24 settembre 2008

Due punto zero: Marketing

Dall' autore di 'Appunti di Fisica 2'
Dal regista del riversamento vhs 'Weekend Ischia Giugno 01'
Il thriller che vi sorprenderà alle spalle senza lasciarvi un attimo di respiro.



“Due punto che?” – Andrea Camilleri. scrittore

“..e pertanto diffido dall’utilizzo del nome del mio cliente per qualsivoglia iniziativa propagandistica della suddetta opera…” – avv. Michele De Cesare, legale dello scrittore Carlo Lucarelli

“Italian shit … forget about it” – Stephen King, scrittore

Un thriller che scivola via che è una bellezza” – Paolino Pistone, “Oleodinamica Pneumatica Lubrificazione”

“Ho trovato ‘Due punto zero’ molto meglio di ‘Due punto zero-Bozza’” – Flavia Vento, soubrette

"Ho una mezza intenzione di acquistarne i diritti cinematografici, ma al momento sto ancora definendo il contratto con Faletti" - David Cronemberg, regista

“Vi faremo sapere” – Casa Editrice Feltrinelli

"Vi terrà incollati alla sedia" - Fritz Henkel

"Due punto zero è un buon lavoro ma presenta ancora qualche difetto di gioventù. Attendiamo il primo Service Pack" - Luca Annunziata, "Punto Informatico"

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16 settembre 2008

Girare un corto a Benevento

Il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Benevento ‘Cantieri di Gratuità’ promuove il percorso formativo ‘Scrivere e girare un cortometraggio’, inserito nell’ambito delle iniziative del II° Festival del Cortometraggio Filmando la Solidarietà. La proposta è rivolta, in particolare, ai volontari e ai cittadini che intendono conoscere ed approfondire le tecniche utili alla realizzazione di un cortometraggio.Il corso, la cui partecipazione è gratuita, avrà una durata di 32 ore erogate in quattro moduli: “Montaggio digitale”, “Elementi di Linguaggio Cinematografico”, ‘Tecnica di Ripresa’ e "Laboratorio di messa in scena".
Il corso sarà tenuto da docenti molto qualificati, quali: Giovanni Bruno (regista televisivo e collaboratore delle maggiori reti nazionali); Demetrio Salvi (documentarista ed esperto del linguaggio del cinema e della televisione); Leonardo Lardieri (critico cinematografico e docente di storia del cinema); Michele Moccia (critico cinematografico e docente di storia del cinema).
La domanda di partecipazione deve essere redatta su apposito modello da ritirare al Cesvob o scaricabile dal sito internet www.cesvob.it.
L'esito della selezione sarà comunicato attraverso il sito del Cesvob. Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Cesvob entro e non oltre le ore 13.00 del 27 settembre 2008.
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12 settembre 2008

Il festival dei festival


Martedì 16 settembre, alle ore 20.00, presso la Triennale di Milano, verrà inaugurata la II edizione di Festivall, il “festival dei festival” che presenta le anticipazioni delle diverse rassegne cinematografiche milanesi.

La manifestazione, organizzata all'interno di Milano Settembre Cinema ospiterà in Triennale le anteprime di Milano Doc Festival, Visioni Digitali, Filmmaker, Sguardi Altrove, Festival del Cinema Africano, d’Asia e America latina, Invideo, mentre Sport Movies & TV sarà all’Arena Civica e il Milano Film Festival in diverse sedi.

Negli spazi della Triennale, dal 16 settembre per tutta la durata di Festivall, verranno proposte anche installazioni video che integreranno le proiezioni di diversi festival: Filmmaker presenta Arbeiter verlassen die Fabrik in elf Jahrzehnten
(Operai che escono dalla fabbrica), una video opera di Harun Farocki che racconta di storia, cinema, lavoro con una forma che ibrida video, film, arte.
Invideo presenta Lachsack/Laughter Project dell’artista tedesco Piero Steinle, un’installazione composta da 12 proiezioni sincronizzate che combinando una serie di posti, persone e tempi diversi creano un panorama universale della risata.
Per Sguardi Altrove Film Festival viene allestita la video-installazione Rough Cut – Cutting Off dell’artista iraniana Firouzeh Khosrovani, che si compone di cinque manichini - di cui uno mutilato - disposti in uno spazio che rappresenta metaforicamente il corpo femminile velato e mutilato.

Festivall concentra in due settimane di programmazione tutta la spinta creativa di organizzazioni indipendenti che vogliono proporre un diverso approccio allo schermo, lontano dai blockbuster, attento all’attualità e alle nuove proposte cinematografiche che fanno della commistione tra diversi generi e tecniche un principio basilare.

La Triennale è chiusa dal 21 al 23, il 25 e il 29 settembre.
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11 settembre 2008

I’VE SEEN FILMS International Short Film Festival

Milano Skyline Multiplex, 22-s6 settembre 2008

I’VE SEEN FILMS International Short Film Festival è stato fondato nel 2007 da Rutger Hauer con l’intento di promuovere su base mondiale ed anche tramite internet, i lavori dei filmmakers che desiderano ottenere una potente esposizione mediatica dei loro cortometraggi. La prima edizione ha già ricevuto una risposta straordinaria dagli autori di tutto il mondo: sono stati oltre 1.500 i cortometraggi pervenuti da circa 50 paesi.

Richard Gere, Ridley Scott, Paul Verhoeven, Robert Rodriguez ed il Maestro Ludovico Einaudi sono alcuni dei membri della Giuria Internazionale.

La Serata di Gala sarà presentata dal produttore, regista e scrittore Bill Bristow che è anche un membro della Giuria Internazionale.

Il Trio ‘The Blue Dolls’ formato da Erika Celesti, Federica Pallante e Viviana Dragani, sarà ospite del Festival e, oltre ad unirsi a Mr Bristow nella conduzione della serata, presenterà il brano ‘Handful of Keys’ in gara nel concorso internet di I’ve Seen Films.

Enzo Iacchetti sarà uno degli Ospiti della Serata di Gala con il cortometraggio in concorso ‘Pazza di te’, che segna il suo debutto nella regia.

Tra gli Eventi Speciali segnaliamo il film cult di fantascienza ‘Blade Runner - The Final Cut’, ‘Sin City’ e ‘Confessioni di una mente pericolosa’. Inoltre, con concessione in esclusiva da parte della Warner Bros e della Blade Runner Partnership, avrà luogo l’anteprima cinematografica del documentario osannato dalla critica internazionale ‘Dangerous Days: Making Blade Runner’. Il programma comprende inoltre la proiezione speciale di ‘Zeitgeist’ alla presenza del suo autore, Peter Joseph. A tutti gli Eventi Speciali faranno seguito incontri tra il pubblico presente in sala e gli Artisti ospiti del Festival.

I’VE SEEN FILMS International Short Film Festival
http://www.icfilms.org/
www.rutgerhauer.org/icfilms
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10 settembre 2008

Red Sonja

di Ferdinando Carcavallo

Rose McGowan sarà la diavolessa rossa Red Sonja nel film omonimo prodotto da Robert Rodriguez e diretto da Douglas Aarniokoski che uscirà nel 2009.
Anche Red Sonja è un personaggio nato dai fumetti Marvel, precisamente tra le pagine di Conan il barbaro, ad opera di Roy Thomas e Doug Moench ed ha già conosciuto una versione cinematografica in un fim di Richard Fleischer del 1985 (in Italia uscì col titolo di Yado) con Arnold Schwarzenegger nella parte di Conan e Brigitte Nielsen (al suo debutto cinematografico) in quella di Sonja.
Nonostante lo sforzo produttivo di De Laurentiis (le musiche erano di Ennio Morricone) il film del 1985 fu un grandioso flop ma Red Sonja ha continuato a vivere nel mondo del fumetto con un certo successo tra un pubbico di nicchia (
www.redsonja.net).

Il film del 2009 segrerà anche il ritorno sul set di Rose McGowan la quale, nonostante il successo di Grindhouse: Planet Terror, è un bel po' che diserta Hollywood forse a causa dei problemi personali con il compagno/pigmalione Rodriguez. Dopo un annuncio abbastanza convinto, anche l'altro progetto cinefumettaro della coppia, ossia il remake di Barbarella, pare sia passato in secondo piano e viene anche messo in discussione l'ingaggio della McGowan alla quale i fan del fumetto preferirebbero la bionda naturale (?) Jessica Alba.

Mah. Prima la sgraziata Drew Barrymore, poi la coatta McGowan, ora la mielosa Jessica Alba...non è che lo devono fare per forza 'sto remake!
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Tutti i numeri di Spiderman

di Ferdinando Carcavallo

I capitoli 4 e 5 di Spiderman sono una certezza. Sam Raimi dietro la cinepresa e Tobey Maguire davanti garantiranno la continuità con i capitoli precedenti, soprattutto con i primi due, dal momento che la Sony è intenzionata ad abbandonare l'atmosfera dark di Spiderman 3 per prendere le distanze dal Cavaliere Oscuro di casa DC.
Non sembra assicurata, invece, la presenza di Mary Jane, almeno come interprete in quanto Kirsten Dunst (dicono), a causa di problemi legati all'alcool, non è più molto gradita alla produzione.
Prematuro ancora ipotizzare i nemici che compariranno nei due film. In molti ipotizzano (e sperano) che sia arrivato il momento di incattivire il Dottor Connor (interpretato da Dylan Baker negli ultimi due episodi) e dare vita al mitico Lizard.
L'uscita di Spiderman 4 è prevista per il 2011. Ci vuole tempo e per lo stesso anno si prevede anche il debutto cinematografico di Captain America, intorno al quale girano voci poco credibili, tipo la metamorfosi etnica ad opera di Willy Smith.
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08 settembre 2008

Medici miei: un aggettivo c'è

di Ferdinando Carcavallo

Fatma RuffiniHa fatto il giro del web l'articolo di Aldo Grasso sul Corriere in cui il giornalista si interrogava su quale potesse essere l'aggettivo giusto per definire l'oscena sit-com di Italia Uno prodotta da Fatma Ruffini e interpretata da Enzo Iachetti e Giobbe Covatta.
Certo "imbarazzante", "ridicolo" e "inguardabile" sono abbastanza efficaci, ma andrebbero bene anche per altre "monnezze" televisive in questi giorni in programmazione ("Il sangue e e la rosa per dirne una), mentre in "Medici miei" c'è qualcosa che lo rende ancora più abietto.

Il serial (mi vengono i brividi a chiamarlo così) avrebbe la presunzione di essere una parodia dei medical-thriller americani, nella scia del magnifico "Scrubs" o il vecchio "Dottori in allegria", ma non riesce nemmeno lontanamente ad essere paragonabile.

Non credo sia giusto tirare in ballo il fatto che gli americani siano professionisti in cose del genere mentre noi siamo degli inetti (non è un'affermazione di Grasso ma da qualche parte è stato detto) visto che prodotti come "Camera caffè", "Buttafuori" o anche semplicemente lo spin-off di Zelig "Belli dentro" risultano essere prodotti se non altro onesti.
Ecco, forse l'aggettivo "disonesto" può definire bene cosa è "Medici miei". Una vera e propria presa per il culo dello spettatore, che evidentemente i produttori di questo serial considerano non solo un imbecille ma anche uno che vive fuori dal mondo. Sarebbe stato un attenuante per la produzione se questo deprimente telefilm fosse stato messo in onda in un orario non da prime-time, tipo altre cose insulse come "Il mammo" o "Don Luca", ma il posizionamento il martedi alle 21:10 fa pensare che ci sia una considerazione dello spettatore medio davvero mortificante.
Sul riferimento nel titolo al film di Monicelli preferisco tacere. Si tratta davvero di bestemmia.

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05 settembre 2008

Due punto zero

Questa è la morte, senza dubbio, ma sarà sempre così?
A parte il buio totale e la consapevolezza di non avere più un corpo non è che poi sia cambiato molto.
Respira ancora, questo è certo, con la differenza che non sente il rumore del fiato nè la sensazione dell'aria che gli arriva ai polmoni. Potrebbe inspirare ed espirare a piacimento, ma non ha la forza di farlo.
E gli occhi? Sono aperti o chiusi?
Chiusi, si direbbe, dal momento che se li avesse aperti dopo un po' si seccherebbero e dovrebbe chiuderli, e quello sarebbe un movimento che non saprebbe come comandare. Più che mancanza di forza gli sembra di non ricordare affatto come si fa un movimento. Come se il suo cervello avesse all'improvviso perso tutte le nozioni necessarie per mandare impulsi ai nervi.
L'ultimo ricordo di un movimento che riesce a recuperare risa-le all'infanzia, quando il padre gli insegnava a nuotare coordinando i movimenti delle braccia con quelli delle gambe. Braccio destro, piede sinistro, braccio sinistro, piede destro. Una fatica all'inizio, ma poi divenne naturale. Un tenero ricordo familiare che lo rimanda inevitabilmente a qualche anno dopo quando prendendo lezioni di piano l'impegno speso nel coordinamento mano sinistra e mano destra non diede i frutti che la madre si aspettava.
Adesso, come tornato in un liquido amniotico, non sembra aver più bisogno di coordinare nulla. A differenza di un feto, però, Carmine ha dei ricordi con i quali confrontarsi. Ecco! Forse ha trovato la risposta. La morte non è altro che un ritorno allo stato fetale con un'esperienza fatta nel mondo. Un’esperienza che tuttavia gli permette di essere sicuro di trovarsi, per quanto incorporeo, in posizione supina con la netta sensazione di posare con la testa su qualcosa nemmeno tanto morbida.
Come mai non se ne è reso conto prima? Una leggera pressione dietro la testa è una prova inconfutabile di possedere una te-sta, e forse riesce anche a muoverla.
Già. Ma come si fa a muovere la testa? Bisognerebbe muovere i muscoli del collo. Ad avercelo il collo. Ma se c'è la testa tutto farebbe pensare che il collo c'è. Vale la pena di tentare.
Quindi Carmine si impegna con il massimo della concentrazione a cercare nella mente i punti giusti per provocare una scos-sa sui muscoli. Ci mette tanto impegno da cominciare a sentire un incredibile dolore alla fronte ed è un ottimo indizio quello di avere la fronte.
Prima di cedere al dolore succede qualcosa di imprevisto. Un urlo, un grido sofferente e quasi soffocato arriva alla sua percezione! C'è qualcun altro accanto a lui o quel grido è il suo? Sarebbe una scoperta magnifica. In un colpo solo saprebbe di ave-re bocca, orecchie, gola e corde vocali. Un sacco di roba. E soprattutto ci sarebbero ottime speranze di essere ancora vivo. Ci riprova, quindi, e con minore fatica emette un altro gemito. Ed ecco che riesce a sentire anche il proprio affanno.
Non solo, sente anche di poter aprire e chiudere la bocca e muovere la lingua. Intanto il mal di testa è aumentato vertiginosamente anche perchè si è aggiunto un fischio alle orecchie che smette solo quando un qualsiasi rumore rompe il silenzio, quindi non gli resta che emettere continuamente gemiti. Tra un gemito e l'altro gli vengono dei colpetti di tosse uno dei quali particolarmente forte da farlo sobbalzare. Quel movimento involontario è il principio di una serie di sensazioni, tante e tutte insieme, che sconvolgono il suo status incorporeo. Si rende conto, finalmente, che il corpo è tutto lì attaccato alla sua testa, anche se in-credibilmente pesante, soprattutto le braccia, che probabilmente sono rivestite di una seconda pelle di piombo. Riesce soltanto a farle strisciare sul suolo aiutandosi con le dita della mano che come dei ragni si fanno strada portandosi appresso i pesanti fardelli. Uno dei ragni in quel faticoso peregrinare urta qualcosa. Qualcosa di morbido che si direbbe lattice. Appena i polpastrelli hanno l'occasione di testare la temperatura abbastanza alta di quella sostanza, giunge all'appello delle sensazioni di Carmine quella del freddo su tutto il suo corpo, e la consapevolezza della nudità.
La situazione sembra essere chiara. Carmine è nudo e supino e accanto a lui una specie di materassino pieno d'acqua. Continuando nell'esplorazione tattile la sua manoragno si muove sul caldo materassino fino a raggiungere una zona a consistenza molto più morbida, tipica di un seno di donna.
Più precisamente una tetta di Marianna, anche se lui per il momento non può saperlo.
La piacevole esplorazione viene bruscamente interrotta da una specie di fuoco freddo che gli arriva sugli occhi e che in altre occasioni avrebbe chiamato luce.
- Allora? Fatta una soddisfacente prima notte, sposini?

Due punto zero, Ed. Boopen 2008

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03 settembre 2008

02 settembre 2008

E' Ada Febbraio la rivelazione de 'O professore

di Ferdinando Carcavallo

Quasi mai scrivo un post sulla televisione e men che mai lusinghiero relativamente ad un prodotto delle reti Mediaset. Non si tratta di un pregiudizio e a dimostrazione di ciò eccomi a manifestare pubblicamente il mio entusiasmo per quello che ho visto ieri sera su Canale 5. Spinto dalla presenza di Sergio Castellitto, attore eccelso anche se televisivamente sfruttato solo per mediocri biopic (Padre Pio, Ferrari, Coppi), mi sono apprestato alla visione della prima puntata de "'O professore" con la solita diffidenza, pronto a indignarmi per la presunta piattezza delle sceneggiatura e della retorica con la quale ancora una volta sarebbe stata rappresentata la mia città.
Tutt'altro. La fiction promette molto bene sotto diversi punti di vista, soprattutto per la cura dimostrata dal regista Maurizio Zaccaro nella direzione degli attori. Una recitazione moderna e mai artefatta con momenti di realismo tali da lasciare imbarazzati (in senso buono) soprattutto chi conosce dal vero il contesto sociale rappresentato. Oltre alle lodi dovute per Castellitto e al riconoscimento della professionalità di Luisa Ranieri, occorre spendere una parola particolare su una giovane promessa. Si tratta di Ada Febbraio, una ragazza napoletana di 17 anni che interpreta il ruolo difficile di Teresa. Fisicamente simile a Juliette Lewis, Ada Febbraio ha già lavorato nella fiction "Un posto al sole estate", dove però non le è stata data l'occasione di esprimere al meglio quella grinta e quel colore che ne "'O professore" non passano inosservate.

Molto indovinate anche le parti di Pietra Montecorvino (quasi irriconoscibile in look da prof) e di Rosaria de Cicco, per la quale arriva un riscatto atteso dopo l'abbandono di Ozpetek e il delirio del solito "Posto al sole".

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