di Ferdinando Carcavallo
Quasi mai scrivo un post sulla televisione e men che mai lusinghiero relativamente ad un prodotto delle reti Mediaset. Non si tratta di un pregiudizio e a dimostrazione di ciò eccomi a manifestare pubblicamente il mio entusiasmo per quello che ho visto ieri sera su Canale 5. Spinto dalla presenza di Sergio Castellitto, attore eccelso anche se televisivamente sfruttato solo per mediocri biopic (Padre Pio, Ferrari, Coppi), mi sono apprestato alla visione della prima puntata de "'O professore" con la solita diffidenza, pronto a indignarmi per la presunta piattezza delle sceneggiatura e della retorica con la quale ancora una volta sarebbe stata rappresentata la mia città.
Tutt'altro. La fiction promette molto bene sotto diversi punti di vista, soprattutto per la cura dimostrata dal regista Maurizio Zaccaro nella direzione degli attori. Una recitazione moderna e mai artefatta con momenti di realismo tali da lasciare imbarazzati (in senso buono) soprattutto chi conosce dal vero il contesto sociale rappresentato. Oltre alle lodi dovute per Castellitto e al riconoscimento della professionalità di Luisa Ranieri, occorre spendere una parola particolare su una giovane promessa. Si tratta di Ada Febbraio, una ragazza napoletana di 17 anni che interpreta il ruolo difficile di Teresa. Fisicamente simile a Juliette Lewis, Ada Febbraio ha già lavorato nella fiction "Un posto al sole estate", dove però non le è stata data l'occasione di esprimere al meglio quella grinta e quel colore che ne "'O professore" non passano inosservate.
Molto indovinate anche le parti di Pietra Montecorvino (quasi irriconoscibile in look da prof) e di Rosaria de Cicco, per la quale arriva un riscatto atteso dopo l'abbandono di Ozpetek e il delirio del solito "Posto al sole".
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