27 maggio 2011

KinemaQUiz n. 3

Non potevamo lasciarvi a ballottarvi nel week end senza un terzo dilemma della sfinge Alex.
Speriamo che questa volta il gioco duri un po' di più, anche perchè la libreria si sta svuotando e le scommesse all'interno della redazione di KinemaZOne sui vostri tempi di risposta stanno rovinando intere famiglie.
Nessun indizio. Ascoltate l'oracolo.
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26 maggio 2011

KinemaQUiz n. 2

Voi non ci avete cercato ma noi siamo tornati.
Il primo quiz è stato davvero facile, considerando il livello culturale dei nostri lettori. Infatti, il bravo Gianfrranco non ha avuto nessuna difficoltà ad indovinare "Lo chiamavano Trinità". Merito anche del fine dicitore Alex Caramiello che quando fa il messicano è davvero insuperabile.
Oggi, peroò, il gioco è più difficile (ma non difficilissimo).Nessun indizio, come sempre, e a voi la parola!
Occhio, anzi orecchio perchè...la voce del dicitore è un po' bassa...
Come sempre, valgono solo le risposte riportate nei commenti su KinemaZOne.com.

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Mi faccio la barba a Bellaria

di Ferdinando Carcavallo

Che bello. Il video Che barbarealizzato da me e Marianna è stato selezionato per essere proiettato al Bellaria Film Festival il 2 e 3 giugno.
Il video ha partecipato al concorso CORTOCONIGLIO indetto dal Festival in collaborazione con trasmissione radiofonica di Radio 2 “Il ruggito del coniglio”. Mi piace pensare che siano stati proprio Dose e Presta (con Ratti e Paiella) a selezionarlo.
Tra i 10 (o meno) video selezionati ne verrà proclamato uno vincitore.
A parte questo, c'è da dire che il Bellaria Film festival di quest'anno propone anche altre cose ben più di valore della mia rasatura.
Le sezioni competitive saranno quest’anno due: Concorso Italia Doc, per cui sono stati selezionati dodici documentari, e Crossmedia doc, dedicato ai documentari che utilizzano una pluralità di piattaforme espressive, ovvero tutte le nuove forme di filmmaking con particolare attenzione ai media digitali.
L’apertura del festival sarà arricchita dalla diretta dal Cinema Astra, nelle mattine del 2 e del 3 giugno, de "Il Ruggito del Coniglio".
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25 maggio 2011

KinemaQUiz n. 1

Cominciamo con una cosetta facile facile, ma in futuro non saremo così teneri.
Le regole del quiz sono estremamente semplici. Dovete indovinare da quale film è tratto il monologo recitato dal nostro fine dicitore Alex Caramiello (Un pazzo indietro, Travel companions).
Il video è su Youtube ma verranno accettate le sole risposte inserite nei commenti di questo post!
Ovviamente c’è un premio e pure bello. Si tratta di un prestigioso libro di cinema (a scelta della redazione) recapitato a casa del vincitore con l’eccelso servizio delle Poste Italiane. Si accettano solo concorrenti residenti in Italia o che abbiamo qualcuno sul suolo nazionale a cui recapitare il premio.
No perditempo.
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24 maggio 2011

Referendum del 12, 13 giugno 2011: e se andassimo a votare?

di Ferdinando Carcavallo

Tra qualche giorno a Napoli avremo un nuovo sindaco. Purtroppo l’esito del voto non sarà determinato da chi andrà a votare ma anche da chi non ci andrà (forse soprattutto).
Quella dell’astensione, infatti, è il problema più grande della democrazia, dal momento che non si può obbligare una persona ad andare al seggio, tantomeno controllare che metta una croce da qualche parte una volta in cabina.
Ma l’astensione che più mi preoccupa è quella per i referendum del 12 al 13 giugno, in cui il popolo degli astenuti, oltre ad offendere chi andrà a votare, metterà in risalto l’immaturità e l’incoscienza di un paese.
La propaganda per questi referendum, su giornali e televisione, è praticamente pari a zero, a differenza delle amministrative per le quali la chiamata alle urne raggiunge toni quasi persecutori.
Del resto è naturale se si pensa che le elezioni servono a distribuire privilegi alla classe dirigente mentre i referendum sono ad esclusivo interesse del popolo. In questo caso poi, un'eventuale vittoria dei SI ai referendum sarebbe addirittura deleterea per gli interessi privati di chi gestisce la cosa pubblica.
Se si raggiungesse il quorum (il 50% +1 alle urne) la conclusione che ne trarrebbe la nostra classe politica sarebbe terribile: il popolo italiano è interessato alla propria sopravvivenza.

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23 maggio 2011

The Muppets movie - il primo teaser trailer

Spiazzante, direi, questo primo teaser trailer del film Disney dedicato ai Muppets.
Si tratta di un finto trailer di una commedia romantica intitolata Green with Envy in cui i mitici pupazzi inglesi invadono la scena fino a diventarne i protagonisti.
Un finto trailer, certo, ma la storia del film non è molto diversa. Due giovani fidanzatini (Jason Segel e Any Adams) in viaggio a Los Angeles si imbattono nella banda dei Muppets (ci sono tutti da Kermit a Gonzo) sul procinto di essere sbattuti fuori dal loro mitico teatro per le prepotenze di un petroliere deciso a impadronisrsi del petrolio nascosto sotto le fondamenta.

Beh, speriamo bene. Per fortuna già da queste immagini il pericolo Computer Graphic 3D è stato scongiurato. I pupazzi sembrano proprio quelli degli anni '70.
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22 maggio 2011

Travel Companions: l'Italia ancora premiata a Los Angeles

E' "successo" ancora!!
"Travel Companions" ha vinto un altro premio a Los Angeles. Stavolta si è trattato del "New Media Film Festival" dove la nostra web serie si è aggiudicato il premio nell'"Audience Choisce Competition". Premio particolarmene di valore in quanto determinato dai voti dei visitatori del sito web della web TV "Mingle Media TV Network".
Questo premio va quindi condiviso con tutti gli amici virtuali e non di Travel Companions.

E un grazie particolare a Giuliano Katano!

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20 maggio 2011

Il discorso del re.

di Maria Elena Napodano (gliStregatti)

Per buona parte del film probabilmente vi chiederete che cosa può avere di così importante un discorso, e come vi è venuto in mente di andare a vedere un film intero sulla storia di un balbuziente, benché re. Ma con la svilupparsi della trama, raccontata e recitata con autentico humor british, vi appassionerete alla storia e probabilmente vi emozionerete, per un re che combatte un difetto che solo apparentemente è di pronuncia, con lo scopo di ripresentarsi al suo popolo, dopo l’abdicazione del fratello, con una presenza degna della forgia di un reale.

Chi non ha mai vissuto in una monarchia costituzionale potrà così intuire l’importanza che ha la guida di un re per un cittadino del regno, che guarda a lui come un leader, ascolta la sua voce in tempo di guerra riunito intorno all’apparecchio radiofonico e prega sperando che la nazione riesca a superare un nuovo conflitto, lascia fluire quella voce nella propria vita, come la sintesi di milione di anime riunite in una, con l’auspicio del bene comune.

Giorgio sesto, figlio di Giorgio quinto, diventerà un emblema per chi, come tutti i comuni mortali, non cresce nelle condizioni di ricevere l’eredità cui è destinato. Un uomo apparentemente senza velleità, convinto di non essere all’altezza, ridotto a cacagliare dalla più comune e banale storia di incomprensioni familiari, che trova in sé e chi crede in lui la forza per trasformare il suo destino, diventando uno dei sovrani forse più amati nella storia moderna.

Non so se sia a causa della mancanza di esempi altrettanto autorevoli e positivi, che in Italia non si raccontino simili storie, e soprattutto con simile maestria. Fatto sta che per la prima volta dopo tanto tempo si è visto un film meritevole dei premi ricevuti (e non solo di quelli), recitato da dio, scritto con dei regali controcazzi e diretto impeccabilmente.

Memorabile la scena in cui la neo-regina Elisabetta, sua moglie, lo accarezza amorevolmente per sorreggerlo in un momento di sconforto, imperdibili quelle in cui Berty, come lo chiama il suo aiuto-logopedista, intercala ogni sorta di volgarità alle parole che non riesce a pronunciare, per rendere più fluidi i suoi discorsi.

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Habemus Papam

di Maria Elena Napodano (gliStregatti)

Sono andata a vedere Habemus Papam pensando di assistere ad una critica feroce, una satira sconsiderata e profetica su un mondo, quello del Vaticano, sorretto da regole contorte che basassero strategie politiche e comunicative su iniquità e brama di potere, e la prima cosa che posso dire è che da questo punto di vista sono rimasta delusa.
Niente complotti, niente manipolazioni, niente subdoli sarcasmi.
La storia gira intorno ad un piccolo uomo che, contro ogni pronostico, viene eletto papa da un conclave in terribile imbarazzo, per non aver trovato possibilità minime di accordi su nomi significativi, e che declina verso una comoda e conveniente sistemazione di breve termine. Una sistemazione che, di punto in bianco, catapulta la vita di un cardinale qualunque nella Storia, con la comune consapevolezza che di meglio non sarebbe stato possibile fare.
Comincia così la vicenda di uno strepitoso Michel Piccoli, che lancia un urlo da posseduto al momento della proclamazione, e che non si affaccerà al balcone della ribalta mediatica se non alla fine, quando annuncerà che non intende accettare la nomina a sommo pontefice, perché non si sente in grado di reggere un ruolo per il quale Dio avrebbe visto in lui qualità che in realtà egli pensa di non possedere.
La fine, ma proprio la fine di tutto, è quella ipotizzata dallo scenario conclusivo, nel quale una musica corale ed inquietante lascia di stucco ed inorridito, chiunque troverebbe assurdo e raggelante il fatto che, all’improvviso, milioni di fedeli possano ritrovarsi senza il bene-rifugio di una fede troppo spesso messa alla prova e bisognosa di un riferimento iconografico: la figura di una guida spirituale che dica loro cosa fare, in cosa credere, come mettere in atto un qualsivoglia principio da seguire per realizzare le proprie aspirazioni di militanti.
Balletti, partite di pallavolo intercontinentali, boccate di sigaretta, improbabili partite di scoponi scientifici, barzellette, è tutto ciò che Moretti mette in scena in un quasi patetico palcoscenico clericale lasciato scoperto da un qualunque siparietto.
Ecco quindi che dopo un inizio un po’ lento, in perfetto stile Sacher, prende il via una commedia decisamente divertente, intervallata da spezzoni di vita di un non ancora papa che riesce a dileguarsi (con un espediente scenico abusatissimo) ed andare in cerca di risposte che trova solo in un mondo del tutto immaginario, in cui si reinventa attore e poi semplice spettatore di una commedia di Cechov (drammaturgo guarda caso riconosciuto come sapiente de-scrittore della più disperata confusione spirituale), momento durante il quale, novello Gesù Cristo nella sua ultima cena, viene tradito e riaccompagnato di forza nelle sue stanze, dove, ci si aspetta, si deciderà finalmente a compiere i suoi doveri di capo della Chiesa.
Emozionante e disarmante è la scena in cui Piccoli continua a girare sull’autobus, provando e riprovando il discorso che avrebbe tenuto al momento della sua proclamazione ufficiale. Da Moretti stesso definito come indiscusso protagonista del film, Piccoli riesce a riappropriarsi con timida determinazione dell’attenzione del pubblico, a tratti distratto dalle peripezie cui lo psichiatra, chiamato in causa per aiutarlo a riabilitarsi, sottopone i diretti discepoli del clero, nel frangente in cui ancora non si sa il da farsi, e si attende fiduciosi il rientro in carica dell’eletto, illudendosi di vederlo passeggiare nelle sue stanze, dove un fantoccio è costretto a simulare la sua presenza, proiettando la sua ombra sulle tende delle camere private del papa.

E proprio quando la guardia svizzera, che sostituisce il vero papa, comincia a sollazzarsi nelle deliziose cibarie e bevande che gli vengono somministrate, parte la struggente Todo Cambia di Mercedes Sosa, finita chissà come nel lettore cd dello studio del Santo Padre, accompagnandoci verso la scena in cui la novella santa inquisizione irrompe nel teatro in cui va in scena Cechov, perlustrando ogni poltrona a tempo di un orrido ritmo che fa scostare le tende dei palchetti tutti contemporaneamente, come in un robotico e militaresco raid contro un presunto terrorista, messo in atto da una sequela di guardiani alla ricerca del fuggiasco.

Ma lui li gabba. Attende proprio il momento dell’affaccio ufficiale al balcone, per annunciare al pianeta che non se ne fa nulla, cosa che chiunque, dotato di una semplice e disarmante umiltà, dovrebbe saper dire nel momento in cui sapesse di non essere all’altezza, seppur di fronte ad aspettative gigantesche come quelle di un popolo che chiede solo di essere guidato. E questo, forse, è il monito più evidente, che Moretti propina in modo sobrio, caustico ed elegante, senza quei proclami indignati ai quali ci aveva morbosamente abituati.

M.e.N.
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18 maggio 2011

Il marito perfetto, di Lucas Pavetto (Trailer ufficiale HD)

Lunga gestazione per il nuovo cortometraggio di Lucas Pavetto (Il lercio). A novembre 2010 vi annunciammo l'inizio delle riprese e la pubblicazione del teaser de "Il marito perfetto" ed oggi siamo in grado di pubblicare il trailer ufficiale.
Fonti autorevoli ci assicurano che per fine giugno potremo assistere per intero alla vicenda sanguinosa dei giovani sposi in relax nelle campagne marchigiane.
Interpretato da Damiano Verrocchi, la bellissima Crisula Stafida e Stefano Jacurti, "Il marito perfetto" è una grossa prova per Lucas per il quale, dopo il cortometraggio "Il lercio" e il poliziesco "Josh Jasmer", è giunta l'ora di dimostrare al pubblico di essere un vero professionista.
"Il marito perfetto" è anche il primo film prodotto dalla nuova casa di produzione di Lucas, la CINEVICE, ed è completamente girato in digitale full HD.


lucaspavetto.com
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17 maggio 2011

TinTin di Steven Spielberg: il primo teaser trailer

Ed eccolo qua, l'hanno fatto davvero.
Llo dimostra questo primo teaser trailer. L'adattamento cinematografico del celebre fumetto di Hergè che porta la firma di Steven Spielberg è in fase di post produzione e se ne prevede l'uscita negli USA non prima del 28 dicembre 2011.
Il film sarà interpretato da Jamie Bell, Daniel Craig, Andy Serkis, Simon Pegg, Nick e Mackenzie Crook.


Ad occhio e croce sembrerebbe un misto tra CGI e Motion Capture, un po' come le ultime cose fatte da Robert Zemeckis (Christmas Carrol, Beowulf, Polar Express). I personaggi sembrano esserci tutti - il cagnolino, Dupont e Dupond - e almeno l'effetto nostalgia-di-Supergulp questo trailer sembra averlo provocato.
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16 maggio 2011

MWF 2011: Ecco i risultati ufficiali!

Ecco i risultati ufficiali - non exit poll, proiezioni o intention poll - che tutti aspettavamo.
Poche sorprese e qualche piccolo errore di trascrizione.
A Napoli vince Travel Companions senza andare al ballottaggio.
Andiamo avanti!!!
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Barba coniglia.

Non è che abbia capito molto del regolamento di questo video contest. Fatto sta che il video “Che barba” realizzato con l’attiva collaborazione della giovanissima Marianna il giorno dopo la mia dimissione dall’ospedale (piccolo intervento), è oggi sul sito della rai e della trasmissione di Radio 2 “Il ruggito del coniglio” (la migliore in assoluto della nostra).
Non sono nemmeno informato su quale sia il premio in palio, ma spero in un incontro diretto con Antonello Dose e Marco Presta, miei miti da anni.
Il concorso è anche legato al Bellaria Film festival, che comunque è un bel festival.

Se vi va fate un salto a questo link e votate il video, perchè probabilmente vince il più votato...credo.
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12 maggio 2011

Italians at work: film italiani in preparazione.

di Ferdinando Carcavallo

Sbirciando un po’ tra i titoli in post produzione dei registi italiani, oltre agli attesissimi nuovi film di Sorrentino (in concorso a Cannes) e Garrone, ci sono diversi progetti che appaiono interessanti.

L’arrivo di Wang: è il nuovo film di fantascienza dei Manetti Bros in cui si fa un gran uso del 3D (non quello stroboscopico ma inteso come Computer Grafica) con Ennio Fantastichini e con una trama abbastanza intrigante: si parla di alieni tenuti in ostaggio dai servizi segreti.

La Kriptonite nella borsa: è il titolo del film di Ivan Cotroneo tratto dal suo bestseller del 2010. Il film è attualmente in lavorazione e nel cast compare Valeria Golino. Per Cotroneo è il debutto come regista.

Mio Nonno: ovvero Abel Ferrara’s grandfather, è il secondo film italiano del regista americano (dopo l’invisibile “Napoli Napoli Napoli”). Nel cast Riccardo Scamarcio e Peppe Lanzetta. La storia di Abele Ferrara (1890-1930), nonno di Abel, che ai primi del secolo scorso muove da Sarno per raggiungere la California dove farà fortuna coi primi vitigni doc, e poi si stabilisce a New York, dove soccombe (economicamente) anche lui alla grande depressione del ’29. Le riprese non sono ancora iniziate.

Il volto di un’altra: il nuovo film di Pappi Corsicato, a tre anni dall’ultimo Il seme della discordia, vede nel cast Laura Chiatti e Alessandro Preziosi. Ancora in preparazione

A.C.A.B. (ALL COPS ARE BASTARDS): “l refrain di un celebre motivo skin anni Settanta diventa richiamo universale alla guerra nelle città, nelle strade.” Si tratta del film di Stefano Sollima (regista del “Romanzo Criminale” televisivo) i cui protagonisti, Michelangelo, «Drago» e «lo Sciatto», sono tre «celerini bastardi» che “sono odiati e hanno imparato a odiare”. Politically incorrect. Nel cast (i soliti) Pier Francesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini.

E’ stato il figlio: Daniele Ciprì, senza Maresco, dirige Toni Servillo in un film ambientato nel quartiere Zen di Palermo. “Un giallo surreale e metafisico.” In preparazione.

Scossa: film in 5 episodi diretti da 5 grandi registi che raccontano il terremoto ( e il successivo maremoto) che cento anni fa devastò Messina e Reggio Calabria con ben centomila morti. I registi in questione sono Andrea Frezza, Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Francesco Maselli e Nino Russo, mentre nel cast troveremo Massimo Ranieri, Paolo Briguglia, e Amanda Sandrelli.Il film è in post produzione.

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11 maggio 2011

Fontana & Stasi: Benvenuti a Lampedusa

Nonostante la crisi di Governo, nulla sembra scalfire i progetti orditi dal Cavaliere per riabilitare l'immagine di Lampedusa in vista dell'imminente stagione turistica.
Lusso, benessere, prelibatezze culinarie, campi da golf, scintillanti case da giuoco e sgravi fiscali che vi faranno dimenticare le oasi elvetiche! Un crogiolo di cultura, un approdo felice su cui veglia ridente la Statua delle Libertà!
Un colossale disegno teso a riportare l'isola "al Paradiso che era e che è sempre stato"!
Preparatevi a tuffarmi in una vacanza indimenticabile... La più eccitante della vostra vita!
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10 maggio 2011

Le grandi classifiche di KZO: i migliori film di fantascienza di sempre e per sempre (3/3)

di Flavio Ignelzi & Kzo.

È con gagliarda eccitazione e velato rammarico che vi annunciamo il gran finale del premio KinemaZone, che ribattezzeremo per l’occasione ‘Hot Water Discovery Competition’ in considerazione dei risultati raggiunti. Ci sono volute ben 24 classifiche e un lavoraccio costato giornate di ferie e nottate di lavoro per ottenere un verdetto che già sapevamo tutti.
Cioè, roba degna dei migliori Festival di Sanremo (ma senza le mazzette, purtroppo).

Ora, prima di immergerci nell’adrenalinico countdown delle 15 posizioni definitive, ringraziamo le 25 menti illuminate (per 24 top-ten, perché una è scritta da due, cioé invece di farne due ce ne hanno mandato una sola, chiaro?) che hanno reso possibile tutto ciò (lacrimuccia di commozione):


Claudio “Greg” Gregori, Ferdinando Carcavallo, Michele Salvezza, Simone Lando, Omar Pesenti, Angelo Mozzillo, Gabriele Niola, Renato Lori, Giuseppe Cozzolino, Rosario Gallone, Giancarlo Fontana & Giuseppe Stasi, Federico Greco, Enrico Caria, Lucas Pavetto, Alessandro Zoppo, Maria Elena Napodano, Pasquale Alfuso, Luca Napoletano, Marco Spagnoli, Arturo Lando, Francesco Maria Landolfi, Alessio Giorgi, Flavio Ignelzi, Doc Manhattan.

Se la vostra vena masochistica non è satolla, e avete desiderio di approfondire le singole patologie sci-fi, potete consultare addirittura le classifiche personali ai seguenti indirizzi:


Bene, amato popolo, fedele appassionato di film fantascienzi, è giunto il Gran Momento. Reggetevi forte sulla sedia, indossate gli occhialini 3D e gustatevi i

:: I SUPER MAGNIFICI 15 (PREMIO “HOT WATER DISCOVERY COMPETITION”)::

15 - Aliens - Scontro Finale (James Cameron, 1986)
Per fare un massacro grande, ci vuole un pennello grande. Per chi non lo avesse capito la Weaver è un uomo.

14 - Solaris (Andrej Tarkovskij, 1972)
Chi è arrivato alla fine del film conferma che si tratta di fantascienza.

13 - La Cosa (John Carpenter, 1982)
Dopo questo film la Lega Del Cane si è schierata contro l’utilizzo del lanciafiamme in veterinaria.

12 - Ultimatum Alla Terra (Robert Wise, 1951)
Gli alieni atterrano con un tendone del circo Togni e rovinano il pic-nic ai terrestri. Klaatu, Barada, Nikto!

11 - L'invasione degli ultracorpi (Don Siegel, 1956)
E poi hanno anche il coraggio di chiederci perché odiamo le verdure.

10 - Brazil (Terry Gilliam, 1985)
Classico di matrice orwelliana, durante il carnevale di Rio viene proiettato su maxischermi quando è necessario placare gli eccessi dell'euforia.

9 - L'Esercito delle 12 Scimmie (Terry Gilliam, 1995)
Bruce Willis sbava e Brad Pitt scatta per i tic. Ma uno normale no?

8 - Ritorno al futuro (Robert Zemeckis, 1985)
Non approfondisce adeguatamente il complesso di Edipo, nonostante il viaggio nel tempo.

7 - Metropolis (Fritz Lang, 1927)
Il film con lo spogliarello di Caterina (la robot diventata poi celebre grazie ad Alberto Sordi).

6 - Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, 1977)
Neanche Giacobbo sarebbe stato capace di costruire una puntata di Voyager sugli alieni partendo dal purè di patate e da 5 note di tastiera bontempi.

5 - Alien (Ridley Scott, 1979)
A cena mai esagerare con la peperonata, soprattutto se si è in viaggio su un’astronave nello spazio.

4 - The Matrix (Wachowski Bros, 1999)
Ricorda: il cucchiaio non esiste! Per gli amanti del brodo si prospettano tempi duri.

3 - Guerre stellari (George Lucas, 1977)
L'unico film in cui ogni razza aliena parla la propria lingua e tutti si capiscono.

2 - Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
Nel futuro procuratevi un ombrello.

1 - 2001 - Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968)
Cioè, tutto ’sto casino per una pietra?

:: MENZIONI SPECIALI D’ONORE ::
Per fare opera meritoria e non dimenticare gioielli segnalati dalla Sacra Giuria dei 24 (ok, 25) nelle classifiche personali/individuali/singole, abbiamo istituito delle Menzioni Speciali D’Onore, per ricordare i film che “qualcuno ha messo al primo posto ma che non sono entrati nei Top 15” (dovremmo smetterla con ‘sta storia dei titoli autoesplicativi), poi i piazzamenti del nostro amato cinema italiano tricolore (che nella fantascienza non è che si è distinto proprio molto a livello internazionale, diciamo certamente è andata meglio con la commedia sexy con le docce) e il regista più votato dai giurati-giurun-giuretta. Ecco a voi le quattro Menzioni risultanti.

Qualcuno lo ha messo al primo posto, ma non è entrato nella TOP 15
Phase IV (Saul Bass, 1974)
In Phase IV ve la dovrete cavare da soli. Nessuno starà lì a darvi indicazioni sul da farsi o anche solo una pacca sulla spalla per tirarvi su il morale. Le poche parole che vi verranno rivolte non vi diranno niente, quelli a cui vorrete affidarvi per trovare una via d’uscita vi abbandoneranno, l’unico braccio che vi verrà teso in segno di aiuto si ammalerà e si sfalderà marcendo. Tutto quello che vi sarà sembrato importante verrà spazzato via da ciò che avete sempre considerato irrilevante. E quando ormai soli, abbandonati nel silenzio del deserto, arriverete alla fine del film, allora vedrete partire i titoli di testa, e realizzerete di essere solo al punto di partenza, e che vi tocca cominciare tutto daccapo. Magari soffermandovi prima un attimo a meditare su cosa è accaduto e perché eravate lì. Il film è tutto su YT diviso in 9 parti.


1997 Fuga Da New York (John Carpenter, 1981)
Se il cinema fosse un uomo, 1997 Fuga Da New York sarebbe il testosterone. Un protagonista rozzo, afono e orbo recupera il Presidente (“Presidente di che?”) caduto con l’aereo in un carcere. Cioé, il Presidente è in carcere e tu che fai? Lo salvi? Non ho parole. Ha avuto anche un seguito/remake, utilizzato a Guantanamo quando si vuol essere particolarmente brutali con i detenuti.



Miglior piazzamento italiano tricolore
L’ultimo uomo della terra (Ubaldo Ragona, 1964)
Ecco come risolvere il problema del traffico a Roma. Il baffetto aristocratico di Vincent Price batte al fotofinish il capello ossigenato di Marcello Mastroianni (miglior secondo piazzato italiano con La Decima Vittima di Elio Petri).





Miglior regista di Sci-Fi del mondo intero

Ridley Scott (South Shields, 30 novembre 1937)
Immenso regista e produttore britannico, marito di Giannina Facio (“Vacanze di Natale 90”) e autore tra gli altri di capolavori come L’Albratoss, Soldato Jane e Hannibal.






Bene, siamo giunti alla fine. Grazie a tutti i lettori per l’attenzione concessaci così, a cuor leggero.
Ci vediamo in un futuro prossimo o alternativo per altre mirabolanti classifiche e avventure.
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09 maggio 2011

Zooschool - quando il precariato diventa horror

Non amo tanto il cinema horror, ma mi esaltano le produzioni indipendenti, soprattutto quelle italiane. Zooschool è un progetto di film low budget prodotto con il sistema dei co-producer: i cast artistico e tecnico del film sono diventati parte attiva della produzione del film (co-produttori) e il loro lavoro viene quantificato in una quota percentuale di proprietà del film stesso.
Ora però l'autofinanziamento non basta più e la produzione del film, mettendo in campo l'ennesimo neologismo di "crowdfunding", cerca finanziamenti in rete ai privati attaverso la piattaforma IndieGoGo. In questo modo chiunque, tramite un sistema di contributi, può diventare produttore del film, sostenerlo, pubblicizzarlo fin dalla preproduzione, diventando parte attiva del processo, attraverso visite sul set, durante il montaggio, ricevendo il DVD direttamente a casa.
Niente di nuovo, ma se il progetto vi piace e il teaser/presentazione del progetto vi interessa, allora potrete decidere di aiutare i produttori Indica e Epica Film a realizzare il progetto.

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06 maggio 2011

Bop Decameron: Roberto Benigni reciterà in un film di Woody Allen

La voce circolava già da un po', ma oggi sembra essere contornata da un alone di ufficialità maggiore, visto che l'autorevole Repubblica lo da quasi per certo.

La notizia è che Roberto Benigni sarà interprete (protagonista?) del prossimo film di Woody Allen girato in Italia dal titolo Bop Decameron (già The wrong picture come precedentemente annunciato).

Oltre al nostro Roberto al film dovrebbero partecipare anche Jesse Eisenberg (The social network), Alec Baldwin, Penelope Cruz e lo stesso Allen.

Roberto Benigni è assente dal grande schermo dal 2005, l'anno de "La tigre e la neve" e questo ritorno in un film di quello che il comico toscano ha sempre considerato un maestro potrebbe segnare un buon rilancio anche in campo internazionale (forse più dell'Oscar).

Nel film "Tutto Benigni dal vivo" del 1983 Roberto Benigni, alla domanda se fosse lusingato di essere considerato il Woody Allen Italiano, rispondeva di preferire essere ricordato come la Anna Magnani austriaca, o il Mastroianni svizzero.

Intanto Allen si prepara a presentare a Cannes il suo nuovo Midnight in Paris, con Owen Wilson e Carla Bruni (ma alla fine c'è?) che uscirà in Italia il 14 ottobre.


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Il NapoliFilmFestival 2011 spostato a settembre

Il Napoli Film Festival 2011 non si svolgerà nella consueta data di giugno ma nella seconda metà del mese di settembre, nel periodo compreso tra la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival del Film di Roma.

La decisione è stata presa dalla direzione del Festival anche per contribuire ad una più organica distribuzione nel corso dell’anno degli eventi culturali di maggior rilievo a Napoli e in Campania.

L’edizione 2011 del Napoli Film Festival si svolgerà come di consueto a Castel Sant’Elmo dove già nel 2010 la data di settembre aveva fatto registrare un’ottima risposta di pubblico con la rassegna “Cinema al Castello”.

I termini di scadenza dei bandi dei concorsi "Europa, Mediterraneo" e "SchermoNapoli" sono quindi prorogati al 31 maggio 2011, quelli del concorso fotografico "FOTOgrammi" al 15 giugno.

Tutte le info sui concorsi e la modulistica per la sottomissione dei lavori, sul sito www.napolifilmfestival.com
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05 maggio 2011

Le grandi classifiche di KZO: i migliori film di fantascienza di sempre e per sempre (2/3)

di Flavio Ignelzi

E siamo dunque al reparto tecnico/applicativo. Undici grandi amici, le grandi competenze dei grandi artigiani della Settima Arte, per dieci grandi classifiche. L’ho detto che sono grandi?
Registi, scenografi, sceneggiatori, docenti di Scuola del Cinema, stuntman: una sfaccettata congrega di professionisti che ha un solo scopo nella vita: emozionare lo spettatore (e fare dei soldi).

Membri onorari del reparto tecnico-applicativo:

:: Claudio Gregori :: in arte Greg, autore, attore, musicista, conduttore, capo indiano e forse dimentico pure qualcosa. Per il cinema, assieme a Lillo, produce i migliori trailer radiofonici che siano stati mai realizzati.
:: Michele Salvezza ::
regista napoletano pluripremiato del quale ricordiamo il bellissimo “Sounds of life” e il videoclip “La storia del perdente ” del gruppo La Resistenza.
:: Omar Pesenti :: promettente regista bergamasco autore di originalissimi cortometraggi come “Ventisette minuti di purezza” e “(un)useful mind
:: Angelo Mozzillo :: regista casertano autore del corto “Domenica m’innammoro”, ma anche blogger di comprovato talento (digiblues.wordpress.com)
:: Renato Lori :: scenografo cinematografico e teatrale (ha lavorato, tra gli altri, ne “Il Padrino Parte III”, “Prima Del Tramonto”, “La Vita Come Viene”, “Il Verificatore”)
:: Giuseppe Cozzolino :: co-fondatore dei network Napolinoir e Mondo Cult, scrittore, saggista, giornalista, è l’apprezzato sceneggiatore di “Le avventure di Argos 7
:: Rosario Gallone :: regista brillante e sobrio docente alla Scuola del Cinema Pigrecoemme, ma anche conduttore della trasmissione televisiva “The Others” (www.theothersmag.com)
:: Giancarlo Fontana & Giuseppe Stasi :: coppia di filmaker materani giunti al successo col pregevolissimo “Inception Made in Italy” (ma ricordiamo anche “La Catena III” e “Il Processo Ruby”)
:: Federico Greco :: regista per il piccolo e il grande schermo: suoi “Stanley And Us”, “Road To L. - Il Mistero di Lovecraft” e “Quilty” .
:: Enrico Caria :: regista e sceneggiatore di commedie nere e satiriche (“Diciassette”, “Carogne”, “Blek Giek”) e del docu-film “Vedi Napoli e poi muori”
:: Lucas Pavetto :: di origini argentine, uno dei più eclettici filmaker della scena italiana. Suoi titoli significativi sono “Il lercio”, “Il cerchio dei morti” e l’attesissimo “Il marito perfetto”.

I magnifici 10 del reparto tecnico-applicativo
1) 2001 - Odissea nello spazio
2) Alien
3) Guerre Stellari
3) Blade Runner
4) Solaris
5) Incontri ravvicinati del terzo tipo
7) Matrix
8) La Cosa
9) L’Esercito delle 12 Scimmie
10) Ultimatum alla Terra

Per chi non lo sapesse, l’idea di una hit-parade dei film di fantascienza più bellissimi assai di tutti i tempi non è proprio una cosa originalissima (l’avranno avuta giusto qualche altro migliaio di altre riviste/siti/quotidiani/istituzioni/sagre della porchetta, così, a naso, suppergiù).
Noi che siamo curiosi & spioni (e per ingannare la spasmodica attesa del listone finale che ci logora l’anima e lo stomaco come un alien cresciuto male) abbiamo pensato di sbirciare i titoli delle altre classifiche, segnalando quelli che per qualche mistero degno di Giacobbo non sono stati menzionati dai nostri superespertoni-oni-noi.
Iniziamo con gli inglesotti, freschi di matrimonio, del Guardian: Occhi bianchi sul pianeta terra (The Omega Man, 1971) di Boris Sagal, nessuno dei nostri se l’è calcolato, benché sia una delle migliori riduzioni del capolavoro di Richard MathesonIo sono Leggenda” (in posizione più bassa c'è l'italianissimo "L'ultimo uomo della terra" di Ubaldo Ragona).
La NASA, poi (si, proprio l’agenzia governativa per il programma spaziale più importante del mondo), ha stilato una classifica di film basandosi sulla verosimiglianza tecnologica delle pellicole del grande schermo. Il vincitore assoluto (Gattaca) è presente in una qualche classifica (il buon Carcavallo, se non erro), ma Contact (1997) di Robert Zemeckis, che è piaciuto tanterrimo agli scienziati ammerigani, è rimasto in un angolino buio del nostro dimenticatoio.
Per IMDB (The Internet Movie Database), infine, abbiamo disonorevolmente dimenticato le pip.. ehm, congetture mentali di Donnie Darko (Richard Kelly, 2001) e soprattutto lo sfigato Wall-E (Andrew Stanton, 2008) che, in rappresentanza del cinema d’animazione tutto, in un sol coro con Akira e Megamind, ci manda a quel paese al grido di “Abbiamo una dignità anche noi cartoni!”.

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Big House: Matteo Garrone gira a Napoli il nuovo film sulla televisione

Cominciano oggi a Napoli le riprese del nuovo film di Matteo Garrone (Gomorra, L'imbalsamatore, Ospiti), dal titolo “Big House”. Le riprese, tra il capoluogo campano e Roma, dureranno 11 settimane.
Prodotto da Domenico Procacci per Fandango e dallo stesso Garrone per Archimede Film, il film si avvarrà della collaborazione di Ugo Chiti e Massimo Gaudioso per la sceneggiatura e Marco Onorato per la fotografia. Nulla ancora è dato di sapere riguardo la trama, se non che sarà una storia ambientata nel mondo dell’entertaiment televisivo italiano per riflettere sui discutibili effetti che la televisione suscita sulle coscienze dei telespettatori. Intanto Gomorra, il successo del 2008 di Garrone tratto dal romanzo di Roberto Saviano, si appresta a diventare un serial televisiva probabilmente per la regia Stefano Sollima ("Romanzo criminale - la serie")
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04 maggio 2011

Le grandi classifiche di KZO: i migliori film di fantascienza di sempre e per sempre (1/3)

di Flavio Ignelzi

Il clima elettorale di questi giorni ha fatto venir voglia anche a noi di KinemaZone di eleggere qualcosa di importante e duraturo. Per mantenere una continuità con la politica italiana, abbiamo scelto il miglior film di fantascienza.
Così, con slancio imperituro e privi di finanziamenti pubblici, abbiamo interpellato gli amici (gli amici di amici, gli amici di amici di amici, i conoscenti) della redazione, dotati di maggior sagacia e autonomia di pensiero, ed è stato chiesto loro di segnalare i dieci film sci-fi più bellissimi di sempre, senza alcun criterio (cioé, nel senso che non sono stati indicati criteri particolari).
Difficile? Pare di no. Anzi. Quasi semplice.
Infatti ci sono giunte graduatorie pesate, elenchi piatti, liste di nove titoli, ex equo, classifiche con posizioni mancanti, buste con denaro e teste di cavalli nel letto.
Alla fine siamo riusciti ad elaborare, applicando gli stessi brogl... ehm, regole elettorali della nostra amata Repubblica, una classifica generale totale intergalattica di venti tituli (altro che l’Inter di Mou).
Le regole sulla sua stesura sono conosciute solo agli appartenenti alla loggia massonica C-3PO.
Dunque, in questa prima tornata elettorale, pubblichiamo la classifica risultante dalle preferenze del reparto neurale criticoso (blogger, critici, giornalisti, pensatori, esperti di enigmistica); nella prossima, invece, toccherà al reparto tecnico/applicativo spinto (filmaker, registi, scenografi, sceneggiatori, orsi ballerini). Nella terza il classificone-one-one, con commenti, osservazioni, menzioni e minzioni.
Per adesso è tutto. Hasta la vista, baby.

Membri onorari del reparto neurale-criticoso:

:: Doc Manhattan :: il suo Antro Atomico (docmanhattan.blogspot.com) è uno dei più pheeghi del web;
::
Flavio Ignelzi :: scrive su Kinemazone, su Salad Days Magazine e su ogni superficie che lo permette;
::
Alessandro Zoppo :: un blogger per dare sfogo agli istinti cinematografici più bassi (melquiadesestrada.blogspot.com);
:: Maria Elena Napodano :: una delle tastiere più pungenti (ahi!) della rete (glistregatti.wordpress.com);
::
Pasquale Alfuso :: cinefilo accanito, appassionato di fantascienza, conosce a memoria tutti i film della classifica ed i tg mediaset degli ultimi 5 anni;
::
Luca Napoletano :: attore cantante rock di matrice Plantiana figlio di nessun'arte, network engineer di professione, cinefilo stendhaliano, appassionato di passioni;
::
Simone Lando :: impiegato di concetto, amante del post-punk, della cassata siciliana e del cinema in generale;
::
Ferdinando Carcavallo :: siete su KinemaZone e non lo conoscete? Le parole chiavi che avete usato? Travel Companions? Un Pazzo Indietro? Due Punto Zero?;
::
Marco Spagnoli :: vive nel cinema (non nel senso che dorme sulle poltrone), ne scrive e ne racconta le gesta più gloriose usando supporti come carta stampata, televisione e, naturalmente, la rete;
::
Arturo Lando :: professa di Cinema all'Università di Napoli, scrive e parla parla parla... mai a sproposito;
:: Gabriele Niola :: ha capito quasi tutto del cinema, della rete e dei new media. Il suo blog (sonovivoenonhopiupaura) è la realizzazione del sogno americano dei blogger cinefili;
:: Francesco Maria Landolfi :: un anziano cine-blogger. Il suo www.ilcinemasecondome.net è citato in molti compendi critici e in non poche cartelle della polizia postale;
::
Alessio Giorgi :: perfetto youtubber probabilmente romano, ma non ne siamo sicuri. Il suo canale è oredor(r)ore.

I magnifici 10 del reparto neurale-criticoso
1) Blade Runner
2) 2001 - Odissea nello spazio
3) Guerre stellari
4) Matrix
5) Metropolis
6) Ritorno al futuro
7) Aliens - Scontro Finale
8) L'invasione degli ultracorpi
9) Brazil
10) Alien

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