Votate questo video su QOOB.TV, così lo passeranno sul digitale terrestre ed io e Luca saremo molto felici.
Popopopo.
Popopopo.
di Flavio Ignelzi
Parliamoci chiaro: la devozione assoluta che nutro nei confronti dell’arte cinematografica di John Carpenter è compresa nelle poche certezze che posseggo in questa vita terrena. Dubbi sull’oggettività delle righe seguenti sono quindi plausibili e motivati, in considerazione del fatto che il volume in questione (coerentemente intitolato “Il Signore Del Male”) esamina l’opera del regista di origine newyorkese da una prospettiva diversa, schiettamente politica e militante, oltre che “ostinatamente votata alla causa del B-movie”, come sottolinea Daniela Catelli nella postfazione. Paolo Zelati esamina l’opera di Carpenter attraverso otto film che, oltre a illuminare il percorso di un regista che ha saputo sfruttare l’enorme potenziale simbolico ed allegorico del genere fantastico per veicolare ansie, aspettative e frustrazioni sociali di intere generazioni, allo stesso tempo rappresentano uno spaccato su oltre vent’anni di cinema americano, passando da “Distretto 13: le brigate della morte” (1976) a “Fuga da Los Angeles” (1996). Se “Halloween” si configura come il manifesto programmatico dello slasher-movie, imitato all’infinito nella forma, “Fog” e “Essi Vivono” (quest’ultimo un vero e proprio cult-movie, celebrato dalla critica e dai fan in ogni dove) rappresentano l’anima politica che viene a galla nonché un vero e proprio attacco all’edonismo reaganiano perpetrato nei ‘favolosi’ anni ottanta, in maniera neanche troppo sottintesa. Fino a “Il Seme della Follia”, una riflessione fin troppo acuta sulla narrativa e sul cinema, che diventa metacinema scandagliando i meccanismi psicologici di partecipazione dello spettatore (regressione ed interazione) in questo caso sovvertiti e razionalizzati.
Zelati studia i film di Carpenter alla stregua di classici postmoderni, così come meritano, rivelando aneddoti di lavorazione e possibili interpretazioni, alcune delle quali smentite più o meno velatamente dallo stesso Carpenter durante le interviste che chiudono il corposo volume. Il quale, forte di un impianto fotografico di primo ordine (che ha l’unica pecca di essere in bianco e nero) che sfrutta bene il formato quadrato maxi (22x22), celebra uno degli ultimi grandi artigiani del cinema (regista, sceneggiatore, montatore e compositore di colonne sonore) che con il suo talento fuori dal comune ha segnato in maniera indelebile in cinema di genere ed educato intere schiere di appassionati.
Paolo Zelati
Il signore del male - Il fantastico realistico nel cinema di John Carpenter
Un mondo a parte, 2008
www.unmondoaparte.it
di Compagnuccio Simon
Guillermo del Toro - regista de "Il labirinto del fauno" - dirigerà "Lo Hobbit" tratto dall'omonimo libro di J.R.R. Tolkien.
Il libro racconta l'avventura di Bilbo Baggins svoltasi qualche decina di anni prima degli eventi narrati nella trilogia di Peter Jackson. Il tono è decisamente meno guerresco, con molti meno personaggi (anche se nel libro c'è una battaglia alla fine).
Forse Ian McKellan ritornerà a vestire i panni del mago Gandalf.
Mi aspetto meraviglie per come verrà realizzato il drago Smaug.
Sono veramente contento.
Comunicato Stampa
di Ferdinando Carcavallo
Quentin Tarantino, Tim Burton, John Landis, Tim Lucas e Joe Dante ci spiegano perchè ancora oggi Mario Bava costituisce un modello per il cinema horror-thriller, mentre Mario Monicelli, Alberto Pezzotta, Lamberto Bava, Barbara Steele e Dario Argento raccontano di lui e del suo modo di fare cinema.
Questo succede in una serie di 39 interviste a personaggi illustri del cinema americano ed italiano e contributi di autorevoli critici, condito con 100 immagini fra foto di scena inedite, fuori set e rarissime locandine, in "Kill baby kill! - Il cinema di Mario Bava", il libro di Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni.
Mario Bava è stato il regista che con il suo gusto maniacale per l'immagine - sia nello stupendo bianco e nero di "La maschera del demonio" che nella psichedelia di "Diabolik"- negli anni '60 ha definitivamente connotato il cinema horror di quella componente estetizzante che lo ha eletto a livelli di genere di serie A.
Forse per simpatia in molti ci ostiniamo ancora oggi a definire i film di Bava dei B-Movies, cosa che altrove non succede.
Era ora che anche in Italia ci si degnasse di dedicare a questo grande autore una monografia che andasse un po' al di là del libretto cult, laddove nel resto del mondo (Francia e USA) abbondano lussuose pubblicazioni e splendidi cofanetti di DVD.
Non c'è da meravigliarsi se a compiere questo onorevole gesto è la casa editrice Un mondo a parte, responsabile già di altre brillanti iniziative editoriali come il volume su Lucio Fulci ("Il terrorista dei generi") e "Il dizionario dei protagonisti della commedia italiana".
E a proposito di Mario Bava...
Pisoni e Acerbo sono anche gli autori di uno stupendo documentario di 50' su Bava di cui il libro è in qualche modo la versione extended. Il doc, dal titolo "Mario Bava - Operazione Paura" è stato trasmesso su Sky Cinema ed è presente diviso in tre parti su Youtube.
Su Youtube, inoltre, vi segnalo anche il documentario (stavolta americano) "Mario Bava: master of the macabre", in cui potete sentire dalle voci di Burton e Carpenter quanto questo tegista sia amato all'estero, e lo speciale intitolato "From fumetti to Film", extra della versione americana del DVD del film Diabolik.
Compra "Kill baby kill! Il cinema di Mario Bava" su libreriauniversitaria.it
Adrien Brody ed Emanuelle Seigner saranno i protagonisti di Giallo, il nuovo thriller di Dario Argento le cui riprese inizieranno a maggio a Torino.
Su una sceneggiatura di Jim Agnew e Sean Keller (gli stessi del prossimo di John Carpenter "L.A. Gothic") , il film racconterà di un assistente di volo americano che assieme ad un investigatore italiano saranno impegnati nel ritrovamento della serella del primo, rapita da un serial killer conosciuto con il nickname 'Giallo'.
Oltre Brody e la Seigner, si vociferava anche sulla presenza di Vincent Gallo e Ray Liotta.
Per quanto riguarda la data di uscita del film, prodotto dallo stesso Argento, si parla di fine anno. Il film verrà infatti venduto per la distribuzione internazionale il mese prossimo al Festival di Cannes.
di Ferdinando Carcavallo
La tentazione è forte, fortissima.
Parlo del desiderio insistente di disertare queste elezioni per mandare a quel paese tutta la classe politica italiana rea di non rappresentare nemmeno in parte le esigenze dei cittadini.
La situazione della politica italiana di oggi è tale che mai come adesso - soprattutto per chi vive in una città come Napoli dove lo politica è solo un costo insostenibile - mancare all'appuntamente elettorale sembrerebbe la scelta più giusta.
Però, come spesso accade, la decisione suggerita dall'emotività non avrebbe il risultato sperato. Sottraendo un voto non si farebbe altro che favorire ulteriormente il più forte, e stando alle statistiche oggi il più forte è anche il peggiore dei mali.
Quindi, per evitare che il peggiore in assoluto si prenda (si mangi) quel che resta del nostro paese, la cosa più sensata sarebbe dare il voto al secondo in classifica, a quel finto nuovo partito, fingendo di credere a promesse elettorali che come al solito saranno smentite a due mesi (massimo) dalla vittoria.
In pratica, dovremmo fare buon viso a cattivo gioco e votare soltanto per evitare di regalare ancora le nostre tasse alle aziende di uno spregiudicato imprenditore ex piduista, ma non illudiamoci di trasformare il nostro paese in uno stato europeo come la Francia, la Germania e la Spagna.
Quindi, come disse un grande giornalista martire della politica, "turiamoci il naso" e votiamo se non per cambiare le cose, almeno per evitare il ridicolo.
Se volete conoscere quanto i vari partiti sono lontani dalle vostre idee, vi consiglio l'interessante tutorial del progetto OpenPolis.it.
di Ferdinando Carcavallo
Ottimo debutto della nuova casa editrice Sinister film con l'uscita congiunta in edizione speciale di due classici dell'horror come "I tre volti della paura" e "Occhi senza volto".
Il secondo dei due è certamente meno noto al pubblico italiano, e per questo particolarmente apprezzabile l'operazione editoriale.
Personalmente non avevo mai visto il film di Georges Franju, pur conoscendone il mito soprattutto grazie alla canzone di Billy Idol degli anni '80 (Eyes without a face).
In America Occhi senza volto è considerato, insieme a Psycho, il padre dell'horror moderno, come ci informa Luigi Cozzi nella presentazione del film.
L'edizione presentata nel dvd è quella originale, senza tagli, in cui si possono ammirare le immagini censurate per l'eccessiva crudezza.
Oltre al film restaurato digitalmente, che restituisce il giusto fascino al bianco e nero firmato dal maestro della fotografia Eugen Shuftan, il DVD contiene degli ottimi extra tra i quali il primo cortometraggio del regista e un'intervista in cui Franju spiega il suo concetto di cinema fantastico come poetica dell'insolito.
Molto interessante è anche il trailer americano realizzato per i mitici spettacoli doppi dei grindhouse, in cui il film di Franju doppiato e rinominato "The Horror Chamber of Dr. Faustus" veniva abbinato ad un curiosissimo b-movie americano del 1962 dal titolo "The manster" in cui il protagonista deve convivere con una seconda testa mostrosa cresciutagli su una spalla che si impossessa delle sue facoltà psichiche.
di Flavio Ignelzi
Ricordo la prima volta che sentii parlare de "I Tre Volti Della Paura": leggendo una biografia dei Black Sabbath (la famosa band hard-rock di Birmingham), venni a conoscenza dell’aneddoto secondo il quale il bassista Geezer Butler si era ispirato al titolo del film di Mario Bava (in inglese "Black Sabbath", appunto) per il monicker della loro band nascente. Questo a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che il regista di origini liguri probabilmente era conosciuto (e considerato) più all’estero che non in patria. Con "I Tre Volti Della Paura" la neonata Sinister Film inaugura nel migliore dei modi l'attività di ristampa di classici horror/sci-fi/noir. Non ho voglia di dilungarmi sulla qualità artistica del film, per il quale le tre stellette del Mereghetti possono essere più che indicative, quanto sulla confezione di questa edizione: un ricco booklet con i commenti di grandi registi (Martin Scorsese, Tim Burton, Quentin Tarantino, Roger Corman..) per i quali Bava ha rappresentato un vero punto di riferimento; una ricca sezione "Extra", nella quale mi sono letteralmente goduto il documentario "I Trucchi Del Mestiere" (una lunga intervista televisiva in cui un giovane Rispoli intervista lo stesso Bava e Carlo Rambaldi sulle finzioni del grande schermo, con una serie di dimostrazioni pratiche di come, con pochi mezzi e tanta inventiva, si realizzavano ottimi effetti speciali); infine il film stesso, in una versione restaurata particolarmente luminosa, con i suoi colori sgargianti (ah, gli anni sessanta...), le sue impennate di tensione, i suoi momenti di delirio, un Boris Karloff autoironico in grande spolvero. Non c'è che dire: un ottimo punto di partenza per la Sinister Film, che spero ci delizierà ancora in futuro con altri ottimi prodotti come questo.
Sinister film
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Dal 24 al 27 aprile si terrà a Napoli la decima edizione di Comicon, l'evento dedicato al mondo dei fumetti. Questa sarà l'ultima edizione allestita nel capoluogo campano e non a causa dell'emergenza rifiuti ma per motivi che già un anno fa vennero illustrati dal patron Claudio Curcio. Un link per rinfrescare la memoria.
di Ferdinando Carcavallo
Un po' di pazienza se in questi giorni sarà difficile contattare uno specialista a Napoli, in quanto l'Ordine dei Medici della città è molto impegnato nel prendere una decisione importante. Il fatto è (abbastanza) noto e cercherò di riassumerlo in breve.
Gli autori della famosa trasmissione televisiva "Il grande fratello", presentata dalla Marcuzzi e "distribuita" dalla Gialappas Band, per l'edizione 2008 hanno pensato bene di far partecipare un medico (una dottoressa napoletana) convinti che in una qualsiasi casa la presenza di un dottore sia utile e addirittura necessaria in un contesto di cattività come quello in cui vivono i concorrenti del popolare reality show.
E' successo, però, che detta dottoressa in un eccesso di esibizionismo televisivo (qualità necessaria per chi decide di passare due mesi della propria vita davanti alle telecamere) si è fatta sorprendere intenta a trastullare con le proprie mani un membro non dello stesso albo professionale. Anche se le immagini trasmesse non hanno dimostrato nulla di effettivamente sicuro, il contesto e le testimonianze dei protagonisti rendono chiaro che si è trattato di quello che gli americani chiamano un hand job.
Scattata la denuncia da parte di un collega indignato, l'Ordine deve ora decidere che tipo di sanzione applicare - si parla anche di radiazione - in quanto il codice etico dei professionisti sanitari (a credo anche quello di altri) impone agli iscritti un comportamento moralmente ineccepibile non solo sul lavoro ma anche in tutte le altre occasioni pubbliche.
La dottotessa incriminata si è ribellata a questo bigottismo affermando che quello che lei fa in privato non deve in alcun modo inficiare la sua professionalità e della stessa opinione di sono dichiarati tutti i partecipanti alla trasmissione, e questo mi sembra l'aspetto più interessante della vicenda.
E' davvero degno di riflessione, infatti, che qualcuno consideri "vita privata" essere ripresi da una televisione ventiquattrore al giorno per due mesi ma appare ancora più grottesco che nessuno veda niente di strano nel solo fatto che un medico partecipi ad una trasmissione come questa allontanandosi dalla professione (sia fisicamente che mentalmente) per un periodo così prolungato impegnandosi in un "gioco" che ha il solo scopo di provocare querelle come quella abilmete messa in piedi stavolta.