03 aprile 2008

Grande fratello e il medico dei ca22i

di Ferdinando Carcavallo

Un po' di pazienza se in questi giorni sarà difficile contattare uno specialista a Napoli, in quanto l'Ordine dei Medici della città è molto impegnato nel prendere una decisione importante. Il fatto è (abbastanza) noto e cercherò di riassumerlo in breve.

Gli autori della famosa trasmissione televisiva "Il grande fratello", presentata dalla Marcuzzi e "distribuita" dalla Gialappas Band, per l'edizione 2008 hanno pensato bene di far partecipare un medico (una dottoressa napoletana) convinti che in una qualsiasi casa la presenza di un dottore sia utile e addirittura necessaria in un contesto di cattività come quello in cui vivono i concorrenti del popolare reality show.

E' successo, però, che detta dottoressa in un eccesso di esibizionismo televisivo (qualità necessaria per chi decide di passare due mesi della propria vita davanti alle telecamere) si è fatta sorprendere intenta a trastullare con le proprie mani un membro non dello stesso albo professionale. Anche se le immagini trasmesse non hanno dimostrato nulla di effettivamente sicuro, il contesto e le testimonianze dei protagonisti rendono chiaro che si è trattato di quello che gli americani chiamano un hand job.

Scattata la denuncia da parte di un collega indignato, l'Ordine deve ora decidere che tipo di sanzione applicare - si parla anche di radiazione - in quanto il codice etico dei professionisti sanitari (a credo anche quello di altri) impone agli iscritti un comportamento moralmente ineccepibile non solo sul lavoro ma anche in tutte le altre occasioni pubbliche.
La dottotessa incriminata si è ribellata a questo bigottismo affermando che quello che lei fa in privato non deve in alcun modo inficiare la sua professionalità e della stessa opinione di sono dichiarati tutti i partecipanti alla trasmissione, e questo mi sembra l'aspetto più interessante della vicenda.

E' davvero degno di riflessione, infatti, che qualcuno consideri "vita privata" essere ripresi da una televisione ventiquattrore al giorno per due mesi ma appare ancora più grottesco che nessuno veda niente di strano nel solo fatto che un medico partecipi ad una trasmissione come questa allontanandosi dalla professione (sia fisicamente che mentalmente) per un periodo così prolungato impegnandosi in un "gioco" che ha il solo scopo di provocare querelle come quella abilmete messa in piedi stavolta.

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