23 luglio 2008

Buon compleanno, Bennato!

di Ferdinando Carcavallo

Nel 1990 scrivevo e cantavo le mie canzoni già da una decina d'anni.
Quell'anno partii per il militare, evento che per me fu una sorta di punizione in quanto conseguenza di una fallimentare esperienza universitaria e l'allontanamento forzato da quello che amavo (la musica e una donna).
In quell'anno, proprio mentre ero in caserma, ebbi una sorta di visione/sogno musicale.
Nel mio immaginario onirico venne a trovarmi Edoardo Bennato, che allora rappresentava tutta la musica che ascoltavo (non solo la sua) e suonavo.
Dieci anni prima Bennato aveva scritto una canzone (Sono solo canzonette) che sembrava diretta proprio a me e che mi fece venire voglia di fare musica
In una sorta di serenata tra maschi, quella sera in caserma Bennato mi cantò una canzone che mi faceva il punto della mia esperienza musicale invitandomi a non scrivere mai più canzoni.
Quella serenata faceva più o meno così:
Il delirio di un catatonico in uno stato confusionale

Scrivere una canzone non è un problema
Si può anche fare
Tanto parole e note ne senti tante
Puoi approfittare
E sono tanti anche i motivi
e la gente da conquistare
Una canzone, anche se brutta
lascia un segno nel cuore

Tu l'hai scoperto un po' troppo tardi
Quanto fosse immorale
Mettere gente tra le tue rime
Senza farla parlare.
Hai conquistato anime
Solo in cambio di un'emozione
Ora ti sei pentito
Non scriverai mai più una canzone


Perchè la musica per te
è un fatto strettamente personale
Un riflesso quasi immediato
di uno stato sentimentale

Perchè la musica per te
è stato tutto
non è più niente
Non puoi dividerla con la gente


Senti le tue canzoni
Rivedi scene della tua vita
La vedi tutta, compresa quella
Che va dimenticata
E se vorrai ricominciare
E cambiarla completamente
Tempo sprecato
Una canzone tanto tornerà in mente

I tuoi trascorsi, l'unico amore
Sano che hai respirato
Quello che hai avuto in dono
E non potevi non aver cantato
Se un giorno lo rincontrerai
Avrai già imparato la lezione
Starai certo più attento
Non scriverai mai più una canzone


Perchè la muisica per te
E' un vizio che può fare male
Il delirio di un catatonico
In uno stato confusionale

Perchè la musica per te
E' un conto aperto con la coscienza
Il rifugio della tua esistenza.

1 commenti:

BenSG ha detto...

Pensa che quello di Bennato è stato il mio primo concerto all'Arena di Verona: avrò avuto sì e no 11 anni e fu davvero FANTASTICO!


Auguri!


BenSG