24 marzo 2007

N. Io e Napoleone

di Ferdinando Carcavallo

Meno male che c'è Virzì. Meno male che c'è ancora uno che ha rispetto per il pubblico e per il cinema e realizza film che onorano entrambi. Film realizzati con ispirazione e impegno come questo ci dicono che in fondo il cinema italiano c'è ancora ed è potenzialmente grande. Se il regista, la produzione e il cast sono ispirati e non guidati dalle leggi del mercato e di una distribuzione miope con il chiodo fisso della cassa e della concorrenza straniera, vengono fuori opere che ci ricongiungono alla grande commedia italiana di anni ormai lontani. E così scopriamo che l'irruente Elio Germano ha tutte le carte per meritare la carriera di Giannini, che Monica Bellucci in fondo non recita poi tanto peggio della Sandrelli, che il bestemmiatore della TV Massimo Ceccherini veste benissimo i panni in altri tempi affidati ad un giovane Sordi, che il versatile Valerio Mastandrea è solo una generazione dopo Manfredi e che l'ormai collaudata Sabrina Impacciatore potrebbe sedere accanto a una Valeri senza sfigurare.
La distribuzione non ha premiato questo film, e se vi concedete la visione in DVD vi accorgerete di che tipo di politica distributiva sia attiva nel nostro paese. Un film come questo, che rappresenta la vera arte del cinema di oggi, se in una settimana non fa molti spettatori non va tolto per dare posto a cazzate redditizie, ma pubblicizzato meglio!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me qua la bellucci è stata davvero brava.

BenSG ha detto...

Ferdinando, la settimana prossima lo noleggerò.

Avevo letto critiche contrastanti, ma se tu dici che ne vale la pena mi fido. Non so perché, ma mi fido.

Mah, forse perché starò rincoglionendomi...

;oP


BenSG