10 giugno 2008

Sui disturbi della quiete pubblica

di Flavio Ignelzi

Non si tratta di un’enciclopedia della musica Rock (non sarei in grado di scriverla), né di un saggio sui migliori dischi del decennio 1999/2008. I dischi sono come le palle: ognuno ha i suoi (scusa Clint).
Si tratta, piuttosto, di una raccolta di recensioni organizzata come una serie di ‘percorsi musicali’, guidati dalle suggestioni e dalle similitudini (a volte di suono, a volte d’intenti, addirittura geografiche) che accomunano i dischi presi in esame (le quali, spero, non siano percepite solo da me).
Il pretesto è rappresentato dai dieci anni di collaborazione con SilentScreamZine, quindi gli album sono stati selezionati tra quelli per i quali mi è ‘toccata’ la recensione. E che al termine dell’ascolto (in una qualche misura) mi hanno portato a pensare che sono stato incolpevolmente fortunato.
E’ probabile che non concorderete con me su molte cose, e che non tutta la musica raccontata in questo libercolo sia quella ‘giusta’.
Ma, vivadio, sia sempre lodata la musica sbagliata: se non ci fosse saremmo costretti a somigliarci l’un l’altro.
Insomma, niente di definitivo e categorico, ma semplicemente una serie di istantanee che a mio insindacabile ed egocentrico giudizio merita(va)no di rimanere impresse su carta.
Tutto il resto, come al solito, è mancia.

Flavio Ignelzi
Sui disturbi della quiete pubblica
Boopen, 2008

0 commenti: