di Ferdinando Carcavallo

Stavolta la collocazione oraria è di prim'ordine (un comodo 21.10) e a giudicare dal primo episodio sembra che il tempo abbia fatto bene alla affiatata compagine della produzione.
La scrittura di Lucarelli è ai livelli dei sempre, mentre la regia dei Manetti Bros. è maturata ulteriormente - meno citazionista e "carrellista" che in passato - avvicinandosi allo stile "series" made in USA pur senza tradire la passione per il polizziottesco di casa nostra.
Migliorata anche la recitazione di Gianpaolo Morelli, forse più consapevole di avere a che fare con un personaggio che per quanto "sopra le righe " e sui generis non deve necessariamente essere una macchietta.
Gli episodi di questa seconda serie sono quattro (vista l'attesa biennale e il successo della prima serie si poteva fare qualcosa in più) e oltre quello di Morelli ritroveremo i volti di Veronica Logan e Giuseppe Soleri, mentre non vedremo Enrico Silvestrin (Trombetti nella prima serie).
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