di Ferdinando Carcavallo
K-Album (2003) è stato l'album che ha rappresentato la "chiave" di volta dei 24 Grana verso un discorso musicale più di largo raggio, più coraggioso ma anche meno sperimentale di quanto non lo fossero lo stupendo Metaversus e il selvaggio Loop.
Il nuovissimo Ghostwriters potrebbe definirsi (cinematograficamente parlando) il sequel di K-Album, e quindi porsi come prequel di Underpop, a meno di non volerlo considerare un ripensamento stilistico.
Decisamente i "nuovi" 24 Grana possono apparire più maturi di quanto non lo fossero in Underpop, album in cui a fianco a momenti rilassati e intimisti non mancavano concessioni al rock o comunque a ritmi più energicamente coinvolgenti.
Ghostwriters, per dirla con uno slang tipico degli afecionados del gruppo napoletano, non è certo un disco che "spakka" e difficilmente l'esecuzione live di brani come "Avere una vita davanti", "Lacreme" o "Accireme" potranno regalarci ancora quelle scariche adrenaliniche alle quali eravamo abituati.
Non è certo nelle collaborazioni eccellenti di Marina Rei, Filippo Gatti e Riccarda Sinigallia che bisogna cercare le cause di questo "abbassamento" di tono (non qualitativo), ma piuttosto in un allontanamento fisiologico di Francesco Di Bella & co. da un tipo di musica che ha fatto il suo tempo nel loro naturale ciclo artistico.
Involuzione? Evoluzione? Ripensamento? Maturità? Non saprei. I 24 Grana, in fondo, sono sempre stati degli animali da palcoscenico che inevitabilmente vivono il soggiorno in sala di incisione come una sorta di segregazione.
Come spesso è accaduto in passato, la parola finale spetta al tour. In fin dei conti un vero artista vive la discografia come un impiegato il badge per la presenza. Il disco è la timbratura di ingresso, il lavoro vero è fatto sul palco.
Al CD è abbinato un volumetto a fumetti, acquistabile solo on line sul sito de La Canzonetta, in cui i disegni di Roberto Amoroso raccontano per immagini le canzoni dell'album. Un'operazione sicuramente interessante e destinata al collezionismo degli appassionati ma che nulla aggiunge (nè toglie) al lavoro musicale.
4 commenti:
non sono x niente daccordo. non c'è bisogno di chitarre distorte e matterie assordanti per spakkare.
gwr è un disco ke spakka pure molto.
frencio
Vorrei fare davvero i complimenti ai 24 grana x questo nuovo bellissimo lavoro
E' davvero un grande disco
Grazie ragazzi !!
http://www.myspace.com/darioloop
imparato molto
molto intiresno, grazie
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