30 settembre 2010

Terrible Truth e la polvere dei festival.

di Ferdinando Carcavallo

Terrible Truth, il cortometraggio di Angelo e Giuseppe Capasso di cui abbiamo già parlato su KinemaZOne, a un anno di distanza dalla realizzazione è ancora uno dei prodotti migliori del cinema breve indipendente italiano e pertanto, come da protocollo, la festivalcrazia ufficiale deve ancora accorgersene.
Non si contano i concorsi ai quali questo piccolo (neanche tanto) gioiello è stato selezionato (perchè innegabile è la qualità) e poi accantonato al momento delle assegnazioni dei premi solo perchè (immaginiamo a ragion veduta) colpevole di essere troppo diverso da quel concetto di cinema breve caro alle polverose giurie festivaliere. Non c'è un tema sociale di fondo, i personaggi non sono dei reietti della società, non parlano in dialetto e - gravvissima cosa - la storia esce dal contesto provinciale fino addirittura ad aspirare all'internazionalità.
Superbamente diretto, brillantemente recitato, magistralmente fotografato (c'è un Mirco Sgarzi al meglio delle sue possibilità) e perfettamente doppiato, Terrible truth è un durissimo noir all'americana, dove questa espressione - una volta tanto - è usata nella migliore delle sue accezioni, ovvero per indicare sintesi, efficacia e ritmo (semi)perfetto della narraizone.
Il massimo riconoscimento che il corto dei simpatici e bravissimi fratelli Capasso ha ottenuto è stata una menzione speciale al XII VideoLab Film Festival di Ragusa. In compenso, però, non si contano le manifestazioni di stima e consenso che il corto riceve in rete.
Ultima l'intervista di Paola Tarasco su EcoTV che credo sia un ottimo punto di partenza per conoscere sia i registi che il corto, che potete vedere integralmente su Vimeo (anche se la qualità del video non gli rende giustizia).

1 commenti:

Domenico Fabiano ha detto...

Complimenti per il sito! ^^

Ti interesserebbe uno scambio di link con il mio?

Take a look and let me know ;)
http://open-sourcer.blogspot.com

A presto

Ivan