piedi, come vuole il nostro giovane Sindaco.
3 commenti:
è un trucco vecchio come il mondo per fare il botto (ad es. il numero della morte di superman è il fumetto più venduto al mondo)
poi risorgerete, vero?
E adesso chi mi rimetterà di buon umore nelle sempre più frequenti giornate no?
Io ho bisogno dei vostri video non mi costringete a procedere con la forza.
Non condividete più la stessa auto? Ho due scatole con 5 chili di tritolo, una per macchina...
Non risorgeremo, no.
Questa ultima puntata è appunto il tripudio degli stereotipi dei finali. Botto, morte onirica, tarallucci e vino.
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