di Ferdinando Carcavallo
Quando si ama un regista si preferisce ignorare le opere che inevitabilmente ci hanno deluso. Così, aspettando di vedere Sweeney Todd, il film di Tim Burton che dovrebbe compensare la delusione de "La fabbrica del cioccolato", ripensiamo alle sue opere migliori come "Ed Wood", "Sleepy Hollow", "Batman" e "Mars Attack" e fingendo che "Il pianeta delle scimmie" e "La fabbrica del cioccolato" non siano mai esistiti.
L'encomiabile casa editrice Lindau ha pubblicato proprio da pochi mesi l'edizione aggiornata della monografia su Tim Burton del critico francese Antoine de Baecque. Il libro, oltre ad essere un biografia dettagliata della vite dell'autore, costituisce una vera e propria opera enciclopedica in cui vengono descritte le genesi dei film del regista americano. Io, lo confesso, sono andato a sbirciare direttamente il capitolo dedicato al mio burton preferito, ossia Ed Wood, e poi, soddisfatto dall'assaggio, ho ricominciato dall'inizio, come se si fosse trattato di un trailer. Oltre ad apprendere cose nuove sulla carriera del regista e sulla vita privata che inevitabilmente hanno influenzato le scelte artistiche, grazie al libro di De Baecque ho appreso particolari su quei film di Tim Burton che non mi sono piaciuti. Particolari che, certo, non hanno cambiato il mio giudizio, ma anzi mi hanno chiarito meglio proprio il perchè di una così grande differenza di livello tra un film ed un altro.
Ancora una volta, quindi, un libro Lindau è entrato a far parte dei miei libri da salvare e ancora una volta mi trovo a ribadire che Tim Burton è uno dei più geniali artisti del cinema di questo secolo.
1 commenti:
Ero ndeciso se prenderlo o meno, mi interessava soprattutto l'analisi critica e temevo di trovarmi di fronte a una semplice biografia. Anche il mio preferito è Ed Wood, ma io ho amato anche La fabbrica e Planet :p
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