
L'uomo e il suo doppio condividono tutto ma solo uno dei due è quello che si prende carico di produrre salario, il pazzo che non riesce a farsi una ragione di questa situazione, mentre l'altro si limita a consumare vivendo alle spalle ("indietro") del primo.
Nel suo cammino verso un oracolo in grado di dare una risposta, rappresentato da una psicologa che con l'euro ci gioca come se fosse un antistress, il protagonista incontra altre figure umane alle prese con il problema economo-psicologico. Un giovane coatto alle prese con l'organizzazione di una truffa assicurativa e un finto cieco che si improvvisa artista di strada senza strumenti e senza talento (senza arte nè parte).
"Un pazzo indietro" non dà risposte a questo dubbio esistenziale, limitandosi solo a rappresentarlo in maniera molto leggera spingendosi soltanto un po' nel proporre un liberatoio scambio delle parti.
In tal senso la canzone dei Chameleons III che accompagna i titoli di coda è il vero oracolo: "Vorrei capire se tu sei pazzo come me/Sono un pazzo indietro che vede un pazzo davanti a se".
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