di Ferdinando Carcavallo
Ho stentato a crederci, sperando fino in fondo che si trattasse di uno scherzo orchestrato dall'ordine dei giornalisti così per burla. Oggi, dopo ben due giorni, mi rendo conto che invece i giornali web che hanno riportato la notizia dello sventato falso di Tarantino ci hanno creduto davvero.
Per chi non lo sapesse, la storia del film Inglourious Basterds (a proposito, come mai nessuno scoop per l'errore ortografico?) ruota intorno alla prima di un film di propaganda nazista intitolato "L'orgoglio di una nazione" e durante questo evento (non è spoiler, è scritto dappertutto) gli Americani assassinano il dittatore tedesco.
La notizia che oggi risuona sulle agenzie e sui "più prestigiosi" organi di stampa è che il quotidiano tedesco Die Welt ha scoperto che il film tedesco "L'orgoglio di una nazione" non solo non è mai esistito ma che anche il protagonista è inventato e (addirittura) che è falso anche il fatto che fosse stato prodotto dal «ministero per l’Informazione e la Propaganda» degli anni '40.
La cosa esilarante è che l'articolo originale del quotidiano tedesco - traducetelo con Google - non parla affatto di "clamorosa rivelazione" del falso ma solo di come Tarantino sia riuscito a mischiare realtà e finzione nella costruzione del falso storico, ma senza nessuna intenzione di inganno.
Per quanto riguarda la fine di Hitler ad opera degli americani in un incendio di un cinema a Parigi, i grandi dell'informazione italiana (orgoglio della nostra nazione) stanno ancora appurando la veridicità.
Le prestigiose fonti italiane: lastampa,it, larepubblica.it, AGI, ilfoglio.it, ilmattino.it (Carlo Guidi)
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