24 luglio 2008

AfterVille: sci-fi a Torino

Torino, 2058. Le Rocce, le gigantesche astronavi di origine aliena che da anni giacciono conficcate nel tessuto urbano, si sono risvegliate.
Il radiosegnale da loro emesso non è altro che un countdown inarrestabile che corre verso il Grande Zero. Sam si sveglia come in una giornata qualunque, pur sapendo che oggi non sarà una giornata qualunque: la fine – per Torino e per il mondo – è arrivata. Rimangono ancora poche ore per completare l’ultimo, lungo addio dell’umanità. AFTERVILLE – THE MOVIE è il primo film di fantascienza dell’era digitale interamente ambientato e girato a Torino ed è diretto dal duo di registi milanesi Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (già autori di cortometraggi di fantascienza apprezzati e pluripremiati come “E:D:E:N” e “The Silver Rope”).

Dura 27 minuti e presenta effetti visivi computerizzati di grande efficacia. AFTERVILLE – THE MOVIE vede la straordinaria partecipazione dello scrittore americano di fantascienza Bruce Sterling (curatore ospite del Piemonte Share Festival 2008), considerato insieme a William Gibson il padre del cyberpunk.
Per il film, Sterling ha scritto e impersonato il personaggio dello scienziato Adam Vurias, il primo uomo ad essere riuscito a decodificare il radiosegnale emesso dalle Rocce. La science fiction è un genere assente da anni dal panorama cinematografico italiano. AFTERVILLE – THE MOVIE riporta per la terza volta il capoluogo subalpino al centro della fantascienza cinematografica, dopo “Omicron” (diretto nel 1963 da Ugo Gregoretti) e “La città dell’ultima paura” (diretto nel 1975 da Carlo Ausino). Il film è stato girato in due formati diversi: super 16 mm e HD. Quest’ultimo formato è stato impiegato per inserire digitalmente gli UFO nella città, ricostruendo diverse zone di Torino, stravolte dalla presenza di architetture futuribili (sono già stati inseriti nello skyline metropolitano i fuoriscala di cui si sta discutendo in questi mesi, come i nuovi grattacieli di Piano e Fuksas) e dalle enormi sagome dei dischi volanti, incastonate nel tessuto della città.

http://www.afterville.com/

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