"Questo film è lo specchio della mia anima, non la rappresentazione della realtà, dei mali di Napoli o di come il pubblico amerebbe vederla raccontata. Riguarda tanto me quanto la città, l'opportunità di esprimere tutti i miei sentimenti e il mio dolore verso un luogo che amo moltissimo. Volevo fare qualcosa per tutto il mondo tranne che per l'Italia. Un film che non avrei mai potuto girare in America" .
Così ha dichiarato Abel Ferrara, Ciak di Corallo alla carriera all'Ischia Film Festival, dopo la proiezione in anteprima assoluta di alcuni minuti di "Napoli Napoli Napoli", docufiction scritta assieme a Peppe Lanzetta, Maurizio Braucci e Gaetano di Vaio e in predicato alla prossima Mostra d'arte cinematografica di Venezia.
Nel corso di un'affollatissima serata al Castello Aragonese, il regista de "Il cattivo tenente" ha incontrato il pubblico e discusso di questo suo nuovo progetto.
"Sono incantato da questo posto. Il Castello è un simbolo di bellezza e armonia, di lotta dell'uomo contro i mali del mondo. E questo festival è per me come un baluardo a difesa del cinema. Girare a Ischia? Magari: trovatemi un produttore e comincio subito".
"Napoli, Napoli, Napoli" non è solamente un ritratto della città, ma uno sguardo profondo all'interno della sua umanità, così vitale e brutale, appassionata e crudele allo stesso tempo. Un legame tra due anime oscure, dove il Bronx napoletano incontra il vero Bronx di New York, in cui Abel Ferrara è nato e cresciuto.
Così ha dichiarato Abel Ferrara, Ciak di Corallo alla carriera all'Ischia Film Festival, dopo la proiezione in anteprima assoluta di alcuni minuti di "Napoli Napoli Napoli", docufiction scritta assieme a Peppe Lanzetta, Maurizio Braucci e Gaetano di Vaio e in predicato alla prossima Mostra d'arte cinematografica di Venezia.
Nel corso di un'affollatissima serata al Castello Aragonese, il regista de "Il cattivo tenente" ha incontrato il pubblico e discusso di questo suo nuovo progetto.
"Sono incantato da questo posto. Il Castello è un simbolo di bellezza e armonia, di lotta dell'uomo contro i mali del mondo. E questo festival è per me come un baluardo a difesa del cinema. Girare a Ischia? Magari: trovatemi un produttore e comincio subito".
"Napoli, Napoli, Napoli" non è solamente un ritratto della città, ma uno sguardo profondo all'interno della sua umanità, così vitale e brutale, appassionata e crudele allo stesso tempo. Un legame tra due anime oscure, dove il Bronx napoletano incontra il vero Bronx di New York, in cui Abel Ferrara è nato e cresciuto.
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