Negli ultimi anni Quentin Tarantino è diventato la più grande superstar del cinema e il successo di Kill Bill ha riportato in auge il suo talento, tanto criticato per l'immoralità delle tematiche e per le scelte stilistiche tacciate di smodato citazionismo o di disonesto plagiarism.
Un percorso simile nella mediatizzazione è avvenuto quasi contemporaneamente a Takeshi Kitano, che ha dovuto attendere il '97 (Leone d'oro ad Hana-bi) per vedersi riconosciuta una genialità che aveva fatto il suo esordio ben otto anni prima. Kitano rappresenta oggi per il Giappone quello che significa Tarantino per gli States: uno slancio verso nuove sperimentazioni, mai sprezzanti del passato, che rimpastano il Cinema in tutte le sue declinazioni e lo configurano secondo un gusto originale. È da tale confronto che nasce questo libro: da una comparazione rinnegata dagli stessi autori ma chiara nei reciproci linguaggi e nella visione del cinema.
Un percorso simile nella mediatizzazione è avvenuto quasi contemporaneamente a Takeshi Kitano, che ha dovuto attendere il '97 (Leone d'oro ad Hana-bi) per vedersi riconosciuta una genialità che aveva fatto il suo esordio ben otto anni prima. Kitano rappresenta oggi per il Giappone quello che significa Tarantino per gli States: uno slancio verso nuove sperimentazioni, mai sprezzanti del passato, che rimpastano il Cinema in tutte le sue declinazioni e lo configurano secondo un gusto originale. È da tale confronto che nasce questo libro: da una comparazione rinnegata dagli stessi autori ma chiara nei reciproci linguaggi e nella visione del cinema.
Tarantino vs Kitano (Sovera Edizioni, 2010, €15,00)è un libro che vuole essere innovativo nella forma e nel percorso: una duografia che traccia le caratteristiche estetiche e i temi più cari al ragazzaccio del Tennessee e al poeta-pittore stoico giapponese e indirizza il lettore verso una riflessione incondizionata sugli elementi convergenti e divergenti di due cinematografie che continuano a far discutere critici e spettatori da quasi vent'anni.
L'autrice Angela Cinicolo è napoletana e laureata in Storia e Critica del Cinema presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". Redattrice del magazine on-line Movieplayer.it, ha collaborato con il free press romano Acchiappafilm e scrive per diverse webzine tra cui Close-Up.
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