di Simone Lando a.k.a Compagnuccio Simon
È complicato per me parlare in maniera distaccata di tutto ciò che riguarda Tolkien e i suoi lavori, dal momento che i libri dello scrittore inglese mi hanno irrimediabilmente segnato già dalla prima adolescenza e Arda (il mondo da lui descritto) è stato spesso per me un luogo magico e meraviglioso in cui rifugiarmi e sfuggire alla monotonia e al grigiore del quotidiano.
Proprio per "colpa" del mio amore sviscerato per l'opera di Tolkien confesso di non aver apprezzato la trilogia di Peter Jackson se non in minima parte. Ho sempre pensato che un film sul Signore degli Anelli fosse come i film sulla Bibbia: non sarebbe stato mai possibile trasportare su grande schermo un'opera così incredibilmente stratificata senza snaturarla necessariamente. Peter Jackson ha catturato benissimo le ambientazioni del libro (basandosi comunque sulle descrizioni perfette di Tolkien) ma oltre ad aver rimaneggiato abbastanza pesantemente (e a volte senza apparente motivo) la trama in vari punti, immagino abbia dovuto per esigenze di sceneggiatura trascurare quasi completamente tutta la componente storica, geografica, etnografica e linguistica - e che costituisce secondo me il vero valore aggiunto del romanzo.
La grandezza di Tolkien comunque si coglie anche in tutto ciò che non fa parte della trilogia portata da Jackson su celluloide: il mondo di Arda è stato descritto in decine e decine di racconti, note, poesie, lettere e appunti (molti dei quali incompiuti o non completamente sviluppati) che il figlio Christopher sta sistemando nel corso degli anni e che contribuiscono a rendere questo universo fantastico sempre più coerente, autonomo e credibile: una vera e propria dimensione parallela amata da schiere di appassionati.
Nell'attesa di vedere - forse - nel 2012 il primo capitolo de "Lo Hobbit" (la gestazione del film è molto travagliata) ho quindi accolto con piacere la notizia dell'uscita imminente di The Hunt for Gollum, un fan film girato con il limitatissimo budget di 3000 sterline e prodotto da alcuni appassionati: tecnicamente un prequel a "La compagnia dell'Anello", è una storia "minore" rintracciabile nelle pieghe e nelle nutrite appendici a "Il Signore degli Anelli", ambientata alcuni decenni prima degli eventi che trovano spazio nella trilogia. Il film può essere liberamente visto dal sito ufficiale ed è realizzato senza scopo di lucro. Sempre dal sito ufficiale è possibile trovare dettagli sulla lavorazione, sugli effetti speciali, sul make-up e sulle location (il Galles del nord e la suggestiva Foresta di Epping).
I sottotitoli in italiano sono stati realizzati con la collaborazione del sito Hobbitfilm.it.
The Hunt for Gollum - la storia
Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul,
ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul.
Un anello per domarli, un anello per trovarli,
Un anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Lo hobbit Bilbo Baggins dopo molte avventure incontra in una caverna una creatura malevola e famelica di nome Gollum, a cui riesce a sfuggire dopo avergli sottratto con l'inganno un prezioso anello. Dopo alcuni anni Gollum, sempre più ossessionato dal suo Tesssoro perduto, decide di cercarlo e lascia la caverna che abita da secoli (l'anello infatti è magico, e oltre a conferire il potere dell'invisibilità a chi lo porta al dito, dona anche una vita eccezionalmente lunga a chi lo possiede). Le avventure di Bilbo Baggins e del ritrovamento dell'anello sono raccontate nel libro "Lo Hobbit".
Lo stregone Gandalf segretamente sorveglia e protegge la Contea, patria degli hobbit. Basandosi su racconti, leggende e documenti antichi si convince che l'anello trovato da Bilbo sia in realtà l'Unico Anello; da tempo immemore si sono smarrite le tracce di questo oggetto, dopo che fu staccato dalla mano del suo antico possessore (Sauron, il signore del male) con un colpo di spada da parte del re Isildur durante la Guerra dell'Ultima Alleanza tra Elfi e Uomini.
Gandalf ha capito che Sauron il Nemico sta segretamente preparando una guerra totale contro la Terra di Mezzo ed è quasi pronto a sferrare l'attacco contro i popoli liberi che la abitano; ma sa anche che Sauron più di qualsiasi cosa brama l'Anello, in cui è riposta gran parte della sua antica potenza e con cui potrebbe tornare nuovamente invincibile. Lo stregone incarica perciò Strider, un giovane ranger di alto lignaggio (il suo vero nome infatti è Aragorn, discendente di Isildur e destinato in futuro, come vedremo, ad altissime imprese), di seguire Gollum e di catturarlo prima che lo trovino gli emissari di Sauron e che possa rivelare importanti informazioni sull'Anello e sul suo attuale custode.
The Hunt for Gollum narra le avventure di Strider alla ricerca della creatura chiamata Gollum; i nemici con cui dovrà combattere saranno molti e pericolosi, e insieme a lui rivedremo personaggi a noi familiari come il mago Gandalf, la fanciulla elfica Arwen e, naturalmente, Gollum.
Impressioni a caldo
Devo dire la verità: ho atteso le 17.00 per vederlo in anteprima ma ne è valsa la pena. L'atmosfera cupa e a tratti quasi gotica e la caratterizzazione dei personaggi rendono perfettamente quella dei racconti originali. Buoni gli effetti visivi, confinati purtroppo solo nella prima parte del film, ed eccellenti le scene di combattimento. Sicuramente un budget più consistente avrebbe consentito di dare più spazio al personaggio di Gollum, ma il risultato finale è comunque ottimo.
Un piccolo gioiello, senza alcuna pretesa di essere un kolossal, e che è insieme un omaggio a Tolkien e a Peter Jackson: mi sento quindi di consigliarlo ai fan di entrambi.
È in uscita in autunno 2009 Born of Hope, altro fan film basato su storie contenute in appendice al "Signore degli Anelli" in cui sarà narrata la vicenda di Arathorn e della sua sposa Gilraen, discendenti di una antica stirpe di regnanti in esilio oramai quasi estinta, e della speranza di riscatto riposta nel loro figlio, Aragorn. Il sito web ufficiale è a questa pagina.
L'Enciclopedia di Arda (in inglese - ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sul mondo di Tolkien e vi siete sempre vergognati di chiedere poiché consapevoli di non trovare alcun essere umano in grado di rispondervi)
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