31 dicembre 2008

L'incredibile Hulk

di Ferdinando Carcavallo

La cosa che più mi ha infastidito di questo film è l'ostinazione con la quale si son volute prendere le distanze dalla versione di Ang Lee del 2003, peraltro superiore a questa di Louis Leterrier sotto molti aspetti. Tale dichiarazione di intenti è espressa attraverso le numerose e quasi ossessionanti citazioni della serie televisiva degli anni '70.
La colonna sonora,l'aggettivo "incredibile" nel titolo, l'inquadratura degli occhi verdi nel buio, i camei di Lou Ferrigno (peraltro già sfruttato da Ang Lee) e Bill Bixby sembrano voler dire "l'unico Hulk fiction che conosciamo è questo".
A ben vedere, pero', l'Hulk di Edward Norton, benchè concepito interamente in casa Marvel, è meno "fumettistica" e cinematograficamente inferiore rispetto alla versione di Lee.
E' questo un classico filmaccio di azione tamarro all'americana, con la colonna sonora esageratamente enfatica dall'inizio alla fine e i dialoghi ridotti all'osso.
Gli effetti speciali non aggiungono nulla a quanto non abbiamo già visto se non al cinema sicuramente nelle console di videogiochi.
E' vero, il mostro verde compare a 10 minuti dall'inizio, parla e lo si chiama per nome, ma se questo è un vantaggio per lo spettatore under 16 (ma chissà...) non lo è per il pubblico che dal mix fumetti-cinema si aspetti qualcosa di diverso dal solito blockbuster d'azione.
Una pretesa piuttosto legittima visto che lavori come Spiderman (1 e 2), i Batman di Burton e Nolan ci hanno abituati a questo.
Impossibile per un film del genere dare una opinione sulla regia, sugli attori (nonostante la presenza di Norton, Tim Roth e William Hurt).
Simpatico il prologo in cui Tony Stark/Iron Man preannuncia la costituzione dei Vendicatori.
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29 dicembre 2008

Le avventure di Argos 7

Siete nostalgici degli Anni 60 (la moda, la musica, il way of life)?
Amate le atmosfere dei primi Bond Movies?
Siete fan dell'Uomo Ragno, dei Fantastici 4 e degli X Men "prima maniera"?
E che ne pensate di serie come "Agente Speciale", "L'Uomo dell'UNCLE", "Ultraman"?

Troverete questo e molto di più nelle pagine di "Argos 7", la serie a fumetti ideata da Giuseppe Cozzolino e disegnata da Andrea Rovati. Protagonisti i favolosi Anni Sessanta, la Cinecittà della "Hollywood sul Tevere", la Roma della Dolce Vita. Ed inoltre: dischi volanti, robot assassini, scienziati pazzi, attrici dai poteri ESP.
Tutto questo per un solo protagonista: Steve Van Drake, nome in codice Argos 7. Attore di pellicole di serie B al servizio segreto dell'organizzazione D.A.M.O.C.L.E.

I primi episodi della serie sono stati pubblicati su "M-Rivista del Mistero" (Alacran Editore) e a breve questi e nuovi materiali verranno raccolti in un comic book per la romana Cagliostro E-Press.



Argos7 su MySpace

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24 dicembre 2008

18 dicembre 2008

Altri 30 anni, di Ivan Forastiere

di Ferdinando Carcavallo

Devo ringraziare Internet per tante cose, una di queste è avermi fatto conoscere il mondo dei cortometraggi, altrimenti inacessibile se non frequentando specifici festival.
Il cortometraggio (oggi si dice solo corto perchè il digitale ha eliminato il concetto di metraggio) non rappresenta soltanto la palestra del cinema dove giovanissimi registi si fanno le ossa autofinanziandosi, ma è esso stesso cinema a tutti gli effetti, una forma di espressione artistica paritetica al racconto per la letteraura.

Nel "fantastico mondo dei corti" è facile incontrare talenti non ancora corrotti dalle logiche di mercato, di distribuzione o "di pagnotta" e forse grazie ad Internet questi talenti rimarranno tali anche ne futuro.

A proposito di talenti autentici, l'ultimo che ho incontrato è Ivan Forastiere.

Regista 30enne, ex allievo della scuola napoletana di cinema Pigrecoemme (ma quanti ne sfornano?) ed esperto di tecniche di post produzione, Ivan ha all'attivo 4 corti dei quali l'ultimo, il più riuscito e da lui anche scritto, è stato presentato quest'anno al Festival del Cinema Italiano di Stoccolma.

Favolosi gli interpreti, dal protagonista Mauro di Micco all'inquietante Pierpaolo Stellato, diretti con una sensibilità moderna che avvicina l'estetica di Ivan a quella di un Matteo Garrone: un neo-realismo, quindi, particolarmente estetizzante. Sfido chiunque a cogliere in questo film traccia della realizzazione in digitale. Gli "ambiziosi" movimenti di macchina assieme all'eccellente e misurato lavoro di montaggio e post produzione rendono impossibile distinguere questo film girato i DV (Canon XhA1) da un lavoro in pellicola.

"Altri 30 anni" racconta la storia di un istinto suicida. Non sappiamo perchè il protagonista Claudio voglia uccidersi, ma non importa. Se ci sono ignote le cause che hanno lo hanno portato a questa decisione, la cronaca della dinamica del gesto estremo, data dal suo fornitore di morte (l'ottimo ed espressivo Davide Amorico), ci fornisce quello che in un racconto cinematografico più interessa, ossia la tragedia di una vita vissuta con dolore che solo nell'istante finale rileva una possibilità di rivalutazione. Possibilità che Claudio decide di cogliere, ma il cammino da compiere è davvero lungo.
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14 dicembre 2008

05 dicembre 2008

I corti ai tempi di You Tube

Serata dedicata al mondo del cinema, con particolare riguardo alle produzioni indipendenti di cortometraggi, quella di sabato 13 dicembre 2008, al Trip. Ricco il programma dell'evento, organizzato dallo spazio di Via Martucci con la Scuola di cinema di Napoli Pigrecoemme, che parte alle ore 18,00 con un incontro-dibattito sul tema «I corti ai tempi di You Tube» che affronterà i nuovi scenari distributivi con cui internet sta rubando terreno agli storici circuiti festivalieri.
Relatori, Vincenzo Esposito, direttore del Festival del cinema italiano di Stoccolma, Ferdinando Carcavallo editor del sito di critica cinematografica Kinemazone e Rosario Gallone della Scuola di cinema Pigrecoemme.
A seguire saranno proiettati i corti italiani passati in rassegna nella sezione “Short Films” dell'undicesima edizione del Festival del cinema italiano di Stoccolma che, anche quest'anno (Stoccolma, dal 26 settembre al 2 ottobre 2008) è stata curata dalla Scuola di cinema e televisione Pigrecoemme.
Sei i film della serata: 97.4 di Alessandro Abbate e Alessandro de Cristofaro, un'operazione sofisticata sul filo delle citazioni cinematografiche, da due dei più interessanti videomaker della scena; 4b Movie di Antonello Matarazzo, regista visionario e di fama internazionale che lavora ad una poetica ridefinizione di cinema alla luce delle più spinte ricerche visive; Altri 30 anni di Ivan Forastiere, racconto sospeso tra umori hard-boiled e un colpo di scena fantastico; Battiltempo di Renato Lori, regista divertito e sornione ma, soprattutto, uno dei più importanti scenografi italiani; Megaris, di Guglielmo D’Aniello, metafora grottesca, in salsa ferreriana, dello scempio in cui versa Napoli; e, infine, Un passo indietro, diretto da Marco Pugliese. Il film, prodotto all'interno del corso Master di Pigrecoemme, ed incentrato, tra crisi identitarie e difficoltà sociali, sulla difficile relazione di un giovane autistico e del padre operaio è stato accolto, durante il festival svedese, con grande attenzione. Questa al Trip è la prima italiana.

L'ingresso alla serata è gratuito.
http://new.cra.na.it
http://www.pigrecoemme.com
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