25 agosto 2008

Fantasmi e maghi minacciano la Marvel

di Ferdinando Carcavallo

Dopo il successo del bellissimo "Il cavaliere oscuro", contemporaneo al flop dell'inutile secondo Hulk con Edward Norton, sembra che il cinema fumettistico si sia svegliato e coalizzato per offuscare la casa di produzione fondata da Stan Lee.
A parte i Watchmen di Alan Moore, della stessa casa editrice di Batman e SUperman (DC Comics) le novità più interessanti vengono da adattamenti di fumetti più antichi e (oggi) meno popolari.

Sono in arrivo, infatti, sia The Spirit di Will Eisner che il leggendario Mandrake di Lee Falk.
Diretto da Frank Miller, fumettista autoe di Sin City e 300 al suo esordio come regista, The Spirit racconterà la storia di Danny Colt/The Spirit (Daniel Macht), criminologo creduto morto che torna come spettro vendicatore deciso a ripulire le strade di Central City. Nel cast anche Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson e Eva Mendes.
Il film su Mandrake, previsto per il 2009, sarà diretto da Chuck Russel mentre toccherà a Jonathan Rhys Meyers il compito di vestire il frack dell'elegantissimo mago che combatte il crimine.

Creato nel 1934, il personaggio di Mandrake fu già portato sullo schermo negli USA nel 1939, mentre il nostro caro maestro Federico Fellini ne carezzò per lungo tempo l'idea di un adattamento, ma il progetto non andò mai in porto. Inoltre, la stessa Hyde Park Film, produttrice del film su Mandrake, ha appena avviato la produzione di Dead of Night, il film su Dylan Dog diretto da Kevin Munroe e interpretato da Brandon Routh. Infine, come non citarlo, doina su tutti il progetto di Steven Spielberg di portare sugli schermi il ragazzo prodigio TinTin. Hollywood è così sicura del successo del film che uscirà nel 2009 che ha già in cantiere il sequel diretto da Peter Jackson.

Il trailer di The Spirit
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01 agosto 2008

Klaatu, Barada, Nikto

di Ferdinando Carcavallo

Finchè vi limitavate a combattere tra di voi usando armi primitive come cannoni, noi non ci preoccupavamo, ma presto l'energia atomica vi permetterà di costruire aerei astrali, e questo costituirà una minaccia per la pace degli altri pianeti, cosa che noi non possiamo permettere.

Queste le dure parole di Klaatu, l'alieno che nel 1951 venne sulla terra assieme al gigantesco robot Gort nel film classico sci-fi "Ultimatum alla terra" di Robert Wise. Come in molti film di fantascienza dell'epoca, il tema predominante era la guerra fredda e la corsa agli armamenti, Cuba, la Russia, Fidel Castro e tutta quella bella storia.
Oggi Klaatu e Gort si apprestano a fare una seconda discesa sul nostro pericoloso pianeta. Stavolta a dirigere il remake è Scott Derrickson (The exorcism of Emily Rose), mentre Keanu Reeves e Jennifer Connelly saranno i protagonisti, ma la Connelly non sarà Gort bensì Helen Benson.
Klaatu/Reeves stavolta è incazzato con noi per qualcosa di più difficilmente arrestabile. La minaccia terrestre è rappresentata dalla violenza degli umani verso la natura e verso se stessi.
The day the Earth Stood Still uscirà negli usa il 12 dicembre e nelle premesse (guardate il trailer su
http://www.dtessmovie.com/) non sembra un capolavoro, come del resto non lo fu l'originale, per quanto entrato nella storia del cinema forse più per il messaggio che per la resa cinematografica.
Alla base dei due film c'è il romanzo "Addio al padrone" di Harry Bates del 1940. Il primo film si scostava dal romanzo per delle particolarità che poi erano davvero essenziali. Ad esempio nel libro è Klaatu ad essere "servo" di Gort e non il contrario, in quanto i robot rappresentavano la civiltà aliena, e lo stesso Klaatu veniva ucciso appena uscito dall'astronave. Difficile pensare che i produttori della 20thCF vogliano far morire Keanu Reeves ad inizio film. O no?

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