16 febbraio 2008

Caos Calmo

di Jack Fertile

Pietro Paladino (Nanni Moretti), è un top manager che, rientrando nella casa al mare dopo aver salvato, insieme al fratello (Alessandro Gassmann), da un annegamento sicuro due donne, trova la moglie Lara morta.
La tragedia genera nel suo animo il “caos calmo” e l’avvio di un percorso di elaborazione del lutto sicuramente inconsueto.
Pietro, infatti, decide di trascorrere le giornate su una panchina nei giardinetti di fronte alla scuola elementare che frequenta sua figlia Claudia ed è lì che aspetterà l’arrivo del dolore.
Nell’attesa, stando fermo, si ritrova ad osservare e vivere il mondo intorno da una diversa prospettiva e persone conosciute (i colleghi deliranti per una imminente fusione societaria) e non (le persone che animano i giardinetti), gli si avvicineranno consegnandogli i problemi che continuano, giorno dopo giorno, ad affrontare.
Il caos calmo, su richiesta della figlia, alla fine svanirà e il protagonista rioccuperà il suo posto nel mondo, ma con uno sguardo, in ogni caso, segnato, migliorato, rinnovato.
La trasposizione del libro di Veronesi è un’opera riuscita, Nanni Moretti appare credibile, Blu Yoshimi Di Martino bravissima, Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Isabella Ferrari e Kasia Smutniak deliziosi e “indovinati” e Silvio Orlando, come sempre, sofferente e strepitoso.

P.S. Il 25 febbraio è la giornata mondiale della lentezza: anche un bel film, non visto di corsa, può rappresentare un’occasione per rallentare…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo della giornata della lentezza. E chi ce la fa a rallentare!? Pure questo film: vorrei vederlo ma sono oberata di impegni e cose varie!

Kinemazone ha detto...

Infatti, Lilith, questa giornata sembra un lusso per pochi. Tra l'altro è di lunedi, e che vuoi andare lento!?

Anonimo ha detto...

Eheh!

Anonimo ha detto...

Dal momento che - come voi ben sapete - il mio lavoro non mi consente di andare lentamente, ho anticipato la giornata della lentezza e sto facendo quindi la ricotta da stamattina :-)

Suedehead a.k.a. Compagnuccio Simon

P.S. Se non ne scrivevi bene, non avrei avuto intenzione di andare a vedere questo film.