di Jack Fertile
Il direttore di KinemaZone mi ha affidato la recensione de “Il grande libro del cinema per manager” e il motivo l’ho compreso subito: nella vita reale “recito” la parte di un manager di Information Technology ma, con lui e con altri, parliamo spesso di cinema e, piuttosto che di Sharepoint ci troviamo a elucubrare di Matchpoint.
Nell’avvicinarmi alla lettura sono stato assalito da tre domande: perchè un libro del cinema per manager e, ancora, il contenuto terrà fede alla promessa? La risposta l’ho trovata, per fortuna, nella prefazione che mi ha rassicurato sul fatto che ogni film che ho visto è nella mia testa e nel mio cuore e il libro non ambisce a svelarmi nessun trucco ma solo a raccontare una versione di spettatori capaci di cercare. La terza domanda è: la lettura in chiave di impresa è una forzatura, è un leggere di cose non scritte? Ebbene, qui la sorpresa: i film selezionati non sono (quasi mai) ambientati nelle aziende, ma sono storie ordinarie e straordinarie la cui narrazione lascia trasparire metafore e codici aziendali nascoste lì, un pelo sotto l’acqua.
Al lettore consiglio di leggere dapprima le schede dei film conosciuti perchè è più partecipato il confronto con la vista degli autori; subito dopo, però, suggerisco di lasciarsi trasportare dalle altre schede con il chiaro intento di assistere all’opera cinematografica.
Siamo su KinemaZone, il cinema prima di tutto!
Nell’avvicinarmi alla lettura sono stato assalito da tre domande: perchè un libro del cinema per manager e, ancora, il contenuto terrà fede alla promessa? La risposta l’ho trovata, per fortuna, nella prefazione che mi ha rassicurato sul fatto che ogni film che ho visto è nella mia testa e nel mio cuore e il libro non ambisce a svelarmi nessun trucco ma solo a raccontare una versione di spettatori capaci di cercare. La terza domanda è: la lettura in chiave di impresa è una forzatura, è un leggere di cose non scritte? Ebbene, qui la sorpresa: i film selezionati non sono (quasi mai) ambientati nelle aziende, ma sono storie ordinarie e straordinarie la cui narrazione lascia trasparire metafore e codici aziendali nascoste lì, un pelo sotto l’acqua.
Al lettore consiglio di leggere dapprima le schede dei film conosciuti perchè è più partecipato il confronto con la vista degli autori; subito dopo, però, suggerisco di lasciarsi trasportare dalle altre schede con il chiaro intento di assistere all’opera cinematografica.
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Il grande libro del cinema per manager. 50 film letti in chiave d'impresa
F. Bogliani
Edizioni ETAS
€ 18,00
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1 commenti:
complimenti, Jack...
Flavio
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