di Ferdinando Carcavallo
Che palle. A furia di parlar bene di tutti i cortometraggi che ci mandano finiremo di perdere di credibilità. E' che ultimamente la sfortuna ci perseguita e ci arrivano cortometraggi sempre migliori. Ma che fine hanno fatto i registi inetti? Finirò per restare solo.
Stavolta giochiamo in casa. Napoli, ambientazione vomerese, ma sfido chiunque a trovare una collocazione geografica qualsiasi a Terrible Truth, corto noir molto ma molto pulp (pure troppo avrebbe detto Thomas Prostata) opera seconda dei fratelli Angelo e Giuseppe Capasso.
Comincio subito a dire cosa c'è di negativo in questo lavoro. Si tratta sicuramente di una scelta precisa, ma l'ostentazione del turpiloquio tipico della cinematografia pulp di oltreoceano a volte sembrano caricaturali (ricordate la recestrip di "Death Proof" di Stefano Disegni). per il resto siamo di fronte a un gioiellino davvero niente male.
Storia essenziale, caratteri ben definiti, uso ottimo della voce fuoricampo mai invadente e recitazione davvero di buon livello (nonostante il fottuto doppiaggio di cui sopra).
I fratelli Capasso ci presentano una sorta di Jules et Jim in chiave noir, la storia di tre amici con l'hobby del furto di appartamenti. Tra due di loro c'è una passionale storia d'amore ma, come spesso i noir ci hanno spiegato, sesso, amore e crimine sono incredibilmente inconciliabili.
La fotografia è di Mirco Sgarzi (32 di Michele Pastrello) che ormai ha trovato il modo di firmare ogni suo intervento con giochi di chiaroscuri e colori forti molto personale, e la sceneggiatura degli stessi fratelli Capasso, e forse è proprio questa la caratteristica migliore del film. Una scrittura che si ispira più alle Graphic Novel di genere che al quel cinema che il fumetto ha fortemente influenzato negli ultimi anni. Ogni tanto si ha l'impressione di veder comparire un cartoon da qualche parte sullo schermo.
Infine è doveroso ricordare il tocco magico delle musiche del musicista Luca Toller, anche lui napoletano ed anche lui bravissimo.
Bello davvero.
2 commenti:
Quando ci vediamo e me lo presti?
Fringe, questo è forte davvero... Quando vuoi, dopo la befana.
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