di Giulia Pietrozzini su MPnews
“Un pazzo indietro” è il primo cortometraggio firmato da KinemaZOne, blog partenopeo nato nel 2004 - a dar retta all’archivio – di cinque cinefili. Il progetto è nato nel 2008, dopo la visione di “Un passo indietro”, corto realizzato dagli alunni della scuola di cinema Pigrecoemme e presentato alla scorsa edizione dell’Italian Film Festival di Stoccolma.
L’idea iniziale era quella di creare una parodia di “Un passo indietro” ( che racconta la quotidianità di un uomo alle prese con un figlio autistico) ma poi il corto ha preso un’altra direzione. I realizzatori del cortometraggio (Ferdinando, Flavio, Luca, Simone e Pasquale), cinque amici sulla soglia dei quarant’anni, hanno voluto buttarsi: c’era un idea, cambiata ed evolutasi, fino alla stesura finale – lo script è stato ultimato in una mensa aziendale, l’attrezzatura prestata, tanto per capirci - e al making of del corto. Dell’idea iniziale dà un sentore il titolo, che gioca sostituendo la lettera z alla lettera s, trasformando “passo” in “pazzo”, ma le similitudini tra i cortometraggi si fermano al titolo. “Un passo indietro”, della durata di dodici minuti, affronta un tema serio, con pretese romantiche e psicanalitiche. “Un pazzo indietro” ha il ritmo d’una barzelletta, dura appena cinque minuti. Una freddura quasi. E nasce dalla rigogliosa pianta del nonsense. D’ispirazione Macciocapondiana. Insensato e divertente, appunto.
Insomma, non lo sanno nemmeno i film maker perché hanno girato questo corto, come confessano sul loro blog. Anche se un’idea del perché si evince: un gruppo di amici, uniti da una passione, si divertono insieme e tra una chiacchierata e l’altra, tra una recensione e l’altra, chissà quante idee! Tra tutte ha vinto una, ed è quella che ci propongono: un uomo nella routine della quotidianità si sente osservato, anzi, non è solo. Il finale sorprende. La genuinità degli attori pure. Se facebook e youtube faranno il loro lavoro si annuncia il dilagare del passaparola.
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