28 maggio 2009

Tarantino prepara un film su Berlusconi

KinemaZOne: Pronto, Quentin?
Quentin Tarantino: Si?
KZO: So' Ferdinando
QT: Chi?
KZO: Ferdinando...KinemaZOne
QT: Ah, KinemaZOne, ciao. Come stai?
KZO: Bene bene e tu?
QT: Eh, molto stanco. Ma tu dove sei?
KZO: A Napoli.
QT: Dove?
KZO: A Napoli.
QT: Indianapolis?
KZO: Noo. A Napoli, in Italia
QT: Ah, in Italia. Come sta Berluscani? Ah ah ah
KZO: Berlusconi?
QT: Sì lui. Come sta? Io lo adoro, è un gran personaggio

KZO: Mah... insomma.
QT: Un giorno voglio fare un film su di lui...
KZO: Ci manca solo questo
QT: ...come ha fatto il tuo amico con Andreatta.
KZO: Andreotti.
QT: Sì. Una bella storia di mafia, sesso, comicità, ricchezza, televisione. Verrebbe fuori un bel filmone.
KZO: Eh, sì. Al confronto Pulp Fiction sarebbe come...
QT: Come un film di Ron Howard.
KZO: Ecco.
QT: Pensi che Joe Pesci potrebbe fare Berluscani?
KZO: Penso di si. Ma io ti chiamavo per un'altra cosa.
QT: Cosa?
KZO: Qua si parla come prossimo tuo film di Kill Bill 3. E' vero? Dicono un film di animazione.
QT: Sì è vero. Ci pensavo, ma adesso mi è venuta l'idea di Berluscani.
KZO: Berlusconi.
QT: E io che ho detto?
KZO: Hai detto Berluscani come cani. Dogs!
QT: Dogs?
KZO: Dogs!
QT: Grande idea... Lo chiamo così. Italian Dogs!
KZO: E che c'entra?
QT: Ricorda RESERVOIR DOGS (Le Iene n.d.k.)
KZO: Andrebbe meglio Inglorious Dogs.
QT: Vero!!! Bellissimo.
KZO: Allora Kill Bill 3?
QT: Ti devo lasciare ho tre idee su Berluscani da mettere giù. Chiamo subito Joe Pesci.
KZO: Vabbuo'. Ti richiamo tra un paio di giorni.
QT: Ok ok.
KZO: Cià
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27 maggio 2009

26 maggio 2009

Il paradosso terrestre: un coniglio alla ricerca del racconto perfetto

di Ferdinando Carcavallo

Mi sono sempre chiesto se le battute, le frecciatine e i giochi di parole di Marco Presta ne "Il ruggito del coniglio" (Radio 2) fossero preparate o effettivamente frutto e conseguenza di una ironia fuori dal comune e la lettura del suo libro "Il paradosso terrestre" mi ha convinto della seconda ipotesi.

21 brevi racconti umoristici (come si diceva una volta) e non, spesso in bilico tra il sutrreale e il parossistico, accomunati da un filo conduttore che è quello espresso nel titolo, ossia il paradosso in cui può sfociare la quotidianità e ciò che apparentemente può sembrare insignificante.

Così le lamentele del povero Antonio verso un negozio di elettrodomestici scatenano una guerra mondiale, mentre Federico scopre il senso della vita guardando distrattamente fuori dal finestrino di un treno in corsa.

Ad una lettura meno superficiale, pero', il libro di Presta potrà apparire come qualcosa di più, ossia una continua ricerca del racconto perfetto, di un ideale compromesso tra sintesi e capacità di emozionare che l'autore sembra trovare nel brevissimo racconto finale, una moderna favola dark raccontatagli da un bimbo di 9 anni.
Mi raccomando, non correte direttamente all'ultima pagina che vi perdete tutto...

Intelligente come uno Stefano Benni, visionario come un Duglas Adams, ironico e surreale come Achille Campanile (mi è parso di cogliere una citazione a proposito della "creazione del cavallo"), "Il Paradosso terrestre" è una gustosissima e intelligente lettura estiva.
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20 maggio 2009

Me and Orson Welles

Arriverà nelle sale entro la fine del 2009 il nuovo film di Richard Linklater, il regista di A scanner darkly e Fast food nation.
Il film, che si intitola Me and Orson Welles, è del tutto diverso dai precedenti del regista inglese ed è tratto da un romanzo di Robert Kaplow che racconta la storia di un giovane studente notato casualmente un giorno da Orson Welles, davanti al Mercury Theatre. il quale ne rimane così colpito da affidargli un piccolo ruolo in Julius Caesar.
Non è la prima volta che la figura di Orson Welles (interpretato qui da Christian McKay) diventa un personaggio di un film. Già Tim Burton lo aveva brevemente (ma significativamente) inserito nel 1994 in Ed Wood facendolo interpretare da Vincent D'Onofrio. Nel film di Linklater anche Zac Efron (High School Musical) e Ben Chaplin.
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19 maggio 2009

La scatola di Richard Kelly

di Ferdinando Carcavallo

Il racconto "Button Button" di Richard Matheson aveva già ispirato un episodio della serie televisiva "Ai confini della realtà" negli anni '80.
La storia è quella di una sorta di lampada di Aladino a forma di scatola recapitata ad una giovane coppia che ha il potere di rendere reale qualsiasi desiderio in cambio del sacrifricio della vita di uno sconosciuto.
Richard Kelly (osannato regista di Donnie Darko e deriso autore di Southland Tales) ha deciso di produrre e dirigere un film basato sulla storia di Matherson dal titolo "The box" e farlo interpretare a Cameron Diaz e James Marsden (Ciclope in X-Men).
Kelly è al lavoro su questo film dal 2007 e pare (dico "pare") che uscirà negli states il 30 ottobre di quest'anno.
Ne ha di cose da farsi perdonare il caro Richard, non tanto dal pubblico che è tollerante quanto dai suoi sponsor.
Speriamo bene.
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14 maggio 2009

Il paradosso terrestre, il libro di Marco Presta

di Ferdinando Carcavallo

Marco Presta è uno dei migliori conduttori (e autori) radiofonici italiani. In coppia con Antonello Dose anima da quasi 15 anni la mattinata di Radio 2 con "Il ruggito del coniglio" rendendo un (in)consapevole contributo alla sicurezza stradale intrattenendo con spirito (tanto) e intelligenza (tantissima) i lavoratori che a quell'ora sarebbero già stressati dal traffico.

Esce per Aliberti Editore la sua prima particolarissima raccolta di racconti intitolata "Il paradosso terrestre".

Ecco le note dell'editore:
Alla fine del più incredibile e avvincente derby mai disputato in Italia, la realtà ha battuto la fantasia con un secco tre a zero. Dopo questo risultato così schiacciante e inconfutabile, dobbiamo rassegnarci a vivere tempi incoerenti, contradditori e consolarci con una riflessione: proviamo a pensare a quanto si annoiano rispetto a noi i norvegesi o gli svedesi, mortificati da un'attualità improntata al buonsenso e all'ortodossia. Mai uno scandalo ministeriale, mai una soubrette antropofaga, mai un cardiochirurgo in baby doll. "Il paradosso terrestre" è una raccolta di racconti umoristici che descrivono la scarsa verosimiglianza dei tempi in cui viviamo. Tempi paradossali, appunto. Marco Presta non è solo l'autore e conduttore della trasmissione radiofonica di culto "Il ruggito del coniglio". È anche un testimone attonito della nostra epoca, capace di dipingere un mondo di normale mostruosità, dove un conflitto mondiale può innescarsi dentro un piccolo negozio di elettrodomestici, le pecore si trasformano in spaventosi serial killer, l'amore ha la composizione biochimica di un virus mortale, e le crisi di coscienza possono essere risolte dall'insalata di mare. Tutte storie che in condizioni "normali" sarebbe difficile anche solo pensare: ma che, dopo il clamoroso esito del derby di cui sopra vinto a mani basse dalla realtà sulla fantasia, possono benissimo accadere. Anzi, forse sono già accadute, da qualche parte. (Prefazione di Enrico Vaime)

Marco Presta: un coniglio alla ricerca del racconto perfetto (recensione)

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12 maggio 2009

Anticipazioni sul NapoliFilmFestival XI

Interessanti anticipazioni per l'undicesima edizione del Napolifilmfestival che avrà luogo a Castel Sant'Elmo dal 10 al 15 giugno.
La sezione retrospettiva Percorsi d’Autore renderà quest’anno omaggio a due grandi protagonisti del cinema europeo: il regista napoletano Francesco Rosi e, a dieci anni dalla scomparsa, il cineasta francese Robert Bresson.
Oltre al maestro Rosi, che parteciperà ad una serata in suo onore in apertura di festival, saranno ospiti di quest’undicesima edizione Laura Morante, Christian De Sica, Matt Dillon e Isabella Rossellini. Quest’ultima presenterà al NapoliFilmFestival la seconda serie, ancora inedita in Italia, di Green Porno che, dopo gli insetti, ha come protagonisti gli animali marini. Si tratta di cortometraggi realizzati per Sundance Channel, che vedono la Rossellini in veste di produttrice e protagonista e che raccontano in maniera ironica e divertita – ma con grande rigore scientifico – le curiose abitudini sessuali di alcune specie animali.
Come sempre, nella tradizione del NapoliFilmFestival, continua la collaborazione con l’Università “Suor Orsola Benincasa” e il Professor Augusto Sainati che curerà Parole di Cinema, una serie di incontri con i protagonisti del cinema italiano.
Un altro appuntamento da non perdere è quello con CartooNA 2009 atto secondo: dopo la prima fase a COMICON, la rassegna d’animazione prosegue al NapoliFilmFestival con una serie di rassegne tra cui 3DNA che prevede una selezione di showreel di artisti di vfx e spezzoni di scene che evidenziano l’uso sempre più massiccio di effetti 3D per il cinema.

NapoliFilmFestival rappresenta anche il secondo grande evento di VisioNa 2009, “annale” delle arti visive di Napoli, nata dalla collaborazione tra NapoliFilmFestival e COMICON – Salone internazionale del Fumetto che si è appena concluso.
VisioNa ha anche lo scopo di promuovere la creazione di strutture permanenti per l’archiviazione, la formazione e la ricerca nei vari campi delle arti visive, con la creazione di laboratori con autori e professionisti attraverso progetti site specific intesi a finalizzare il lavoro sul campo.




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08 maggio 2009

Il NapoliFilmFestival scende in campo con Quick

Nel week-end dieci registi avranno 50 ore per girare un corto sulle opere d’arte conservate nei musei napoletani.

Dieci giovani registi, i musei di Napoli, l’arte. Questi gli ingredienti della maratona di produzione cinematografica che il NapoliFilmFestival lancia per domani, sabato 9, e domenica 10 maggio, con il concorso Quick: i giovani registi iscritti dovranno infatti girare in 50 ore un cortometraggio da 5 minuti che abbia per tema un’opera d’arte conservata in uno dei musei della soprintendenza museale cittadina.

La maratona di produzione partirà domattina con il sorteggio che abbinerà ad ogni candidato un’opera d’arte: c’è chi dovrà concentrarsi sulla mostra di Gemito a Villa Pignatelli, chi sull’opera “Luna e l’altra” di Giancarlo Neri a Castel Sant’Elmo, chi, ancora, sulla sezione navale del Museo di San Martino recentemente riaperta. Una volta abbinato regista e opera, i concorrenti avranno tempo fino a lunedì mattina per girare il loro cortometraggio.

I film verranno poi presentati al NapoliFilmFestival (10-15 giugno, Castel Sant’Elmo) e giudicati da una giuria composta da Angela Tecce, direttrice di Castel Sant’Elmo, Giancarlo Giraud, dirigente dell’Agis Liguria, e Ruben Vuaran, rappresentante del festival cinematografico Gorizia Makin’Go a cui il NapoliFilmFestival si è ispirato per lanciare il concorso Quick.
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07 maggio 2009

Inglourious basterds: le locandine



Queste sono tre delle locandine promozionali di Inglorious Basterds (Bastardi senza gloria), il nuovo film di Quentin Tarantino il cui debutto è previsto per il prossimo festival di Cannes. Da notare la frase che accompagna il film: "C'era una volta nella Francia occupata dai nazisti". Un omaggio al maestro Sergio Leone?

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06 maggio 2009

Arriva il nuovo irrispettoso capitolo di Star Trek

di Ferdinando Carcavallo

Eccoci qua. L'8 maggio è il giorno in cui uscirà nelle sale di tutto il mondo il nuovo Star Trek movie firmato J.J. Abrams.
"Chi è JJ Abrams?", si chiederà uno su 100 lettori di questo blog. Beh, per rispetto delle minoranze dirò che J.J. è il creatore dei seriel Lost e Fringe e il produttore di "Cloverfield", il reality movie catastrofico uscito l'anno scorso "non" sconvolgendo il pubblico di tutto il mondo.
Questo nuovo capitolo della saga dell'Enterprise ha una dubbia collocazione. Temporalmente dovrebbe essere un prequel, in quanto, come evidente dal trailer, sia il dottor Spok che il capitano Kirk appaiono poco più che adolescenti, ma a sentire gli esperti che finora si sono pronunciati pare che sia più corretto parlare di un reboot, ossia una nuova partenza che se non annulla tutto quanto realizzato finora di sicuro non si preoccupa della coerenza.
Pare che il buon J.J., per quanto mosso da autentica passione per la serie originale, abbia trovato troppo stretti certi canoni da rispettare e quindi, per dar sfogo libero alla fantasia, abbia preferito glissare o fingere di ignorare certe caratteristiche dei personaggi che ai fan sembrano fondamentali.
Un esempio? Nell'episodio "Chicago anni '20" della seconda serie di Star Trek, in una trasferta spaziotemporale sulla terra il capitano Kirk mostra chiaramente di non aver mai guidato un auto e di non saperlo fare, mentre nel nuovo film di J.J .guida una fiammante spider.
Vi sembra un piccolo dettaglio che non cambia le sorti dell'umatità?
Beh allora cosa ne dite del test di Kobayashi Maru? E' questo un test di simulazione al quale venivano sottoposti i cadetti della Accademia della Flotta Stellare per verificare la loro capacità di affontare uno schema fallimentare. Nel secondo film della serie si viene a sapere che Kirk è l'unico che ha superato il test ma sabotandolo mentre Spock non l'ha mai nemmeno provato. Nel film di J.J., invece, non solo risulta che Spok sia addirittura l'inventore di tale test ma che il trucchetto di Kirk sia anche la causa di un astio tra i due.

Un restart irrispettoso, quindi, della sacralità della saga ma anche un grosso crogiuolo di spunti di discussione per afecionados che per quanto dissidenti non potranno fare a meno di toccare con mano la pietra dello scandalo.

Su Youtube sono presenti, oltre ai trailer, degli spezzoni del film di momenti abbastanza salienti. Appare chiara l'ottima tecnica cinematografica che comunque sarà l'ingrediente principale di questo capitolo.
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05 maggio 2009

Questione di gusti, il corto di Pappi Corsicato

di Ferdinando Carcavallo

Con la sponsorship di un famoso produttore italiano di pasta, Pappi Corsicato ha realizzato esclusivamente per il web un cortometraggio diffuso un po' ovunque (da YouTube a Facebook).
Il titolo del corto è "Questione di gusti" ed è un chiaro omaggio del regista napoletano, reduce da un trionfale ritorno sul grande schermo con "Il seme della discordia", alla commedia italiana. Interpretato da Iaia Forte e Ennio Fantastichini, "Questione di gusti" è un remake non accreditato dell'episodio "Il mondo cammina" del film di Dino Risi "Noi donne siamo fatte così" del 1971 in cui il grande regista faceva una sottile satira sull'ipocrisia della medioborghesia italiana (siciliana) tanto spregiudicata nelle uscite mondane ma ancora molto schiava dei pregiudizi e dei tabù nel privato.
Nell'adattamento di Corsicato non sono i radical chic ad essere presi di mira ma i "nuovi ricchi" e la loro cafona ossessione per la trasgressione.
Certo, nel film originale brillavano Monica Vitti e Carlo Giuffrè, ma anche in questa versione pop (notare soprattutto la cura per l'arredamento della villa) il risultato è un gradevole affresco delle meschinità della vita moderna.

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03 maggio 2009

The Hunt for Gollum: pensieri sparsi di un fan

di Simone Lando a.k.a Compagnuccio Simon

È complicato per me parlare in maniera distaccata di tutto ciò che riguarda Tolkien e i suoi lavori, dal momento che i libri dello scrittore inglese mi hanno irrimediabilmente segnato già dalla prima adolescenza e Arda (il mondo da lui descritto) è stato spesso per me un luogo magico e meraviglioso in cui rifugiarmi e sfuggire alla monotonia e al grigiore del quotidiano.
Proprio per "colpa" del mio amore sviscerato per l'opera di Tolkien confesso di non aver apprezzato la trilogia di Peter Jackson se non in minima parte. Ho sempre pensato che un film sul Signore degli Anelli fosse come i film sulla Bibbia: non sarebbe stato mai possibile trasportare su grande schermo un'opera così incredibilmente stratificata senza snaturarla necessariamente. Peter Jackson ha catturato benissimo le ambientazioni del libro (basandosi comunque sulle descrizioni perfette di Tolkien) ma oltre ad aver rimaneggiato abbastanza pesantemente (e a volte senza apparente motivo) la trama in vari punti, immagino abbia dovuto per esigenze di sceneggiatura trascurare quasi completamente tutta la componente storica, geografica, etnografica e linguistica - e che costituisce secondo me il vero valore aggiunto del romanzo.
La grandezza di Tolkien comunque si coglie anche in tutto ciò che non fa parte della trilogia portata da Jackson su celluloide: il mondo di Arda è stato descritto in decine e decine di racconti, note, poesie, lettere e appunti (molti dei quali incompiuti o non completamente sviluppati) che il figlio Christopher sta sistemando nel corso degli anni e che contribuiscono a rendere questo universo fantastico sempre più coerente, autonomo e credibile: una vera e propria dimensione parallela amata da schiere di appassionati.

Nell'attesa di vedere - forse - nel 2012 il primo capitolo de "Lo Hobbit" (la gestazione del film è molto travagliata) ho quindi accolto con piacere la notizia dell'uscita imminente di The Hunt for Gollum, un fan film girato con il limitatissimo budget di 3000 sterline e prodotto da alcuni appassionati: tecnicamente un prequel a "La compagnia dell'Anello", è una storia "minore" rintracciabile nelle pieghe e nelle nutrite appendici a "Il Signore degli Anelli", ambientata alcuni decenni prima degli eventi che trovano spazio nella trilogia.
Il film può essere liberamente visto dal sito ufficiale ed è realizzato senza scopo di lucro. Sempre dal sito ufficiale è possibile trovare dettagli sulla lavorazione, sugli effetti speciali, sul make-up e sulle location (il Galles del nord e la suggestiva Foresta di Epping).
 
I sottotitoli in italiano sono stati realizzati con la collaborazione del sito Hobbitfilm.it.

The Hunt for Gollum - la storia

Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul,
ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul. 
Un anello per domarli, un anello per trovarli,
Un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. 

Lo hobbit Bilbo Baggins dopo molte avventure incontra in una caverna una creatura malevola e famelica di nome Gollum, a cui riesce a sfuggire dopo avergli sottratto con l'inganno un prezioso anello. Dopo alcuni anni Gollum, sempre più ossessionato dal suo Tesssoro perduto, decide di cercarlo e lascia la caverna che abita da secoli (l'anello infatti è magico, e oltre a conferire il potere dell'invisibilità a chi lo porta al dito, dona anche una vita eccezionalmente lunga a chi lo possiede). Le avventure di Bilbo Baggins e del ritrovamento dell'anello sono raccontate nel libro "Lo Hobbit".
Lo stregone Gandalf segretamente sorveglia e protegge la Contea, patria degli hobbit. Basandosi su racconti, leggende e documenti antichi si convince che l'anello trovato da Bilbo sia in realtà l'Unico Anello; da tempo immemore si sono smarrite le tracce di questo oggetto, dopo che fu staccato dalla mano del suo antico possessore (Sauron, il signore del male) con un colpo di spada da parte del re Isildur durante la Guerra dell'Ultima Alleanza tra Elfi e Uomini. 
Gandalf ha capito che Sauron il Nemico sta segretamente preparando una guerra totale contro la Terra di Mezzo ed è quasi pronto a sferrare l'attacco contro i popoli liberi che la abitano; ma sa anche che Sauron più di qualsiasi cosa brama l'Anello, in cui è riposta gran parte della sua antica potenza e con cui potrebbe tornare nuovamente invincibile. Lo stregone incarica perciò Strider, un giovane ranger di alto lignaggio (il suo vero nome infatti è Aragorn, discendente di Isildur e destinato in futuro, come vedremo, ad altissime imprese), di seguire Gollum e di catturarlo prima che lo trovino gli emissari di Sauron e che possa rivelare importanti informazioni sull'Anello e sul suo attuale custode. 

The Hunt for Gollum narra le avventure di Strider alla ricerca della creatura chiamata Gollum; i nemici con cui dovrà combattere saranno molti e pericolosi, e insieme a lui rivedremo personaggi a noi familiari come il mago Gandalf, la fanciulla elfica Arwen e, naturalmente, Gollum.

Impressioni a caldo

Devo dire la verità: ho atteso le 17.00 per vederlo in anteprima ma ne è valsa la pena. L'atmosfera cupa e a tratti quasi gotica e la caratterizzazione dei personaggi rendono perfettamente quella dei racconti originali. Buoni gli effetti visivi, confinati purtroppo solo nella prima parte del film, ed eccellenti le scene di combattimento. Sicuramente un budget più consistente avrebbe consentito di dare più spazio al personaggio di Gollum, ma il risultato finale è comunque ottimo.

Un piccolo gioiello, senza alcuna pretesa di essere un kolossal, e che è insieme un omaggio a Tolkien e a Peter Jackson: mi sento quindi di consigliarlo ai fan di entrambi. 

È in uscita in autunno 2009 Born of Hope, altro fan film basato su storie contenute in appendice al "Signore degli Anelli" in cui sarà narrata la vicenda di Arathorn e della sua sposa Gilraen, discendenti di una antica stirpe di regnanti in esilio oramai quasi estinta, e della speranza di riscatto riposta nel loro figlio, Aragorn. Il sito web ufficiale è a questa pagina.

Il sito ufficiale del film (download del film, trailer, notizie, foto di scena e dettagli di produzione)
Il blog del film (aneddoti e aggiornamenti sulla lavorazione)
L'Enciclopedia di Arda (in inglese - ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sul mondo di Tolkien e vi siete sempre vergognati di chiedere poiché consapevoli di non trovare alcun essere umano in grado di rispondervi)


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