26 febbraio 2008

Perchè Sanremo è Sanremo?

di Ferdinando Carcavallo

Ebbene sì, lo confesso. Io ogni anno faccio di tutto per vedere tutte le serate del Festival di Sanremo, compreso il dopofestival, e sono ancora più accanito quando a presentarlo è Pippo Baudo.

E' un vizio che mi porto dietro da anni e che dopo il matrimonio è diventato ancora più forte. Non dico che lo aspetto tutto l'anno, ma quando arriva sono lì pronto a farmi inondare di tutto quello che la tivvù scarica.

Gossip, dietro le quinte, ritorni, novità sono la mia droga e quanche volta, per la serata finale, ho anche stampato l'elenco delle canzoni per fare le votazioni con amici drogati come me.

Nei miei ricordi della dipendenza Sanremese sono due i momenti indimenticabili. Il primo risale al 1983 quando un tal Vasco Rossi (che io conoscevo come pochi altri) fece la sua irruzione al Festival cambiandolo (secondo me) radicalmente per tutti gli anni a seguire e il secondo è nel più recente 1996 quando la partecipazione di Elio e le storie tese - in particolare nell'esibizione di un minuto de La terra dei cachi - decretò per sempre Pippo Baudo a unico ed insostituibile burattinaio della trashissima kermesse.

Quest'anno ci sono ancora gli EELST e stavolta in veste di padroni di casa del dopofestival, dove molto probabilmente daranno spessore alle nuovissime elucubrazioni musicali del CD Studentessi.

Sarò lì ed ogni mattina parlerò a tutti della serata precedente (non lo farò su KinemaZOne solo per questioni di tempo) incurante degli sguardi di disapprovazione di colleghi e amici che "non possono capire" il valore che può avere il karma Sanremo sull'animo di un quarantenne.
Viva Pippo, viva Elio e viva Little Tony!

Il sito Rai del FdS

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sanremo?!?
Ma siamo sempre amici tu ed io...?

Suedehead a.k.a. Compagnuccio Simon

Kinemazone ha detto...

Ma va la'! Ho perdonato tante devianze io agli amici... almeno concedetemi questa.

Kinemazone ha detto...

Prima serata:
Inizio folgorante (dopo Morandi) con l'invasione del palco da parte dei cloni di Baudo. Chiambretti brillantissimo e mai di troppo. La bionda Andrea Osvard (Il rabdomante) è stata una piacevole sorpresa.
Impossibile arrivare a vedere EELST svegli, anche se oper quel poco che ho visto Elio sembrava molto a suo agio nelle vesti di intrattenitore.
Canzoni in gara? Ma chi le sente. Nel contesto dello spettacolo hanno la stessa valenza degli spot pubblicitari. L'occasione per fare piì, una telefonata, scambiare due chiacchiere o qualche effusione.

Anonimo ha detto...

In effetti si fatica a trovare un valido motivo per vedere il Festival, ma alla fine, scavando scavando, il valido motivo c'è sempre.

KinemaZOne ha detto...

Seconda serata:
C'erano la Bertè e Zampaglione, e poi una lunga serie di supporters.
Grande Chiambretti (ancora più in forma che nella prima serata) e esilarante il gruppo di esperti guidati da Elio intenti a decifrare il messaggio cifrato nella criprica canzone della Tettangelo.
Dei giovani ancora nessuna traccia...

KinemaZOne ha detto...

Ah dimenticavo, purtroppo non c'era Andrea Osvard ma l'inevitabile...non mi ricordo il nome, insomma quella che sta dappertutto non si capisce (ma si immagina) perchè.

KinemaZOne ha detto...

Serata di pausa:
Soltanto il dopofestival, ad un orario più decente. Elio e le storie tese hanno dato il massimo per uno spettacolo davvero particolare. Fenomenali (uso troppo spesso questo aggettivo?) gli scherzi musicali del gruppo, soprattutto la versione "allegra" della canzone della Tatangelo e la parodia del pezzo di Menecuzzi (Grande) in cui hanno messo in risalto le analogie con "Grande, grande, grande" di Mina.
Faso: "Gigi d'Alessio voleva usare la licenza poetica ma si è dimenticato di rinnovarla".

KinemaZOne ha detto...

Terza serata:
Comincio a sentire una certa stanchezza e mi sa che stasera mi prendo una pausa.
Interminabile serata. Le performance sono state abbastanza mediocri. Il migliore è stato il trio Gazzè/Turci/Rei che ha messo in risalto lil pezzo che nel primo ascolto non mi aveva colpito.
Non c'è stato male anche Tricarico con il mimo Forrest che gli faceva la coreografia e la simpatica citazione di "Vita Spericolata" (il titolo della canzone in gara è "Una vita tranquilla") con la sagoma di Steve McQueen.
Impossibile arrivare desti al dopofestival. Per la puntata di stasera ricorrero' al servizio online di RickyRecords.
Bianca Guaccero non mi piace, lei lo sa e ne soffre.

Anonimo ha detto...

E un commento sull'ultima serata?
Ho saputo di brogli, schede smarrite, minorenni in piedi fino alle 2 e 10 (azz...), erotomani tra il pubblico....

Kinemazone ha detto...

Eh sì, caro anonimo. Tutto vero.

Brogli: e come potevano vincere, senno', Supertonno e Lola Mascella?
Schede smarrite: Ssu quella schesda qualcuno aveva votato Elio e le storie tese, per cui è stata annullata.
Minorenni a tarda ora: In effetti i giovani di quest'anno erano davvero da asilo.
Erotomani tra il pubblico: SI trattava di un inviato di KinemaZOne che ha cercato di tastare la Tatangelo fingendosi gay, ma ha rimediato solo un rendez vous con Venuti.