di Ferdinando Carcavallo
In chiave leggermente più da commedia, Danny Boyle realizza con The millionaire il Gomorra indiano.
Sicuramente nè il regista inglese e tantomeno il nostro Garrone sono stati influenzati dall'altro, fatto sta che se vedete questo film in lingua originale noterete come i due film sembrino rispondere alle regole di uno stesso dogma. Sarebbe stato giusto, infatti, non doppiare le scene in indiano lasciando i sottotitoli come nella versione UK/USA.
Realismo, fotografia raffinata, crudezza, lirismo, regia discreta (quasi assente) e modernismo sono le caratteristiche che accomunano due tra i più bei film prodotti nel 2008.
La particolarità del film di Boyle è sicuramente nell'essere riuscito a raccontare a colpi di flashback e flashforward una storia di estrema povertà (come non riusciamo ad immaginarcela dalle nostre parti) attraverso i meccanismi del gioco televisivo simbolo del consumismo, o meglio dell'umiliazione del danaro.
Un film particolare, importante e esaltante.
Bellissima la scena finale in cui la celeberrima sigla del quiz fa da colonna sonora al ricongiungimento dei protagonisti.
Irresponsabile la campagna distributiva italiana che ha voluto far passare questo film per favola natalizia.
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