08 giugno 2010

Ischia Film Festival edizione VIII, nonostante tutto.

di Ferdinando Carcavallo

Dalle nostre parti il cinema si tratta bene.

Dopo una settimana al castel Sant'Elmo, sulla collina del Vomero, la settima arte troverà ospitàlità in un'altra nobile fortezza, tra le più belle e incredibilmente suggestive del belpaese.
Si tratta del Castello Aragonese di Ischia dove dal 4 al 10 luglio avrà luogo la 8a Edizione dell'
IschiaFilmFestival, kermesse che ha come tema e obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso il cinema.
Come ogni anno la maniestazione concepita e diretta da Michelangelo Messina e Enny Mazzella è densa di eventi, conferenze, tavole rotonde e, naturalmente, proiezioni. Un festival dove, oltre a guardare film provenienti da ogni parte del mondo, si analizza il mondo del cinema con particolare riferimento alle opportunità di mutua sponsorizzazione tra cinema e turismo, ragionando sulle nuove forme di product-placemet, quel "mostro" che utilizzato con intelligenza e mediato dallo sguardo dell’autore, rappresenta un’importante risorsa.

L'Ischia Film festival, tra l'altro, è un appuntamento completamente gratuito. Nessun contributo è chiesto agli autori che partecipano ai concorsi e nessun biglietto per l'accesso al Castello Aragonese (solitamente a pagamento) e la partecipazione alle proiezioni.
E' giusto che si sappia, però, che da quest'anno la Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha ritenuto l’Ischia Film Festival non sovvenzionabile con contributo solitamente erogato ad altre manifestazioni di carattere culturale con la seguente motivazione:
“per la presenza sullo stesso territorio di iniziativa analoga e per la presenza di elementi volti a promuovere prettamente il territorio”.
Mi permetto (a carattere del tutto personale) di sottolineare che l' "iniziativa analoga" alla quale fa riferimento il dispaccio regio è un pretestuoso ed elitario ritrovo mondano, senza nessuno scopo o obiettivo dichiarato, fatto solo di passerele vip e serate discotecare dove si beve per dimenticare...il cinema.

Dalle nostre parti il cinema è trattato male.

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