29 dicembre 2011
21 dicembre 2011
Ricomincia Travel Companions e brillano le frecce per l'emozion
16 dicembre 2011
Puzzette, checche e parolacce: la nuova comicità di Super G
Lo so. Per “etica professionale" dovrei astenermi dal criticare altre web serie, ma non riesco proprio a tacere.
Non posso crederci io, non ci credono altri (Gabriele Niola su PuntoInformatico, ad esempio) e soprattutto non possono crederci gli autori di Super G (chiunque essi siano). L’impressione che si ha (se non si vuole pensar male) è che questa web serie sia stata fatta tanto per fare una cosa, per mettere un segnaposto nella produzione web. I dialoghi dei protagonisti non hanno nulla a che fare con il contesto (mal) costruito. Potrebbero essere messi in bocca a due poliziotti, muratori, impiegati, galeotti o qualsiasi coppia di personaggi, ma perché proprio due urban rangers? Sorvoliamo poi sulla rappresentazione macchiettistica dell’omosessualità, fuori tempo massimo e soprattutto inefficace ai fini del divertimento.Se anche volessimo fare una valutazione puramente tecnica, anche da questo punto di vista il tutto ci appare abbastanza superficiale. La fotografia saturata (cross-processing) è un ennesimo tentativo di far passare la serie per una operazione vintage. Ci riescono molto meglio "Gli inbattibili cinque", che almeno non sono volgari e hanno inventiva da vendere.
15 dicembre 2011
Dracula 3D di Dario Argento - il pre-teaser
13 dicembre 2011
MIB (Men in Black) 3 - Trailer Italiano
11 dicembre 2011
Dance with Travel Companions
05 dicembre 2011
"La Luna" di Enrico Casarosa in corsa per gli Oscar.
02 dicembre 2011
Anteprima Travel Companions Bassa Stagione!!
26 novembre 2011
41° Parallelo: Il Napoli Film Festival porta i film dei giovani partenopei a New York
25 novembre 2011
16 novembre 2011
Il trailer di Napoletans
14 novembre 2011
Ispettore Coliandro: un personaggio in cerca d'autore.
13 novembre 2011
02 novembre 2011
Amici di letto (Friends with benefits)
Quel bel pezzo di ucraina della Milena Markovna Kunis fa vedere anche più fondoschiena che nel Cigno nero, e siamo tutti veramente contenti, fino a 3/4 del film, quando inizia l’inevitabile parabola discendente di tutti i fragili pilastri di una classica commedia americana leggera.
Nonostante le promesse della protagonista, ammesso che esista davvero qualcuno disposto a scaricarla, di sentimentale c’è parecchio, ma anche di realistico e riflessivo. Difficile crederci, chiaro, eppure, lungi dal rivelarci quale sia il segreto per far funzionare un rapporto, il film riapre la questione annosa che turba tutti coloro che negli ultimi anni inseguono l’utopia di un rapporto gratificante e autentico allo stesso tempo: si può essere solo amici con chi si trova attraente? E se uno o una ti attrae, è veramente solo amicizia? Fonti informate mi assicurano che non c’è niente di più rigenerante di un paio di braccia accoglienti che si lasciano andare ad un’intimità confortante e gratuita, e che sia possibile lasciarsi da buoni amici senza essere in realtà stati insieme. E sicuramente se a qualcuno è successo, vuol dire che è possibile.
Il guaio arriva quando uno solo dei due si innamora, cosa che per fortuna nel film succede ad entrambi… sospiro di sollievo. Immaginate dover invece raccontare la classica situazione in cui lei rinfaccia a lui quelle cose che un uomo non dice mai, ma che la donna capisce lo stesso, perché lei è donna, oppure il caso in cui lui ti usa per sfogarsi e poi non ti richiama neanche per dirti uno squallido grazie (e chi ci è passato sa cosa intendo)? Impossibile non impelagarsi in un’altalena di imbarazzanti sviluppi che sarebbe impossibile raccontare senza un vero regista, dei personaggi credibili ed una sceneggiatura degna di tale nome, ossia nel film del quale parliamo. Intanto, nel tentativo di rispondere all’ennesima profonda provocazione di questa ridicola commedia, mi sono ritrovata a commuovermi, ma non quando i protagonisti fanno l’amore, per la prima volta, senza trascendere in performance fini a sé stesse. Bensì quando, all’inizio della loro relazione sessuale, si sprigiona fra i due quella liberatoria franchezza con la quale iniziano a scambiarsi opinioni e segreti, a rinfacciarsi abitudini e fastidi, lati oscuri e semplici antipatie, tendenze e consigli sessuali, particolari intimi e tutti quei dannati piccoli episodi dell’infanzia, mai veramente superati.
Confesso che mi sono domandata: è colpa di un film osceno e artificioso, o è plausibile dover riconoscere che, nella realtà, quando due vogliono stare insieme cominciano a fare tutt’altro, e cioè a recitare un copione in cui ognuno pensa di interpretare quello che crede l’altra persona voglia? Quindi bisognerebbe saper essere sé stessi fino in fondo, per essere felici, e soprattutto, last but not least, sarebbe necessario che nessuno dei due tentasse di cambiare l’altro, perché se ci si è messo insieme ci sarà un motivo, senza il quale farebbe meglio a cambiare completamente partner. E bisognerebbe pure non rinunciare al proprio modo di essere, pagando un prezzo che spesso è troppo alto per comprare l’amore di una persona cui, forse, non hai mai fatto conoscere chi veramente sei. Perché per stare insieme, che siano amici, compagni, fidanzati o trombamici, il piacere deve essere quello di stare con chi ci piace. O no? E tutto questo rimuginare, in virtù della visione di un film ottuso, assurdo e insensato, che non avevo niente di meglio da fare che guardare.
27 ottobre 2011
Voci migranti - Trailer
26 ottobre 2011
25 ottobre 2011
24 ottobre 2011
The Divide - Trailer
23 ottobre 2011
The Raven - Trailer
22 ottobre 2011
Killer Elite - Trailer
18 ottobre 2011
Napoli FIlm Festival 2011: Menzione impossibile.
Francesca Monaco, Luca Napoletano, Chiara Clemente, Ferdinando Carcavallo, Simone Lando |
Capito? Non ha detto mi è piaciuto “quei due in macchina” o "Travel Companions" ma i nostri cognomi. E senza nemmeno sbagliarli, come se ci conoscesse da tempo.
17 ottobre 2011
Vincitori e non solo del Marseille Web Fest
"The Big Dick Mike Show" vince il premio della giuria della prima edizione del Marseille Web Fest. Come tutti i premi assegnati anche questo non è scevro da polemiche e dissensi. C'è da dire che dalla sua la serie americana è senz'altro originale e ben realizzata (sia nella scrittura che nella recitazione) ma quello che più ha disorientato di questa scelta è la motivazione del presidente del festival Michel Reilhac che ha ritenuto la serie di Paul Jerome e Jermaine Jevon quella che tra tutte più si avvicina nella qualità a un prodotto cinematografico e televisivo. Come a dire che "The Big Dick Mike Show" era quella che meno sembrava una serie web. Tra l'altro mi sembra davvero una web serie nel senso più classico del termine. Giudicate voi stessi.
Tutto sommato è valsa la pena di esserci a questo importante evento in cui è stato tangibile più che mai che anche in Europa lo scenario dell'enterteinment sta profondamente cambianto. E, lasciatemi dire, non c'entra nulla col cinema e la televisione.
13 ottobre 2011
Siani e Gipi al Napoli Film Festival
12 ottobre 2011
Al via la XIII edizione del Napoli Film Festival
11 ottobre 2011
Web Serie italiane alla conquista della Francia
07 ottobre 2011
Ecco gli ospiti del Napoli Film Festival 2011
Quest’anno il Napoli Film Festival, che parte il 13 ottobre e si conclude martedì 18, punta su sei protagonisti del cinema italiano: Lino Banfi, Giorgio Faletti, Alessandro Siani, Paolo Sorrentino, Filippo Timi e Paolo Virzì.
Ad aprire le serate sarà giovedì 13 ottobre Lino Banfi che ripercorrerà la sua carriera, dagli inizi nell’avanspettacolo, al successo della commedia sexy degli anni ’70, fino alla sua carriera televisiva.
A seguire, venerdì 14 ottobre, un altro protagonista della comicità meridionale, stavolta giovanissimo: Alessandro Siani, reduce dal set di Benvenuti al Nord, il sequel del film che lo scorso anno ha sbancato il botteghino.
Da sabato 15 gli incontri proseguiranno con la formula “i film della mia vita”: i protagonisti delle serate discuteranno con il pubblico del proprio cinema ma anche del cinema che hanno amato e che ha influenzato il loro percorso artistico. La conversazione sarà accompagnata dalle clip dei film scelti dagli stessi ospiti per raccontare il loro rapporto con la settima arte.
Ad inaugurare la serie, sabato 15, sarà il regista livornese Paolo Virzì. Domenica 16 tocca invece ad un altro grande regista, Paolo Sorrentino, che dopo il successo di Cannes, è in uscita in questi giorni con This must be the place, il suo primo film realizzato negli Usa.
A chiudere gli Incontri ravvicinati sarà una serata doppia dedicata, lunedì 17, allo scrittore e attore Giorgio Faletti e a Filippo Timi, uno degli interpreti più intensi della nuova generazione di attori italiani.
06 ottobre 2011
Lanterna verde (Green lantern)
Già di suo Lanterna Verde non mi è mai stato troppo simpatico: un supereroe by Dc Comics (la stessa casa editrice di Batman e Superman) di origine extraterrestre, una sorta di superpoliziotto intergalattico, con poteri illimitati (o meglio, limitati solo dalla propria immaginazione), con un Anellone del Potere che va ricaricato periodicamente (più o meno come un cellulare, ma con un caricabatterie un po’ più ingombrante), declamante una formula ultra-kitsch come andava molto nella Golden Age, che per sconfiggere i cattivi non trova metodo migliore che materializzare martelloni e schiacciamosche giganti. È anche vero che negli ultimi anni il personaggio ha goduto di buoni cicli fumettistici, con delle saghe sci-fi scritte bene e degne di nota, ma il film di Martin Campbell (un grigio curriculum di 007 e Zorro alle spalle) ammoscia tutto. Pare che si cerchi di ricreare il piglio frizzante del primo Iron Man, ma il fallimento è inesorabile. In particolare una sceneggiatura elementare (nel senso peggiore del termine), piena di buchi, superficialità e dialoghi convenzionali, affonda un film che difficilmente riuscirà a fare da primo tassello per un universo di celluloide simile a quello che sta costruendo la Marvel. Ma, anche evitando i confronti con la diretta concorrenza, il film è semplicemente brutto e banale. Si salvano solo gli effetti speciali.
05 ottobre 2011
04 ottobre 2011
Le lezioni di cinema del Napoli Film Festival 2011
30 settembre 2011
Last Monkey
In bocca al lupo. Anzi, alla scimmia!
26 settembre 2011
Satanism for Dummies dal 2 ottobre
Realizzato come saggio di fine anno dalla scuola di cinema e televisione Pigrecoemme, il pilota di "Satanism for Dummies" è prima di tutto un'ottima notizia: le web serie non sono più un "fenomeno" legato alla febbre del social network, bensì una forma di espressione che anche le scuole di cinema (è già successo per la Cineteatro di Roma) la annoverano ufficialmente alla stregua di fiction, documentario e cortometraggio.
La comicità di S4D è per palati fini (ma non snob). Potremmo definirlo un horror comico, non necessariamente parodistico, anche se abbondano le citazioni cinematografiche (è la malattia di Rosario Gallone) sia nella scrittura che nei dettagli che vi divertirete a cogliere.
Il videoclip di "Zolfo e cioccolato", la canzone neomelodica di Joe Monaciello pubblicata sul web da Pigrecoemme ad agosto 2010, ha superato in poco tempo le 15.000 visualizzazioni e il personaggio di Jo, da molti erroneamente ritenuto reale, ha divertito un cospicuo numero di utenti di Facebook, sul quale ha un profilo alla pagina http://www.facebook.com/jomonaciello
Il pilota di "Satanism for Dummies" sarà in straming online dal 2 ottobre 2011 su http://www.pigrecoemme.com/blog e ovviamente su Facebook e Youtube.
22 settembre 2011
Indiscrezioni dal Napoli Film Festival 2011: i corti
21 settembre 2011
Esclusivo: La telefonata segreta.
14 settembre 2011
Il Web arriva al Roma Fiction Fest
La web serie arriva al RFF in due momenti. Il primo, in ordine di tempo, è intitolato "Spazio Web Series" (29 settembre, Auditorium Parco della Musica –Studio 3 ore 18:00) in cui Andrea Materia presenterà le web serie "Travel Companions" di KinemaZOne (sì sì, che ridete a fare?), "L'altra" di Riccardo Milanesi e "Panetteria Maiello" di Max Croci, con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.
Moviement 7: Coen Brothers
Parliamoci chiaro, la venerazione assoluta che nutro nei confronti dei fratelli Joel ed Ethan Coen mi rende complicato parlare in maniera lucida del settimo numero di Moviement, collana di cultura cinematografica edita dalla Gemma Lanzo Editore che chi segue KinemaZone (ma in generale chi si occupa di cinema in senso lato), dovrebbe conoscere bene.
Numero dedicato alla famosa coppia di registi/sceneggiatori/produttori di Minneapolis, quindi, i quali hanno raggiunto la vetta della celebrità hollywoodiana con i tre Oscar (film, regia e sceneggiatura non originale) per “Non è un paese per vecchi” (ma già in precedenza avevano vinto quello per la sceneggiatura originale di “Fargo”), i quali fin dagli esordi si erano conquistati un posto di riguardo nel cuore della critica con la vittoria del Premio della Giuria al Sundance Film Festival 1984 (con “Blood Simple - Sangue facile”) e successivamente con la Palma d’Oro a Cannes 1991 (con “Barton Fink”). Moviement dedica loro una monografia che raccoglie (come di consueto) saggi ed interviste che vale la pena leggere e conservare. In particolare, dopo un inizio affidato a Paul Coughlin che tratteggia la loro iperbole artistica, tocca ad Alessandro Baratti (direttamente dalla squadra de Gli Spietati) scendere a fondo sulla loro opera per ragionare sulla postmodernità del loro noir crossoverizzato. Douglas McFarland affronta i sottotesti morali di “Non è un paese per vecchi”, Gemma Lanzo scandaglia il versante della commedia (e le loro influenze storiche nonché blasonate), David Del Valle prova a dare nuove chiavi di lettura a “Il Grande Lebowski” e alla mitologia che il protagonista Dude si è costruito nel tempo (esiste addirittura una religione laica, la “Church of the Latter-Day Dude”, che cerca di coniugare Jeffrey Lebowski col Taoismo). Dopo l’approfondita analisi de “Il Grinta” da parte di Elena Dagrada e Gabriele Gimmelli, e le interessanti interviste di Alex Simon e Cole Haddon, si chiude con il solito apparato di Citazioni e Filmografia. Da sottolineare come questo sia uno di quei rari casi in cui si può consigliare a ogni tipo di lettore un saggio che per densità e approfondimento sembra indirizzato soprattutto agli addetti ai lavori. Come non fare i complimenti alla Gemma Lanzo Editore?
12 settembre 2011
Quindici minuti di applauso per GiPi
08 settembre 2011
Il marito perfetto in anteprima web
Consigliatissimo. Poi pi piacerebbe conoscere il parere di tutti.
Bad Teacher (recensione)
“Opere siffatte” avviliscono lo spettatore italiano il quale si trova inevitabilmente a chiedersi “Ma non eravamo noi i più bravi a fare le commedie?”.
Certo che eravamo noi, altro che. Come dice il mio amico Simone Lando, la commedia italiana è stata grande finché autori e registi hanno potuto contare su quei grandi caratteristi che provenivano dal teatro comico e facevano da cornice/contraltare agli attori principali. Gli americani hanno ancora la cultura del cinema di carattere ecco perché quelli che oggi sono attori protagonisti, divi superpagati, li si può vedere in ruoli di contorno (carattere) in film di qualche anno fa.
Cameron Diaz è stata la biondina carina e scemotta in molti film degli anni 00 ed oggi la vediamo mattatrice di una commedia dalle tinte forti e sboccata circondata da uno stuolo di caratteristi di prim’ordine. Come spesso succede alle bellezze del cinema americano (e alle donne vere), l’età matura ha reso la biondina di “Tutti pazzi per Mary” più sexy e certamente più intrigante.
“Bad Teacher”, comunque, è niente altro che una commedia, senza sottotrame e chiavi di lettura diverse da quella della storia raccontata (semplice e scontata), quindi annoverabile in quel cinema industriale di intrattenimento che troverebbe il suo contesto ideale più in una pay TV che in una sala cinematografica.
La storia è quella di un insegnante molto “scazzata” che, rimasta single e squattrinata, ha come unico scopo nella vita quello rifarsi il seno, cosa che la Diaz fortunatamente non ha fatto (ancora).
Nella sua semplicità, “Bad teacher” è un film godibilissimo. Si ride molto di una comicità popolare ma non volgare in cui parolacce, doppi sensi e macchiette sono elementi del contesto e non essi stessi le molle del divertimento.
Insomma, una barzelletta ben raccontata.
07 settembre 2011
L'arrivo di Wang. It-alieni a Venezia.
06 settembre 2011
Cose dell'altro mondo
Il film non si riscatta nemmeno nel finale, che comunque rappresenta la fine di una noiosa esperienza.
01 settembre 2011
L'ultimo terrestre a Venezia
Sito Web
Fandango su YouTube
31 agosto 2011
Il marito perfetto, di Lucas Pavetto (recensione)
Potrete vedere prossimamente "Il marito perfetto" in streaming su www.lucaspavetto.com e YouTube.
Interactive Horror Game
Il Napoli Film Festival 2011 a ottobre (13-18)
07 agosto 2011
Jo Monaciello - Zolfo e cioccolato
31 luglio 2011
Immortals (trailer)
30 luglio 2011
Morituris (Trailer)
Il film si intitola Morituris ed è diretto da Raffaele Picchio.